La grande sociologia di fronte alla Grande guerra |
a cura di Costantino Cipolla e Alberto Ardissone
IL LIBRO – Sono trascorsi più di cento anni da quella che sarebbe rimasta nella storia come la Grande Guerra. DAL TESTO – "Un altro autore "neutrale" è certamente Pareto (di origini italiane, ma nato a Parigi nel 1848, poi rientrato in Italia, infine trasferitosi in Svizzera, stato da cui "visse" la Grande Guerra), il quale osservò in maniera distaccata come tutti i contendenti invocassero a proprio vantaggio termini quali "giustizia", "diritto" e "libertà", notando come, tuttavia, nessuno poi si peritasse di chiarirne i significati. La sua neutralità si evince nel criticare equidistantemente sia gli Imperi Centrali, biasimando soprattutto l'orgoglio e la superbia della Germania, ma anche le potenze occidentali, da lui ribattezzate plutocrazie (a quest'ultime per inciso addebitò la responsabilità di aver favorito, pur senza intento deliberato ma per la loro natura ed essenza, le premesse della Grande Guerra), imputando agli uni e alle altre la leggerezza nel giudicare le reali forze in campo nonché l'incapacità di comprendere che il conflitto non sarebbe stato rapido ed indolore. La sua maggiore preoccupazione fu quella di dover constatare, come esito della guerra, un crescente e generale stato di disordine, diagnosticando le imminenti oscillazioni socio-politiche conseguenti allo sgretolamento dello stato borghese e del suo potere, dovuto ad una sorta di pusillanimità delle fasce abbienti di fronte ad una maggior vigoria e determinazione della "parte popolare" [...]." L'AUTORE – Costantino Cipolla, ordinario di Sociologia generale presso l'Università degli Studi di Bologna, è autore e curatore di circa 150 volumi di taglio scientifico. Tra le sue opere si segnalano, per i tipi delle Edizioni Franco Angeli: "Epistemologia della tolleranza" (1997, 5 voll., 3.218 pp.); "Dal Mincio al Volturno. I due anni che fecero l'Italia" (2012); "Perché non possiamo non essere eclettici. Il sapere sociale nella web society" (2013); "Oltre il "peccato originale" della selezione naturale. Alcune proposte teoriche nella società digitale" (2014); "Dalla relazione alla connessione nella web society" (2015). Si ricorda anche (con R. Cipriani, M. Colasanto, L. d'Alessandro) "Achille Ardigò e la sociologia" (2010). Si veda il sito www.unibo.it/docenti/costantino.cipolla. INDICE DELL'OPERA - Introduzione generale, di Costantino Cipolla e Alberto Ardissone - I limiti intrinseci in ogni "grandezza". L'interpretazione di Weber, di Costantino Cipolla - La prospettiva austro-ungarica, di Raimondo Strassoldo - Thorstein Veblen di fronte alla Grande Guerra, di Alberto Ardissone - L'interpretazione dei marxisti, di Fabrizio Battistelli - Émile Durkheim e la Grande Guerra, di Nico Bortoletto - L'interpretazione della "Rivista Italiana di Sociologia", di Alessandro Fabbri - La Grande Guerra o l'apocalisse della modernità, di Maria Caterina Federici - L'anno limite: Michels fra il mondo di ieri e il mondo di oggi, di Raffaele Federici - L'interpretazione di Leonard Trelawny Hobhouse, di Alessandra Sannella - Le reazioni americane alla Grande Guerra. Il contributo di George Herbert Mead nell'ambito accademico e culturale, di Rosemary Serra - La guerra come laboratorio. L'interpretazione di Vilfredo Pareto, di Donatella Simon - L'interpretazione della prospettiva russa, di Tatiana Yugay e Gianmarco Cifaldi - Prospettiva di sintesi, di Maria Luisa Maniscalco - Addendum. Eventi salienti prima e dopo la Grande Guerra: una cronaca sociale (1913-1920), di Barbara Baccarini - Indice dei nomi - Notizie sugli autori |