Ottimismo (malgrado tutto) |
Noam Chomsky con C. J. Polychroniou
IL LIBRO – Come se la passa la nostra specie alla fine degli anni Dieci? Chomsky affida a questo libro, frutto più recente della sua riflessione, le proprie idee sui temi più scottanti dell'attualità globale: la crisi dei rifugiati, l'amministrazione Trump, il terrorismo islamico e la guerra all'ISIS, le crepe nell'Unione Europea, le prospettive di una pace giusta fra Israele e Palestina, la crisi climatica, la serissima minaccia nucleare. Il quadro tracciato dal «maggiore intellettuale vivente» non è certo roseo: il capitalismo neoliberale impera, trova sempre minore resistenza nei governi nazionali e negli organismi internazionali, e si fa sempre meno scrupoli. Che fare? Non si può certo star fermi. Occorre organizzare le lotte e portarle avanti con la massima decisione possibile; mantenere, nonostante tutto, lo slancio di un inscalfibile ottimismo della volontà. Per questo, il libro del novantenne Chomsky è un libro pieno di futuro: guai a non incoraggiare l'azione politica e a non approfondire le prospettive di un cambiamento radicale! Oggi più che mai ne va della sopravvivenza stessa di Homo sapiens. DAL TESTO – "Il caos e la destabilizzazione sono reali ma non credo che il fine ultimo sia quello. Ritengo piuttosto che sia una conseguenza dell'esclusivo ricorso alla forza soverchiante su sistemi fragili che non si comprendono, com'è avvenuto in Iraq, Libia, Afghanistan e altrove. Quanto al declino costante dell'egemonia statunitense (in corso già dal 1945, tra alti e bassi), esso sicuramente incide sulla scena mondiale contemporanea. Pensiamo per esempio a Edward Snowden: si ha notizia che quattro paesi latinoamericani gli abbiano offerto asilo, senza temere più le sferzate di Washington. Al contrario, non c'è una sola potenza europea disposta a far arrabbiare gli americani. Ciò significa che nell'emisfero occidentale il potere statunitense è in declino. L'AUTORE – Noam Chomsky, di famiglia ebraica originaria della Russia, è tra i massimi teorici del linguaggio viventi. È professore emerito di Linguistica al Massachusetts Institute of Technology; a lui si deve la formulazione della grammatica generativa trasformazionale. All'attività scientifica ha sempre affiancato una pubblicistica militante. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Parte prima – 1. Il degrado della società americana e la transizione in corso nel mondo – 2. L'orrore oltre ogni dire. Noam Chomsky sull'ultimo atto della guerra al terrore – 3. L'Impero del caos – 4. Le lotte globali per la supremazia: ISIS, NATO e Russia – 5. L'integrazione europea sta fallendo? - 6. Il divieto antiburkini, il nuovo ateismo e il culto dello Stato: la religione in politica – 7. Costruire il sogno della «pace perpetua» - 8. Ai ricchi e ai potenti va sempre alla grande – 9. La civiltà può sopravvivere al «capitalismo reale»? – 10. I miti della globalizzazione: conversazione tra Noam Chomsky e Ha-Joon Chang - Parte seconda - 11. L'America nell'era di Trump - 12. La base repubblicana è «fuori controllo» - 13. Con le elezioni del 2016 gli Stati Uniti rischiano la «catastrofe» - 14. Trump alla Casa Bianca - 15. Il riscaldamento globale e il futuro dell'umanità - 16. La lunga storia dell'ingerenza americana nelle elezioni straniere - 17. L'eredità della presidenza Obama - 18. Socialismo per i ricchi, capitalismo per i poveri - 19. Il sistema sanitario americano è uno scandalo internazionale. E l'abrogazione dell'ACA lo renderà peggiore - 20. I pericoli dell'istruzione di mercato - 21. I primi cento giorni di Trump minacciano la nostra sopravvivenza - Parte terza - 22. Anarchia, comunismo e rivoluzioni - 23. Gli Stati Uniti sono pronti per il socialismo? - 24. Perché preferisco l'ottimismo alla disperazione – Note - Indice analitico |