La cattedrale sommersa |
Silvia Ronchey
IL LIBRO – Da quali antichissime simbologie proviene la mezzaluna divenuta emblema dell'islam? A quale passato si riallacciano le distruzioni di statue e monumenti dell'Isis e cos'hanno a che fare con l'iconoclastia? In che modo il paganesimo si è ibridato con il cristianesimo? E chi era Cristo? Quali sono le altre facce della sua predicazione, che si innestarono e germogliarono nell'antico oriente, dall'avventura nestoriana a quella buddhista? In quali pieghe della nostra cultura sopravvive la voce dei mistici? Quanto è rimasto nel nostro immaginario di ciò che un tempo si chiamava religio? Quanto c'è di vero nel Trono di spade? In altre parole: quanto passato c'è nel nostro presente e quanto presente nel nostro passato? E quanto oriente c'è nel nostro occidente? Oggi il baricentro del mondo sembra essersi spostato. Per dissipare pregiudizi e malintesi nati da interferenze nella trasmissione dei saperi o da vere e proprie falsificazioni, Silvia Ronchey ci accompagna in questo libro in un viaggio avventuroso alla ricerca del sacro perduto, riportando alla luce una topografia rimossa dalla nostra coscienza storica e dalla nostra identità collettiva. Facendo emergere dal profondo del tempo e della psiche l'edificio sommerso e complesso di ciò che l'uomo contemporaneo ha smarrito: i legami che generano quell'unica civiltà orientale-occidentale in cui oggi, in un tempo di rivolgimenti culturali e migrazioni epocali, siamo globalmente implicati e coinvolti. DAL TESTO – "Nel cinquantennio 1895-1945 è racchiusa la parabola del simbolo più terribile del Secolo Breve, che ha la forza, come quasi sempre la storia, di un avvertimento. Non solo sul potere dei simboli, sulla loro potenzialità distruttiva che ogni guru o augure o sciamano conosce e contempla, simmetrica e inversa alla loro potenza vivificatrice, ma anche sulla pervicace tendenza della natura umana al fanatismo, che scatena il contrarsi del sapere sul passato in un credo univoco e trasforma i dati relativi della storia in assoluti ideologici, in un'ansia di purificazione della loro invincibile molteplicità, ambiguità, ibridità. Il secolo scorso ha visto lo swastika posato sul cuore del Buddha, la saggezza accettatrice dell'eterno ritorno del mondo, associarsi al nazismo; ma anche la falce di Diana, della Dea Bianca, della divinità femminile generatrice, già trasformata nella mezzaluna della conquista ottomana, affiancarsi su fondo rosso al martello operaio." L'AUTRICE – Silvia Ronchey è professore ordinario di Civiltà bizantina all'Università di RomaTre. Tra i suoi libri ricordiamo: "Lo stato bizantino" (Einaudi, 2002); "L'enigma di Piero" (Rizzoli, 2006); "Il guscio della tartaruga" (Nottetempo, 2009); "Il romanzo di Costantinopoli" (con Tommaso Braccini, Einaudi, 2010); "Ipazia. La vera storia" (Rizzoli, 2010); "Storia di Barlaam e Ioasaf. La vita bizantina del Buddha" (Einaudi, 2012). Collabora regolarmente con il quotidiano «la Repubblica». INDICE DELL'OPERA – Al lettore – Mezzaluna - «Quid est veritas?» - Gesù, Buddha - Il vuoto del Cantico - Uscito dal mondo - A mia immagine - Attraverso lo specchio – Dioniso - In morte dell'eroe - L'amico e l'amato - Jesus, Rex – Ildegarda – Mithra – Caterina - Nestoriano smarrito - Formicai di ossa - La svastica rubata – Archicidio - Game of Thrones - La principessa e il drago - Le mura di Costantinopoli - Quid est Dada? - La fiction del califfato - Idoli e icone – Ringraziamenti - Nota dell'autrice - Consigli di lettura - Referenze fotografiche - Indice dei nomi |