Un romanzo inglese |
Stéphanie Hochet
IL LIBRO – 1917, campagna inglese. Sullo sfondo travagliato e perbenista dell'Inghilterra della Prima guerra mondiale, il ritratto di una donna inquieta e insofferente alle convenzioni. Un romanzo ricco di richiami woolfiani, che tratta con delicatezza temi quali l'emancipazione femminile, la maternità e l'identità sessuale. Una coppia della media borghesia trasferitasi nel Sussex per sfuggire ai bombardamenti, Anna e Edward Whig, decide di assumere una governante per il figlio di quasi tre anni. Quando Anna si reca alla stazione per accogliere la prescelta scopre che si tratta di un uomo. In breve tempo George, questo è il suo nome, saprà conquistarsi la fiducia e l'affetto del bambino, suscitando la gelosia di Edward... DAL TESTO – "Tornato da Londra, Edward sembra preoccupato per i suoi affari. Talmente preoccupato che è qui con noi senza esserci. Presente ma sordo, chiede di ripetere quello che si dice, ma in realtà ascolta solo sé stesso, accarezza la testa di Jack con quell'aria gentile e distratta con cui si coccola un animale da compagnia. L'AUTRICE – Nata a Parigi nel 1975, Stéphanie Hochet ha esordito nel 2001. Autrice di undici romanzi e un saggio letterario, ha ricevuto il Prix Lilas (2009), il Thyde Monnier de la Société des Gens de Lettres (2010), e più di recente, nel 2017, il Prix Printemps du roman. Ha curato una rubrica per "Le Magazine des Livres" e collaborato con "Libération". Attualmente scrive per il settimanale "Le Jeudi". Della stessa autrice Voland ha pubblicato "Sangue nero" (2015) ed "Elogio del gatto" (2016). |