Nicoletta F. Prandi
Immuni alla verità Quello che (non) dobbiamo sapere sul potere digitale
Guerini e Associati, pagg.155, € 18,00
La giornalista Nicoletta F. Prandi compie, in questo libro, un'indagine sulle conseguenza provocate nella vita di ognuno di noi dall'avvento dell'Intelligenza Artificiale.
"La maggior parte di noi, oggi – spiega l'Autrice -, è immune alla verità. E, incredibile a dirsi in tempi di Covid, è un'immunità di cui dobbiamo difenderci. Quella di cui la classe politica racconta pochissimo, perché è un affare complesso, a saperne discutere sono in pochi, e perché non porta voti. O meglio: se i cittadini sapessero quali grane potrebbero abbattersi nel medio e lungo periodo sulle loro vite, probabilmente farebbero la rivoluzione".
Con la crescita della componente tecnologica e digitale nell'azione politica, aumenta anche il rischio per la politica "di essere eterodiretta da un sistema a lei estraneo e fondamentalmente interessato al guadagno. Non è più Stato ma una nuova forma di potere che ambisce a gestire la società dettando il ritmo di un tempo perfetto".
Secondo Prandi, il Green Pass "può essere, seriamente, il primo segno di un nuovo equilibrio, un vero salto di livello in termini di cittadinanza consapevole. Un salto da compiere con cautela, perché ci spinge oltre la rivoluzione della democrazia 4.0 targata Rousseau".
Si prospetta uno scenario in cui "i database di ciascun Paese potranno dialogare tra loro", gettando così le basi "per la consultazione condivisa di informazioni personali non solo di tipo sanitario ma anche, in futuro, di tipo bancario, finanziario e amministrativo. Nuove possibilità, spalancate dal Recovery Plan, richiedono nuove consapevolezze".
Nascerà, quindi, un super-database contenente "i dati biometrici (impronte digitali e dati per il riconoscimento facciale) di 400 milioni di cittadini di Paesi terzi". "È la nuova identità europea – osserva l'Autrice – che prende corpo con un senso politico fino a oggi mai percorso, nella realtà: il centro decisionale delle funzioni amministrative si allontana gradualmente dal governo dei singoli Paesi e ne modifica il peso in funzione del bene comune".
"Il silenzio dei politici italiani – si legge ancora nel testo – è grave e imperdonabile. È un silenzio macchiato dal disinteresse, nel migliore dei casi, o dall'ignoranza. Nel peggiore, dalla connivenza".
Fiorello Cortiana, nell'ampio saggio introduttivo, scrive: "La politica pubblica deve rispondere agli interessi generali di queste e delle future generazioni. È questo il senso del Patto Civile. Essere capaci di futuro è la posto in gioco per ciascuno di noi. Non smettiamo di provarci. E l'intelligenza condivisa di un libro, di questo libro, non costituisce una testimonianza ma l'esercizio di un'azione concreta".
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