L'ipocrisia dell'Occidente |
Franco Cardini
IL LIBRO – "Ma davvero abbiamo la memoria tanto corta? Davvero abbiamo dimenticato che fin dagli anni Settanta sono stati gli statunitensi che in Afghanistan, in funzione antisovietica, si sono serviti dei guerrieri-missionari fondamentalisti provenienti dall'Arabia Saudita e dallo Yemen? Davvero ignoriamo che la malapianta del fondamentalismo l'abbiamo innaffiata e coltivata per anni noi occidentali? Sul serio non sappiamo nulla del fatto che ancor oggi il jihadismo - quello di al-Qaeda e quello, rivale e concorrente, dell'Islamic State (IS) del Califfo al-Baghdadi - è sostenuto, e neppure in modo troppo nascosto, da alcuni emirati della penisola arabica che pur sono tra i nostri più sicuri alleati nonché - e soprattutto - partner finanziari e commerciali?". Franco Cardini, con gli strumenti di uno storico di razza, racconta le varie fasi dell'attacco musulmano all'Occidente con una personale chiave interpretativa. Dietro lo scontro di civiltà, usato strumentalmente da minoranze sparute, si nascondono interessi precisi. Al servizio di questo mito cooperano più o meno consapevolmente una diplomazia internazionale traballante e voltagabbana e un universo mediatico allarmista e ricercatore di consensi legittimanti. DAL TESTO – "Le religioni possono anche venire invocate come alibi per questo scontro; e qualcuno, nella manovalanza del terrorismo islamista come in quella dell'ottusa islamofobia di certi occidentali, può anche pensare che ne siano causa effettiva. Ma le ragioni reali del conflitto mondiale ormai aperto risiedono nello scontro fra la brutale volontà di potenza di chi oggi detiene il controllo del pianeta versus la fame e la sete di giustizia che anima, in parte ancora inconsapevolmente, quella che Toni Negri ha a suo tempo definito «la moltitudine». I troppi «dannati della terra», la cui esistenza non possiamo più ignorare se non altro perché essi hanno imparato a conoscerci non per quello che sosteniamo di essere - «la civiltà dei diritti dell'uomo» - bensì per quello che siamo: non ignorano più né quello che abbiamo fatto e che continuiamo a fare, né il livello di vita e di prosperità che le conseguenze della nostra egemonia sul mondo ci hanno consentito di raggiungere, né il costo in termini di sofferenza e di miseria che a causa di ciò il genere umano ha dovuto sostenere." L'AUTORE – Franco Cardini è professore emerito nell'Istituto di Scienze Umane e Sociali (ora denominato Istituto di Scienze Umane e Sociali/SNS), Directeur de Recherches nell'École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi e Fellow della Harvard University. INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Disincantare l'orrore – Nota dell'Autore – La «domenica nera» di monsieur Hollande – Magistra barbaritas – Due notizie reticenti – Una «restaurazione del califfato»? – Il dovere del seminatore e i semi infecondi – Ma sì, lasciamoli sterminare! In fondo, sono solo dei satanisti... - Papa Francesco, l'Iraq e il «pasticcio jihadista» - Il «pericolo jihadista» e i suoi non casuali malintesi – La «terza ondata»? – Forse un terrorista, forse un rivoluzionario... - Il rigore e la ragione – Gerusalemme. La via obbligata, lo struzzo e le tre scimmiette (a meno di un miracolo...) - «C'è del metodo in questa follia» - Amare la morte, sognare il paradiso – Ma non sono più i califfi d'una volta... - Il papa in Turchia – L'indignazione a corrente alternata – La strategia del califfo – Guantanamera – Insomma, che cos'è andato storto? A mo' di conclusione – Bibliografia minima |