Proust contro Cocteau |
Claude Arnaud
IL LIBRO – Analizzando il ricco rapporto, ampiamente misconosciuto, che unì i due scrittori dal 1910 al 1922 e che Proust sovraccaricò di desiderio, di gelosia e poi di sospetto, questo saggio tratta più in generale della complicità tra creatori, dell'ammirazione e del sostegno che possono darsi, dei desideri di imitazione che talvolta li attraversano ma anche dell'incomprensione estetica e della rivalità professionale che spesso li allontanano – al punto di augurarsi la morte simbolica dell'altro. In filigrana, anche, le domande poste dal romanzo autobiografico e quindi dall'«autofiction », con tutta la sua parte di vendette e di «omicidi», il rapporto con i modelli che hanno ispirato i grandi protagonisti della "Recherche" (Charlus, la duchessa di Guermantes) e la trasformazione del Narratore nel personaggio di una fiction, senza più alcun punto in comune con il suo autore. Quel Marcel Proust che il giovane Cocteau aveva conosciuto, snob, brillante ma impotente e che, nel giro di vent'anni, ha visto trasformarsi in icona letteraria, qui si rivela anche un temibile assassino, un autentico personaggio uscito dalle pagine di un romanzo di Dostoevskij. DAL TESTO – "Come diventare se stessi? Quali tappe superare per elaborare un racconto capace di rappresentarci, di fronte agli altri, e al contempo convincere anche noi? Come plasmarci una realtà, se non realizzando dei libri che attestino il nostro passaggio? L'AUTORE – Claude Arnaud, romanziere, critico e saggista francese. Tra le sue opere un'importante biografia di Cocteau pubblicata da Gallimard e il saggio "Qui dit je en nous?" che gli è valso il prix Femina. INDICE DELL'OPERA – Premessa - L'eterno lattante - Un essere-per-gli-altri - L'incontro - Contro natura - Il tempo del sospetto - La Recherche - La muta – Mortale – Postumo - Gelosia e santità - La seconda vita - In cauda venenum - Note |