Diario. 6 settembre-31 dicembre 1943 Stampa E-mail

Mario Roatta

Diario
6 settembre-31 dicembre 1943
A cura di Francesco Fochetti


Mursia, pagg.270, € 21,00

 

roatta diario  IL LIBRO – Il diario del 1943 di Mario Roatta, capo di Stato Maggiore dell'Esercito e membro del Consiglio della Corona, è un documento storico di grandissima importanza. In queste pagine, scritte nell'immediatezza degli avvenimenti, emergono con evidenza il caos dei comandi delle Forze Armate, le incertezze del re pronto a smentire il governo sull'Armistizio, la mancanza di informazioni che i vertici militari e politici avevano su quello che stava avvenendo a Roma o nei Balcani dove si consumava, tra le altre, la tragedia di Cefalonia. E ancora: le trattative con Eisenhower per il cosiddetto «Armistizio lungo», i complicati rapporti con i nuovi alleati, i dettagli privati e quotidiani del governo provvisorio a Brindisi. Roatta assiste alla caduta di un mondo dalle cui rovine verrà travolto: il governo jugoslavo lo accusa di crimini di guerra. Il maresciallo Tito vuole la sua testa, gli alleati premono e Badoglio la servirà loro su un piatto d'argento.
  "La pubblicazione del diario del generale Mario Roatta (6 settembre-31 dicembre 1943) – scrive, nella Prefazione, Mauro Tosti Croce - contribuisce in maniera significativa a ricostruire uno dei periodi più delicati della recente storia italiana, quello immediatamente successivo all'armistizio dell'8 settembre con il conseguente trasferimento a Brindisi, al seguito del re, del governo Badoglio e dello Stato Maggiore dell'Esercito che di fatto abbandonarono Roma nelle mani dei tedeschi. Si tratta di un documento tanto più rilevante in quanto permette di far luce su eventi che presentano ancor oggi vaste zone d'ombra anche a causa della distruzione, in gran parte intenzionale, di una vasta documentazione contenente preziose informazioni, di carattere soprattutto militare, di cui si voleva evitare, dopo la fuga da Roma, la caduta in mano tedesca.

  DAL TESTO – "La dislocazione delle truppe germaniche intorno a Roma, ed un insieme di informazioni e ragionamenti, davano da tempo la certezza che i tedeschi avessero preparato un colpo di mano per impossessarsi delle leve di comando in Italia, e per instaurare un governo fascista, tenuto da essi a "redini corte". Questo colpo di mano sarebbe stato fatto appena si fosse presentata l'occasione favorevole, e fosse a punto l'organizzazione. Certo - ad ogni modo - che la parte germanica lo avrebbe compiuto immediatamente in caso di armistizio."

  L'AUTORE – Mario Roatta (1887-1968) è stato un generale italiano. La sua carriera inizia da capitano sui campi della Grande Guerra, poi ai vertici del SIM, capo missione nella Guerra civile spagnola, generale d'armata in Jugoslavia, membro del Consiglio della Corona e capo di Stato Maggiore dell'Esercito, incarico che ricopre fino al novembre del 1943. Accusato di crimini di guerra, di resa colposa e della mancata difesa di Roma, nel dopoguerra si sottrae ai tribunali e si dà alla latitanza. Nel 1951 viene prosciolto. Rientrerà in Italia solo nel 1967.

  IL CURATORE - Francesco Fochetti, archivista storico, si occupa di tutela delle fonti documentali conservate presso istituzioni pubbliche e private. Nominato dal 2007 ispettore archivistico onorario dalla Direzione generale per gli archivi, è autore del rinvenimento dell'archivio del generale Mario Roatta, di cui, in sinergia con la Soprintendenza, ha curato la "Dichiarazione di notevole interesse storico", procedendo allo studio analitico e alla pubblicazione delle parti rilevanti.

  INDICE DELL'OPERA – Prefazione, di Mauro Tosti Croce - Parte Prima. L'archivio di Mario Roatta – Introduzione - Mario Roatta: cenni biografici - Supporti di scrittura e criteri di trascrizione - Sigle e abbreviazioni - Parte Seconda. Diari del periodo brindisino 6 settembre-31 dicembre 1943 - Postfazione - Bibliografia – Ringraziamenti - Indice dei nomi - Indice analitico