Storia degli Stati Uniti d'America Stampa E-mail

Eric Foner

Storia degli Stati Uniti d'America
La «libertà americana» dalle origini a oggi


Donzelli Editore, pagg.431, € 36,00

 

foner statiuniti  IL LIBRO – «Nessun'altra idea, più di quella di libertà, è così fondamentale per l'immagine che gli americani hanno di se stessi, come individui e come nazione». Si apre con queste parole il magistrale ritratto degli stati uniti d'America che ha consacrato Eric Foner, Premio Pulitzer per la storia 2011, come uno degli storici più autorevoli del nostro tempo. Il concetto di libertà, in America, è sempre stato terreno di lotta, soggetto a interpretazioni molteplici e concorrenti. La parola freedom, affascinante e ambigua, è già nella dichiarazione d'indipendenza e segna le fasi più importanti della storia del paese, tanto da essere presente in contesti diversi come le manifestazioni per i diritti civili e i discorsi di guerra post-11 settembre. a ben vedere, tutta la vicenda americana si riassume in questo concetto chiave: una verità vivente e incontrovertibile, per alcuni americani; un paravento e una crudele menzogna per altri. dalla rivoluzione settecentesca ai giorni nostri, per gli americani la libertà è stata insieme una terra promessa e un campo di battaglia, il più forte legame culturale e la più pericolosa linea di tensione. Gli stati uniti nascono con la dichiarazione che annovera la libertà tra i diritti inalienabili, poi in costituzione si propongono di assicurarne a tutti i benefici; per essa, o contro di essa, è stata combattuta la guerra civile; in suo nome si è ripetuta la battaglia contro la schiavitù e l'apartheid. E, infine, la difesa della libertà anche al di fuori dei propri confini è stato il criterio ispiratore – e insieme lo schermo ideologico – della politica estera americana, dalla seconda guerra mondiale alla guerra fredda, da cuba al Vietnam, dalla guerra del golfo a quella in Siria, come l'autore sostiene con forza nella nuova introduzione scritta appositamente per questa edizione italiana. Come nota Alessandro Portelli nella sua postfazione, la sottolineatura dei limiti della libertà americana non diventa per Foner l'occasione per una distruzione del mito americano, ma contribuisce piuttosto a rafforzare il senso di quanto centrale sia l'idea di libertà nell'identità di un paese che, pur nelle sue evidenti contraddizioni, non smette mai di cercarla.

  DAL TESTO – "L'America, naturalmente, vanta una lunga storia di vivaci dibattiti e dissensi politici, che sono parte essenziale della nostra tradizione democratica. Meno consueto è il fatto che, come si rileva nel testo, fino al XX secolo inoltrato un ampio impegno retorico riferito a questo ideale ha coesistito con rigorose restrizioni della libertà di espressione nel caso di contenuti considerati radicali o osceni. La politica perseguita dall'amministrazione Bush riporta alla mente precedenti episodi - gli Alien and Sedition Acts del 1798, la vasta repressione del dissenso all'epoca della Grande guerra, l'internamento dei nippo-americani durante la seconda guerra mondiale -, i quali richiamano la nostra attenzione sul pericolo di stigmatizzare convinzioni impopolari o particolari gruppi di americani come antipatriottici e quindi non meritevoli di essere protetti dalle garanzie costituzionali. A un certo punto diventarono improvvisamente rilevanti oscure sentenze della Corte Suprema - quelle relative al caso Fong Yue Ting del 1893, agli Insular Cases ai primi del Novecento e al caso Korematsu durante la seconda guerra mondiale - con le quali si dava al governo praticamente carta bianca nei confronti degli stranieri e per escludere temporaneamente dall'esercizio dei diritti specifici gruppi di cittadini in base ad esigenze militari. Come rilevo nella mia trattazione, non dobbiamo dimenticare le opinioni in dissenso espresse in quelle occasioni. Riguardo alla sentenza sul caso Fong Yue Ting, che autorizzava la deportazione di immigrati cinesi senza adeguato processo, il giudice della Corte Suprema Brewer precisò che in quella circostanza la forza veniva diretta contro un popolo che molti americani ritenevano «odioso», ma «chi può dire che domani essa non verrà esercitata contro altre classi e altre persone?». Nel caso Korematsu, conclusosi con la conferma della legittimità dell'internamento degli americani di origine giapponese, il giudice Robert Jackson scrisse che la decisione «lascia in giro un'arma carica, pronta ad essere impugnata da qualsiasi autorità che possa avanzare una plausibile pretesa di agire in base a urgente necessità»."

  L'AUTORE – Eric Foner è DeWitt Clinton Professor di storia americana alla Columbia University. Ha rivestito la carica di presidente dell'Organization of American Historians, dell'American Historical Association e della society of american Historians, e ha curato le grandi mostre sulla guerra civile e sulla ricostruzione. Tra i suoi libri più importanti: "Free Soil, Free Labor, Free Men. The Ideology of the Republican Party before the Civil War" (1970) e "Reconstruction. America's Unfinished Revolution, 1863-1877" (1988). Il suo libro più recente è "Battles for Freedom. The Use and Abuse of American History" (2016) e nel 2017 per i tipi della Donzelli "Storia degli Stati Uniti d'America".

  INDICE DELL'OPERA - Introduzione 2017 all'edizione italiana - Introduzione 1998 - I. La nascita della libertà americana (1. L'Inglese nato libero - 2. La libertà si democratizza) - II. Chiamarla libertà (1. Schiavitù e repubblica - 2. Noi, il popolo) - III. Un impero della libertà (1. La democrazia in America - 2. Lavoro, libero e schiavo) - IV. Le frontiere della libertà nella giovane repubblica (1. La comunità immaginata - 2. Battaglie alle frontiere) - V. Una nuova nascita della libertà (1. «Tutti noi ci pronunciamo in favore della libertà» - 2. «Che cos'è la libertà?») - VI. La libertà di contratto e i suoi critici (1. La libertà nell'«Età Dorata» - 2. Le organizzazioni dei lavoratori e la repubblica - 3. Ridisegnare i confini) - VII. La libertà progressista (1. Le varie forme di libertà economica - 2. La libertà e lo Stato progressista) - VIII. La nascita delle libertà civili (1. La prima guerra mondiale e la crisi della libertà - 2. Chi è l'americano?) - IX. Il New Deal e la ridefinizione di libertà (1. Sicurezza e libertà - 2. «Una nuova concezione dell'America») - X. La lotta per la libertà (1. Le «quattro libertà» - 2. L'assimilazione patriottica) - XI. La libertà della guerra fredda (1. Il Mondo libero - 2. Il trionfo della libertà di consumo) - XII. La libertà negli anni sessanta (1. Il movimento per la libertà - 2. La Nuova sinistra - 3. La rivoluzione dei diritti) - XIII. La libertà dei conservatori (1. La rinascita del conservatorismo - 2. La rivoluzione reaganiana e il dopo-Reagan) – Ringraziamenti - Libertà americane. Postfazione, di Alessandro Portelli (1. Ma che significa? - 2. È un paese libero, quest'uomo è mio - 3. Sono proprietario di me stesso - 4. Fai di te ciò che vuoi) - Indice dei nomi