«Io ritornerò». Lettere dalla Russia 1942-1943 Stampa E-mail

Eugenio Corti

«Io ritornerò»
Lettere dalla Russia 1942-1943


Edizioni Ares, pagg.248, € 14,00

 

corti ritornerò  IL LIBRO – Il 9 giugno 1942 Eugenio Corti partì volontario per la campagna di Russia, l'esperienza decisiva della sua vita, in cui maturò la risposta alla vocazione di scrittore. Le immagini che vide, le storie che incontrò e il gelido calvario della Ritirata, si verseranno poi nelle pagine dei suoi capolavori, "I più non ritornano" e la grande saga del "Cavallo rosso". Ora, grazie a queste preziose lettere, qui pubblicate per la prima volta, possiamo conoscere particolari inediti di quella tragica avventura e del cantiere remoto di un narratore assetato di verità e di bellezza.
  L'intento del volume è di rendere disponibili ai lettori le lettere scritte da Eugenio Corti ai famigliari durante la Campagna di Russia. Si tratta di lettere inedite ritrovate dalla moglie dello scrittore dopo la sua morte. Non si è mirato a realizzarne un'edizione filologica, il che non ha naturalmente escluso l'adozione di alcuni criteri metodologici per selezionare, ordinare e pubblicare il materiale, sempre finalizzati ad agevolare il più possibile la comprensione e la partecipazione del lettore al contenuto e all'anima che esso manifesta. Nella trascrizione delle lettere si è rispettato il testo originale. Essendo la grafia chiarissima, non si sono presentati particolari problemi in merito. Tuttavia, alcuni nomi di città, inevitabilmente, sono mutati nei decenni, e alcuni altri nomi stranieri (per esempio, quelli di autori e titoli di volumi, che all'epoca erano una novità nel panorama librario italiano e che il giovane Eugenio richiede ai familiari, per esempio Moby Dick) sono mantenuti nella grafia in cui si trovano nelle lettere. Maiuscole e minuscole rispettano la grafia originale di Corti, così come l'uso dei sottolineati.
  "Corti – scrive Alessandro Rivali - fece il suo dovere sino alla fine. Fu uno dei pochi (4mila su 30mila) che riuscirono a scampare dalla sacca di Arbusov. La sua Odissea di sofferenze durò 28 giorni. I suoi seppero che era vivo nella data del suo compleanno, il 21 gennaio. Arrivò un telegramma da Richowo che era stato dettato alle 10 del mattino: «Sto sempre bene sono al sicuro nel giorno del mio compleanno. Vi penso e bacio tanto. Eugenio». Nessuno poteva immaginare il dramma per cui era passato."

  DAL TESTO – "Carissimi,
poco fa c'è stata la Messa al campo a cui ho assistito davanti a tutti i miei artiglieri. Tutte le Domeniche, infatti, c'è la Messa al campo celebrata dal Cappellano di Raggruppamento (un Sacerdote Veneziano molto simpatico, proposto per medaglia al valore), che viene da noi in sella a un bel cavallo cosacco per poi ripartire subito e andare a celebrare agli altri due Gruppi.
  "Ho fatto anche la S. Comunione. Prima mi sono confessato, così come fanno tutti i soldati, nel bosco, in piedi, davanti al Cappellano, lui pure vestito da Ufficiale.
  "Questa scena mi ha richiamato il ricordo dei primi Cristiani che dovevano compiere i loro doveri religiosi nelle Catacombe o in aperta campagna perché erano perseguitati.
  "Quante cose, anche semplici, qui in Russia assumono aspetti suggestivi!"

  L'AUTORE – Eugenio Corti (1921-2014) è nato in Brianza. Sue opere di narrativa: "Il cavallo rosso" (1983, trentesima edizione Ares 2014) tradotto in otto lingue; "I più non ritornano" (1947, prima edizione Ares 2013); "Gli ultimi soldati del re" (1951, sesta edizione Ares 2005) e "Il Medioevo e altri racconti" (Ares 2008). Opere di saggistica: "Processo e morte di Stalin – tragedia" (1962, settima edizione Ares 2010); "Il fumo nel tempio" (1996, terza edizione Ares 2001). Infine i «racconti per immagini»: "La terra dell'indio" (seconda edizione Ares 1999), "L'isola del paradiso" (seconda edizione Ares 2000), e "Catone l'antico" (Ares 2005). Alle opere di Corti sono dedicati il brillante volume-intervista "Parole scolpite. I giorni e l'opera di Eugenio Corti" di Paola Scaglione (Ares 2002) e "Presenza di Eugenio Corti (Rassegna della critica)" a cura di Argia Monti (Ares 2010). La fama internazionale di Corti è particolarmente solida in Francia: nel volume "Les romanciers et le catholicisme", a cura di Claude Barthe (Editions de Paris 2004) Corti è l'unico scrittore italiano a cui è stato dedicato un capitolo. Nel 2000 ha ricevuto il premio internazionale «Al merito della cultura cattolica»; nel 2007 l'Ambrogino d'oro, da parte del Comune di Milano; nel 2009 il Premio Isimbardi della Provincia di Milano e nel 2010 il Premio per meriti culturali della Regione Lombardia. Nello stesso 2010 si è costituito un Comitato per candidare Corti al premio Nobel, il cui documento programmatico è stato sottoscritto, fra gli altri, dal Consiglio della Provincia di Monza e Brianza e da quello della Regione Lombardia.

  INDICE DELL'OPERA – «Come Ulisse in terra straniera». Le lettere di Eugenio Corti dalla Russia, di Alessandro Rivali - Criteri metodologici, di Silvia Stucchi - «Io ritornerò». Lettere dalla Russia 1942-1943 - Notizia sull'Autore - Altre opere di Eugenio Corti