Chi volle la Seconda guerra mondiale? Stampa E-mail

Bruno Tomasich

Chi volle la Seconda guerra mondiale?

Europa Edizioni, pagg.246, € 15,90

 

tomasich_secondaguerra  IL LIBRO – Il titolo del libro Chi volle la Seconda Guerra Mondiale? è volutamente provocatorio per il solo fatto che al suo finale è stato apposto inopinatamente un punto interrogativo. Chi potrebbe nutrire ancora qualche dubbio su un fatto storico così celebrato che ha visto i suoi colpevoli raggiunti dal giudizio severo degli uomini che hanno insaponato e annodato loro con cura il cappio attorno al collo?
  Ma la condanna per i comportamenti inumani tenuti nel corso del conflitto non può assolvere chi di quel conflitto deve essere ritenuto responsabile per averlo provocato e perfino dichiarato. Ricercare, dal punto di vista storico, le cause remote e prossime della Seconda Guerra Mondiale, non significa negare colpe e responsabilità di massacri compiuti nel corso del suo svolgersi, ma questi non possono nascondere l'operato di quegli Stati che, pur potendolo, non fecero nulla per impedirne lo scoppio.
  L'Autore si limita al puntiglioso racconto degli eventi situandoli nel loro  tempo e citando fatti e circostanze che aprono improvvisamente agli occhi del lettore uno scenario completamente diverso da quello che è stato artificiosamente costruito dai vincitori della Seconda Guerra Mondiale. Per il coraggio della verità con cui questo libro scomodamente si presenta, esso merita tutta l'attenzione del pubblico.

  DAL TESTO – “Chi ricorda mai i tentativi disperati del Duce in quei pochi frenetici giorni in cui la pace poteva essere salvata. Vorrà pur dire qualcosa se il punto a cui tutto il mondo guardava era al Centro di Roma, a Palazzo Venezia. Era stata l'Italia in una infaticabile serie di contatti diplomatici in tutte le direzioni a dare al mondo intero l'ultimo spiraglio di speranza di salvare la pace. Il tentativo di Mussolini ebbe inizio il 31 agosto, alla notizia del tnovimento di truppe al confine tedesco-polacco, ma inglesi e francesi lasciarono scadere quel termine fatidico non dando la risposta che Mussolini sperava giungesse prima della mezzanotte. Solo il 2 e 3 settembre arrivò le disponibilità condizionata che avrebbe dovuto umiliare Hitler facendolo retrocedere da quelle posizioni che il 31 agosto non aveva ancora conquistato. E qui appare tutta la malafede alleata perché, al punto cui erano giunte le cose, solo la tempestiva e incondizionata adesione alle trattative di pace avrebbe potuto avere gli esiti sperati. Hitler aveva, contrariamente agli anglo-francesi, risposto tempestivamente alla proposta disperata di Mussolini dichiarandosi disposto a fermare l’avanzata tedesca in Polonia sulle attuali posizioni e di intervenire ad una conferenza di pace cui avrebbero partecipato, oltre che le potenze firmatarie del Patto a quattro, anche Russia e Polonia.
  “Furono quindi gli alleati a vanificare l'ultimo tentativo serio fatto da Mussolini affinché il mondo non precipitasse nel baratro della guerra. Ecco il commento di De Felice, nel suo libro qui più volte citato, su quei tragici avvenimenti: "Così, nelle prime ore tra il 2 e il 3 settembre, sulle secche dell'intransigenza inglese forse più che su quelle dell'intransigenza tedesca, ché non è da escludere del tutto che Hitler, viste sfumare le sue speranze in un nuovo cedimento franco-britannico, avrebbe potuto soprassedere per il momento ai suoi propositi di impadronirsi di una parte della Polonia, naufragò la navicella della mediazione italiana. Il miracolo di Monaco non si ripeteva". In quell'occasione Hitler scrisse a Mussolini "Tuttavia io credo che avrebbe potuto essere trovata una strada, se l'Inghilterra non fosse stata fin da principio decisa a condurre in ogni caso alla guerra". Ora a me pare del tutto legittimo domandarsi: "Perché non abbiamo visto imputati al processo di Norimberga quegli uomini che, avendo la possibilità di fermare la guerra, non lo fecero? Perché gli inglesi, pur avendo la possibilità di sottrarre Mussolini alla morte, non lo vollero, preferendo l'esecuzione sommaria ad un processo davanti al mondo?".”

  L’AUTORE – Bruno Tomasich è nato il 07/09/1929 a Cesena (FC); ha vissuto a Venezia, Verona, Padova, Napoli (dove si è laureato in chimica industriale), poi di nuovo in Veneto e infine a Roma. È sposato e padre di sei figli. A Roma ha trascorso gran parte della sua vita professionale come dirigente d’industria chimica dedicandosi alla produzione dei gas tecnici e speciali e allo sviluppo di nuove tecnologie nell’impiego in tutte le possibili applicazioni tecniche, mediche, chimico-farmaceutiche, ecologiche e scientifiche. Nel 1992 è andato in pensione e da allora si è dedicato unicamente alla famiglia e a letture in ogni campo, privilegiando la letteratura scientifica. Si è iscritto nel 1997 alla Facoltà di Scienze Biologiche della Sapienza di Roma laureandosi nel 2002 con 110 e lode in Biologia Molecolare. Subito dopo la seconda laurea, per la morte della giovane figlia Rossella, incapace di sopportarne la mancanza, si è chiuso nella lettura scrivendo le pagine del suo primo libro: Rossella l’anima e il corpo dalla vita alla morte, pubblicato da Albatros. Ha fatto seguire, sempre per Albatros tra il 2010 e il 2013: Vivere l’Alzheimer, L’altra Storia il confronto, Necessità dell’entropia, La nostra terra, Scienza e filosofia, Zeitgeist. Con Europa Edizioni ha già pubblicato Oltre il PCI e Il socialismo europeo; Chi volle la seconda Guerra Mondiale?; Non vengo via con te; L’autopsia inutile dei Diari di Mussolini.

   INDICE DELL’OPERA – Antefatto - Il Trattato di Versailles - L'Italia a Versailles. - L'ultimo dei vincitori e il primo dei vinti - Dopo Versailles - L'inascoltato richiamo di Mussolini all'Europa - Per contenere la Germania hitleriana - Sgomitare per l'Africa - La guerra d'Abissinia come presunta causa della Seconda guerra mondiale - Il conto alla rovescia - La prigione del nostro mare - Hitler e il miracolo economico della Germania Nazista, finanziato dal capitalismo americano - Stalin e la stagione dei fronti popolari: la guerra di Spagna, quando il comunismo non faceva paura - Il sistema mondiale della disinformazione - Tentativi di pace. Verso Monaco 1938 - Monaco 1938 - Dalla Monaco della pace al dopo Monaco - La questione polacca - Il quarto complice - La Seconda guerra mondiale - Fu così che scoppiò la Seconda guerra mondiale - Il momento della verità: Mussolini, il Fascismo e l'Italia - Di fronte alla guerra - Il Mare Nostrum nell'Italia neutrale - La guerra occulta - Pearl Harbor. L'inganno di Franklin Delano Roosevelt - Vae Victis - Due diktat a confronto - Il mistero secretato - La sconfitta dell'Europa: i piani Morgenthau e Marshall - Tiriamo le somme