XXVII Battaglione d'assalto Stampa E-mail

Luigi Freguglia

XXVII Battaglione d'assalto
A cura di Antonio Mucelli

Itinera Progetti Editore, pagg.240, € 22,00

 

freguglia xxvii  IL LIBRO – Se vi è nell'immaginario comune una figura di soldato che, più di altre, riesca a sintetizzare la disciplina e il valore in battaglia questa è di certo quella dell'ardito. Il libro del maggiore Luigi Freguglia, comandante del XXVII Reparto d'Assalto, ripercorre giorno per giorno i terribili e concitati eventi del giugno 1918 che videro protagonisti i suoi arditi sulle insanguinate pendici del Montello. Freguglia, a cui si deve anche la nascita del celebre motto "A Noi!", ci restituisce in presa diretta non solo uno spaccato delle azioni del suo reparto ma anche, attraverso documenti ufficiali italiani ed austriaci, una visione dettagliata delle operazioni avvenute durante la "battaglia del Solstizio" sul fronte del Piave. Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1937 in due diverse versioni ("normale" in cartoncino e "lusso" in similpelle), viene arricchito in questa nuova edizione da numerose immagini di cimeli e documenti inediti e riproposto al lettore in occasione del centenario della fondazione dei reparti d'assalto.

  DAL TESTO – "Lo spirito, ardente di fede, intollerante di pause comode e di pietosi ritegni, non può aver nulla di comune collo scetticismo del pavido cuore addomesticato al pratico conto delle materiali convenienze o spaurito dall'affacciarsi del livido fantasma della morte!
  "La irruenza decisiva di questi anticipatori, investe, coi posti agguerriti del nemico, il ridotto ovattato di lusinghe delle ambigue transazioni della vostra italietta vile!
  "Per questo il grido "A Noi!" esce per la prima volta dalle loro gole squillanti, accompagnando in alto, nel saluto guerriero, la scia lucida del pugnale serrato nel pugno saldo.
  ""Me ne frego!" è il loro motto burlesco (vi si deve, tenente Bottai: ricordate?) sfidatore così dell'incombenza dei pericoli come delle vostre stolte minacce, vecchi volponi rinunciatari.
  "Invano scioglierete con infamia i superbi Reparti d'Assalto non appena il fragore dell'armi sia cessato.
  "Invano: non riuscirete ad umiliare, a prostrare, ad avere servi col vostro contegno innominabile (come si trattasse di bande brigantesche li avete sciolti quei battaglioni eroici!) gli invincibili assaltatori, carico il petto di gloria, pieno l'animo nobilissimo d'inestinguibile sdegno."

  L'AUTORE – Il maggiore Luigi Freguglia nacque a Cento (FE) il 15 novembre 1888. Entrò nel Regio Esercito, frequentando la Regia Accademia Militare di Modena. Nel 1908 ne uscì col grado di sottotenente, e fu assegnato al 50° Rgt. fanteria "Brigata Parma". Promosso tenente nel settembre 1911, fu trasferito al 4° Rgt. fanteria "Brigata Piemonte" e, a ottobre, fu inviato in Libia, prendendo parte alle operazioni in Tripolitania e Cirenaica. Rientrato in patria, fu assegnato al 161° Rgt. Fanteria della Milizia Mobile, a Torino. Nel 1914 frequentò il corso riservato agli ufficiali, presso la Scuola di Guerra. All'entrata in guerra dell'Italia, il 24 maggio 1915, col grado di capitano, Luigi Freguglia era al comando di una compagnia del 161° Rgt "Brigata Ivrea". Distintosi particolarmente durante i combattimenti dei primi mesi, fu inviato a frequentare il corso per Ufficiali di Stato Maggiore, a Vicenza, al termine del quale, rifiutò fermamente il trasferimento al Comando Supremo, chiedendo ed ottenendo il comando del III Btg, del 62° Rgt. fanteria "Brigata Sicilia" impegnato in prima linea. Sempre attivo nel corso delle operazioni, prima nella 43a divisione e successivamente nel XVII Corpo d'Armata, nell'agosto 1917 fu promosso maggiore per meriti di guerra. Durante la battaglia di Caporetto Freguglia era in linea e non mancò di distinguersi nel corso delle fasi della ritirata. Completate le operazioni di ripiegamento, successive a Caporetto, chiese di entrare a far parte dei "nuovi" Reparti d'Assalto appena costituiti. Assunse il comando del V Reparto d'Assalto il 6 febbraio 1918 e subito si distinse per la perizia e lo slancio con cui comandava i suoi Arditi. Il Reparto, rinominato XXVII il 2° maggio, contribuì in maniera notevole alla disfatta austriaca sul Montello, durante la battaglia del Solstizio, nel giugno 1918. Alla testa del XXVII, prese parte, nei mesi successivi ad una impressionante serie di importanti operazioni, dall'impresa di Fontigo e Isola Verde, alle Grave di Ciano a San Felice di Trichiana, durante l'offensiva di Vittorio Veneto, quando gli venne conferita la seconda Medaglia d'Argento al Valore Militare. Dopo la fine della guerra, il 19 dicembre, Freguglia fu trasferito, con funzioni di Stato Maggiore, alla 1a divisione d'Assalto, destinata ad operare in Libia dal febbraio al giugno 1919. Rientrato in Italia, per i postumi della ferita alla testa riportata durante la guerra, morì il 23 settembre 1938 e fu inumato nel cimitero comunale di Cavoretto (Torino), dove si trova il suo monumento funebre.

  IL CURATORE - Antonio Mucelli, classe 1966, nato e residente a San Donà di Piave (VE). Lasciata la professione di Vigile del Fuoco, da fine anni '90 è un libero professionista. Da sempre appassionato di trekking, di arti marziali e di storia, soprattutto di quella relativa la Prima Guerra Mondiale, ne segue le tracce fin da bambino e da circa 20 anni se ne occupa quotidianamente. Ha all'attivo una decina di articoli pubblicati in riviste militari mensili a tiratura nazionale. Ha collaborato alla stesura di numerosi libri relativi alla Grande Guerra. Socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo dell'Associazione Storico Culturale "Il Piave 1915-1918", associazione senza fini di lucro e apoltica con, attualmente, oltre 700 soci effettivi. Si propone di valorizzare l'immagine di chi colleziona, raccoglie o ricerca cimeli della Grande Guerra attraverso mostre, pubblicazioni di carattere storico-tecnico-scientifico, attività didattiche e lo studio di reperti mobili e cimeli. Collabora attivamente con le Istituzioni dello Stato, quali le Sopraintendenze del Ministero per i B.A.P.P.S.A.D., Regioni, Province e Amministrazioni Comunali, Pubblica Istruzione, nonché ha collaborato con il Ministero della Difesa, nella figura dell'Onor Caduti, dal quale le sono state affidate catalogazione e censimento dei cimeli custoditi all'intemo di diversi Sacrari Militari.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Antonio Mucelli – XXVII Battaglione d'Assalto - Il diario nemico sulla battaglia del Montello – La battaglia del Montello (L'Ardito d'Italia - La collina di Crespignana – Montello - Il Maggiore Freguglia - Come nacque l'"A Noi" - La compagnia "Aosta" - Il riconoscimento nemico - L'anitra - La Casa Bianca - Una Compagnia in cerca di un nome - La Compagnia "Monte Piana" - Casa Bianca è nostra - Ogni ardito ha vent'anni) - L'offerta del gagliardetto delle donne genovesi (L'eroismo dei nostri arditi - Il gagliardetto consegnato al XXVII Battaglione d'Assalto - Il Battaglione della Morte - Relazione delle Seminatrici di Coraggio di Genova) - L'opera assistenziale del XXVII per le popolazioni liberate (Un grido d'allarme - Fare presto - Parole di ringraziamento del Parroco di Mel - L'Inno del Battaglione - Il XXVII proposto per la Medaglia d'Oro) – Attività del Battaglione – Ruolino degli ufficiali – Scritti vari sul XXVII (Il Garibaldino di Cencenighe - I "Benedetti da Dio" del XXVII Assaltatori - Contributo alla storia dell'Arditismo - Il guado del gobbo) - Appendice 1. Documenti originali del XXVII Reparto d'Assalto - Appendice 2. V-XXVII Reparto d'Assalto