Migrazioni nel Mediterraneo Stampa E-mail

a cura di Giuseppe Acconcia e Michela Mercuri

Migrazioni nel Mediterraneo
Dinamiche, identità e movimenti
Prefazione di Massimo Campanini


Edizioni Franco Angeli, pagg.170, € 20,00

 

acconcia migrazioni  IL LIBRO – Quale ruolo hanno giocato le migrazioni e i movimenti sociali nella formazione delle identità transazionali dei Paesi del Mediterraneo nella storia moderna e contemporanea? Su questi temi gli autori si confrontano, offrendo uno spaccato di "vite" e realtà differenti. Dalla Libia alla Turchia, passando per l'Egitto, i campi profughi della Giordania e le comunità di migranti in Italia, il libro evidenzia come i concetti di classe, nazionalismo, tribù e genere abbiano influenzato il modo in cui i cittadini del Mediterraneo hanno ripensato sé stessi e le loro relazioni reciproche nel corso della storia e negli anni più recenti, tra le speranze delle rivolte del 2011, la repressione e le guerre civili ancora in corso.
  Tenendo conto della varietà e della complessità dei temi trattati, questo volume è il risultato di una selezione dei lavori di ricerca e di analisi realizzati dai curatori e dagli autori nei panel su migrazioni e movimenti sociali che hanno avuto luogo ai convegni internazionali del World Congress for Middle Eastern Studies (Wocmes 2018) a Siviglia e della Società italiana di Scienze politiche (Sisp 2018) a Torino.
  Nella prima parte del libro, viene affrontato il tema delle microdinamiche delle migrazioni in Nord Africa e Medio Oriente discutendo dei casi libico, egiziano, giordano e turco. Si parte da qui per analizzare i temi delle identità tribali nel Fezzan libico grazie alla lunga esperienza di ricerca e lavoro sul campo di Michela Mercuri; si passa poi all'analisi dell'evoluzione delle comunità siriane e palestinesi in Egitto con Giuseppe Acconcia, per anni corrispondente e ricercatore in Medio Oriente. L'originale ricerca sulle donne rifugiate nel campo profughi giordano di Zaatari arricchisce il saggio di Lorenza Perini; infine Alberto Gasparetto affronte le questioni dei migranti siriani e della minoranza curda in Turchia che hanno assunto nuovo vigore in seguito all'esacerbarsi del conflitto in Siria e dopo lo storico e travagliato ingresso nel parlamento turco del partito democratico dei Popoli (Hdp) nel 2015.
  Nella seconda parte del volume, l'attenzione viene focalizzata "sull'altro lato del Mediterraneo". Del tema delle comunità migranti in Europa si occupano Marco Omizzolo e Pina Sodano, da lungo tempo impegnati nello studio dei fenomeni migratori e nell'integrazione delle comunità sikh in Lazio. I tre casi studio, invece, riguardano Turchia, Kurdistan e Tunisia. Asli Vatansever, sociologa turca firmataria della petizione "Accademici per la Pace" ed espulsa dalla Turchia, guida il lettore nell'analisi degli effetti delle migrazioni intellettuali. Giovanni Olesen, grazie alle sue interviste in profondità, fa scoprire l'evoluzione delle diaspore curde in Italia; infine David Leone Suber, che vive in un campo profughi in Libano, fa conoscere meglio il fenomeno dei rimpatri dei tunisini dall'Italia.
  "L'approccio interdisciplinare, rivendicato dagli autori – scrive, nella Prefazione, il Prof. Massimo Campanini -, è [...] fondamentale proprio perché si devono affrontare problemi relativi alle diaspore e agli spostamenti, qualsiasi aspetto o dimensione essi assumano (e per ora siamo ancora ben lontani da effettive "migrazioni" di massa di popoli interi) di tipo nuovo rispetto a quelle accadute nei secoli o millenni passati. Il profugo dei campi palestinesi in Libano era, ed è, un "migrante"? I minorenni soli, talvolta perfino bambini piccolissimi senza genitori, apparentemente abbandonati al loro destino, che affollano i barconi della morte che solcano le acque del Mediterraneo, in che senso possono essere definiti "migranti"? Si tratta di domande che potrebbero parere provocatorie, ma la gran parte delle narrazioni del mondo contemporaneo deve essere demistificata."

  DAL TESTO – "Le migrazioni nel Mediterraneo sono diventate quanto mai un fenomeno politico che ha spinto alcuni attori locali a non concedere nessuno spazio al multiculturalismo in favore della necessità di consolidare i propri poteri di controllo sullo Stato e sulle opposizioni.
  "L'Egitto, per esempio, è diventato il paese in cui le comunità migranti, che hanno brevemente visto riconosciuto il loro diritto di cittadinanza, come nel caso dei palestinesi, con l'avvento del governo islamista (2012-2013), hanno repentinamente subìto il più completo ostracismo e la più severa stigmatizzazione come gruppi non voluti in quanto presunti sostenitori di un islamismo politico, ormai usato dalle élites militari locali come sinonimo di terrorismo. Lo stesso meccanismo può essere rinvenuto in Libia, dove l'uomo forte della Cirenaica, il generale Khalifa Haftar, senza nessun discrimine tra gruppi estremisti e moderati, ha aperto una guerra a tutti i gruppi islamisti presenti nel paese, alimentando scontri interni con il rischio di mettere in crisi qualunque processo di riconciliazione."

  I CURATORI – Giuseppe Acconcia è giornalista professionista e ricercatore all'Università di Padova. Visiting Scholar all'Università della California (Ucla), docente in Scienza Politica (Università Bocconi e Università Cattolica del Sacro Cuore - Aseri), corrispondente dal Medio Oriente e vincitore del premio Giornalisti del Mediterraneo (2013), è autore de "Il Grande Iran" (Exorma, 2016), "Egitto. Democrazia militare" (Exorma, 2014) e "La primavera egiziana" (Infinito, 2012).
  Michela Mercuri insegna Storia contemporanea dei paesi del Mediterraneo all'Università di Macerata ed è ricercatrice dell'Osservatorio sul Fondamentalismo religioso e sul Terrorismo di matrice jihadista (Oft) dell'Università della Calabria. Per FrancoAngeli ha pubblicato "Incognita Libia. Cronache di un paese sospeso" (2017).

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Massimo Campanini – Introduzione, di Giuseppe Acconcia e Michela Mercuri - Parte I. Nord Africa e Medio Oriente - Il revival delle identità tribali nel Fezzan libico, di Michela Mercuri - Nazionalismi, populismi e comunità migranti in Egitto e Siria, di Giuseppe Acconcia - Le donne nel campo profughi di Zaatari, di Lorenza Perini - Identità curda e Stato turco nell'era dell'Ak Parti, di Alberto Gasparetto - Parte II. Europa e casi studio - L'esternalizzazione dei confini e la clandestinizzazione del migrante, di Marco Omizzolo e Pina Sodano - La migrazione intellettuale dalla Turchia, di Asli Vatansever - Le diaspore curde in Italia, di Giuseppe Acconcia e Giovanni Balslev Olesen - Fallire i rimpatri: il caso tunisino, di David Leone Suber