In attesa della grande crisi |
Sandro Saggioro
IL LIBRO – Pur nella sua autonomia tematica questo nuovo libro di Sandro Saggioro si colloca in un rapporto di continuità con quello che nel 2012 l'autore ha dedicato al Partito comunista internazionalista degli anni 1943-1951 ("Né con Truman né con Stalin", Edizioni Colibrì): un rapporto di continuità che però comporta una distinzione essenziale. Il partito di cui qui si traccia la storia e che di quello originario riprende, all'atto della fondazione, il nome (nome che peraltro nel '64 conoscerà un mutamento nella seconda parte dell'aggettivazione) è il solo che abbia contato nei suoi ranghi Amadeo Bordiga dopo l'estromissione dal Partito comunista italiano (già d'Italia) inflittagli nel 1930 da un gruppo dirigente ormai acquisito allo stalinismo e perduto per la rivoluzione. Ma v'è di più: quella che tenta di far sentire la propria voce attraverso il suo organo di stampa, «Programma comunista», è l'unica formazione che possa legittimamente venir designata - anche se facendolo si contravviene alla rigida consegna teorica e pratica di Bordiga - come bordighiana, e tale sotto il profilo della completa adesione alla peculiare lettura del marxismo che ha caratterizzato il pensiero di lui e sotto quello dell'ordinamento del partito stesso, ordinamento basato su una elaborazione dottrinaria sboccante in un centralismo politico e organizzativo peculiarmente diverso da quello leniniano. Ciò che è stato messo alla prova nel trentennio che corre fra il '51 e l'inizio degli anni '80 è il modello partitico bordighiano. DAL TESTO – "Dopo la seconda guerra mondiale, negli anni Cinquanta l'analisi dell'URSS diventa il banco di prova per dire cosa sia il capitalismo e cosa il socialismo e questo nel momento dell'apogeo del mito della Russia sovietica. Si trattava allora, da buoni marxisti, di trarre lezioni da quella esperienza, di capire cosa succedeva di una rivoluzione che, dopo aver vinto, si rincartocciava su se stessa e si esauriva. Questo fece la Sinistra comunista Italiana con Bordiga che, marchiandolo nella pietra, definì: il carattere antimercantile, antisalariale, antiaziendale, antiproprietario e antiproduttivistico del socialismo. L'AUTORE – Sandro Saggioro (1949), laureato in Medicina e Chirurgia, specialista in chirurgia d'urgenza, ha lavorato, come chirurgo, in vari ospedali della provincia di Padova. Il presente lavoro è stato preceduto da "Né con Truman né con Stalin. Storia del Partito Comunista Internazionalista (1942-1952)" che si occupa della prima parte di quell'organizzazione che successivamente si chiamerà Partito Comunista Internazionale. Oltre al lavoro citato Saggioro ha curato "Comunismo e fascismo" uscito anonimo nel 1992 con la Editing di Torino; ha pubblicato con Arturo Peregalli e la casa editrice Colibrì: "Amadeo Bordiga (1889-1970). Bibliografia", 1995 e "Amadeo Bordiga. La sconfitta e gli anni oscuri (1926-1945)", 1998. Ha curato con Paolo Casciola il n. 31, settembre-ottobre 2001, dei Quaderni Pietro Tresso "Omaggio ad Arturo Peregalli" e come autore, il n. 57, giugno 2006, "Gli ultimi anni di Victor Serge" e il n. 64, marzo 2008, "Scienza e politica in Amadeo Bordiga". INDICE DELL'OPERA – Premessa – I. I primi anni Cinquanta – II. 1956 ed oltre – III. 1960: Gennaro Fabbrocino e Torre Annunziata – IV. 1962 e 1963: «Ottobre rosso» e altre vicende – V. 1964-1966. Un periodo fondamentale nella storia di Programma comunista – VI. Verso gli anni '70. Gli ultimi anni di Bordiga – VII. Il decennio della pedata – VIII. Intermezzo (Cesare Saletta) – IX. Ancora sugli anni Settanta – X. Verso l'éclatement 1981: espulsione di Torino, Ivrea e del Sud Francia – XI. L'éclatement – XII. Conclusione - Appendice documentaria – Indice dei nomi |