Christian Palmieri
Mussolini e la massoneria 1914-1917 Contributo per una storia della libera muratoria in Italia
Mimesis Edizioni, pagg.192, € 18,00
IL LIBRO – Con la preparazione del XIV Congresso socialista di Ancona dell’aprile 1914, Mussolini, direttore dell’«Avanti!», ordisce magistralmente una campagna mediatica antimassonica con la presentazione sistematica d’interventi e dichiarazioni di voti giunti dalle sezioni socialiste italiane che propendono tra la semplice incompatibilità tra l’essere socialisti e l’essere massoni e le più radicali richieste di espulsione di quest’ultimi dal Partito. I tentativi di massoni socialisti di conciliare la duplice appartenenza falliranno e, in questa fase, i rapporti tra la Massoneria e il Partito Socialista, con Mussolini indiscusso nuovo leader del Partito, sembreranno esser stati demoliti una volta per tutte, senza possibilità, dunque, di rimediare. Riportando ampiamente le voci dei protagonisti nei momenti prebellici attraverso una considerevole mole di documenti tratte da fonti giornalistiche (soprattutto «Avanti!», «Il Popolo d’Italia», «Utopia», «Rivista Massonica», «L’Idea Democratica»), con questo lavoro si è tentato di delineare per quanto possibile il cosiddetto massonismo (o antimassonismo) del futuro Duce degli Italiani e di individuare elementi utili tali per valutare un’influenza effettiva – se pure v’è stata – della Massoneria nell’interventismo italiano e, particolarmente, nell’interventismo mussoliniano e di comprendere se si sia trattato piuttosto di una sorta di tregua armata.
DAL TESTO – “Non certo a digiuno di cose massoniche, il futuro Duce degli italiani operò una alterna campagna contro la Massoneria italiana che - nel periodo oggetto del presente studio - fu caratterizzata dai suoi stessi maggiorenti (il più delle volte di tendenze politiche democratico-repubblicane e radicali) come una forza che travalicava gli stessi partiti parlamentari. È questo - dell'impegno politico, tipico delle istituzioni massoniche cosiddette latine otto-novecentesche (in primis Francia e Italia) - un fenomeno di biforcazione dai Principi i libero-muratori che, già oltre trent'anni fa, Jean Baylot ha indicato come la "via sostituita". “Nei primi anni del nuovo secolo, le critiche interne contro questo atteggiamento, è vero, non mancarono e furono piuttosto veementi ove si pensi che, proprio in seguito all'ennesimo intervento politico dei vertici del Grande Oriente d'Italia nelle discussioni parlamentari sull'insegnamento della religione cattolica nelle scuole del Regno, si venne creando il pretesto per la frattura - ancora oggi non sanata - che portò alla costituzione della Serenissima Gran Loggia d'Italia detta di Piazza del Gesù (oggi Palazzo Vitelleschi). Vi furono inoltre forti critiche anche da parte di altri singoli fratelli i cui nomi, spesso e volentieri, si ricordano solo all'interno dell'ambiente latomistico (si vedano, ad esempio, i casi di Edoardo Frosini e Arturo Reghini), e che, talora, li portarono alla fuoriuscita dalla Massoneria cosiddetta "regolare" e alla costituzione di gruppi spuri, dediti soprattutto ad un maggiore impegno esoterico-iniziatico (alcune volte si suole individuare questi gruppi come "massoneria di frangia"). Comunque sia, i rapporti non proprio idilliaci tra Mussolini e la Massoneria iniziarono a subire un cambiamento di rotta sin dalle fasi successive la dichiarazione di neutralità dell'Italia nel conflitto europeo.”
L’AUTORE – Christian Palmieri è nato a Crotone (1976), dove attualmente risiede e lavora. Storico, svolge attività di ricerca nel settore della storia del giornalismo e del movimento operaio democratico e socialista meridionale, con particolare interesse ai fenomeni nelle loro diramazioni calabresi. Commissario straordinario del Comitato di Crotone dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano, ha collaborato con l’Archivio Storico e Centro Documentazione della Cgil Calabria (Catanzaro) e collabora con l’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea - Icsaic (Cosenza). Ha curato l’allestimento di una serie di mostre fotografiche sui movimenti culturali crotonesi del secondo dopoguerra.
INDICE DELL’OPERA – Premessa - Parte prima. La libera muratoria nell'«Avanti!». Il 1914 – I. Introduzione. La libera muratoria – II. Socialismo e libera muratoria – III. Dopo il Congresso – Appendice - Parte seconda. La politica interventista e la libera muratoria in B. Mussolini. Dall'«Avanti!» a «Utopia» - IV. Premessa – V. La situazione italiana. Agosto-novembre 1914 – Appendice - Parte terza. La libera muratoria ne «Il Popolo d'Italia». 15 novembre 1914-luglio 1917 - VI «Il Popolo d'Italia» - Appendice
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