L’autopsia inutile dei Diari di Mussolini Stampa E-mail

Bruno Tomasich

L’autopsia inutile dei Diari di Mussolini

Europa Edizioni, pagg.234, € 15,90

 

tomasich_autopsia  IL LIBRO – L’autore aveva in corso la lettura dei Diari 1939 di Mussolini quando la sua attenzione è stata attirata dal titolo del libro di Mimmo Franzinelli Autopsia di un falso che avrebbe dovuto essere un esame critico dei Diari da parte di uno storico. Nulla di più utile per corredare la lettura con un termine di confronto atto a chiarire i punti controversi e fare chiarezza. Ma il presupposto dell’autopsia si è rivelato essere la sistematica ricerca della preconcetta malafede degli stessi Diari. Così l’autopsia ci presenta dei diari definiti infidi e paragonati ai Protocolli dei Savi di Sion aventi la funzione di svolgere un “disegno politico-culturale di rivalutazione di despoti dei quali si legittimano la posizioni liberticide, con la conseguente svalutazione degli avversari dell’antisemitismo, del nazismo e del fascismo”. Quanto sia strumentale e non obiettiva la presunta autopsia, il lettore lo può desumere dal fatto che, per rendere autentici i diari, Mussolini non avrebbe dovuto legittimare la svalutazione degli avversari del fascismo ma avrebbe dovuto svalutare direttamente il fascismo. È questa la tesi originale dell’autore dell’opera che avrebbe così voluto dimostrare la falsità dei diari. Dal confronto, che ha tuttavia prodotto il benefico risultato del necessario approfondimento storico, ne è uscita rafforzata la convinzione della veridicità dei diari se non quella dell’autenticità che per essere provata o smentita avrebbe bisogno di ben altre prove.

  DAL TESTO – “[…] scavando nella storia, dietro le parole dei Diari, come utile guida ne ho estratto i fatti e li ho confrontati con il vissuto dei miei ottantaquattro anni, con i ricordi e i molti libri che ho letto, sfrondandoli delle copertine diversamente colorate, cercando il non detto, smascherando il falso, anche quello che avrebbe potuto farmi comodo, accettando perfino di demolire il mito, il mio mito, perché ne uscisse l'uomo con le sue debolezze e i suoi difetti. No, professore, non era, Mussolini, il mostro che lei dipinge senza essersi preoccupato di studiare i fatti della storia ma accettandoli così confezionati, come hanno voluto i vincitori che a quella storia contribuirono senza assumersene alcuna responsabilità.
  “Quanto all'abuso della credulità popolare e l'accostamento strumentale ad altre opere come i Protocolli dei Savi di Sion e i falsi Diari di Hitler, nell'ambito di "un disegno politico-culturale di rivalutazione di despoti dei quali si legittimano le posizioni liberticide, con la conseguente svalutazione degli avversari dell'antisemitismo, del nazismo e del fascismo", lei professore smentisce se stesso...
  “Ma professore non è lei che per dimostrare la falsità dei falsi ci ha fatto conoscere le amanuense, due povere signore che più che al "disegno politico-culturale di rivalutazione di despoti dei quali si legittimano le posizioni liberticide", pensavano ad acquistare casa e a come sbarcare il lunario?
  “Lei ne ha fatto la storia nei minimi particolari, riportando i verbali degli interrogatori di polizia, le sentenze dei processi, spiegando che "in realtà gli eventi potrebbero assai più credibilmente intendersi come preordinati da due signore che hanno strumentalizzato Ronza e altri personaggi (gli incauti compratori, ndr) per farsi finanziare l'acquisto della casa e assicurarsi una specie di pensione integrativa".”

  L’AUTORE – Bruno Tomasich è nato il 07/09/1929 a Cesena (FC); ha vissuto a Venezia, Verona, Padova, Napoli (dove si è laureato in chimica industriale), poi di nuovo in Veneto e infine a Roma. È sposato e padre di sei figli. A Roma ha trascorso gran parte della sua vita professionale come dirigente d’industria chimica dedicandosi alla produzione dei gas tecnici e speciali e allo sviluppo di nuove tecnologie nell’impiego in tutte le possibili applicazioni tecniche, mediche, chimico-farmaceutiche, ecologiche e scientifiche. Nel 1992 è andato in pensione e da allora si è dedicato unicamente alla famiglia e a letture in ogni campo, privilegiando la letteratura scientifica. Si è iscritto nel 1997 alla Facoltà di Scienze Biologiche della Sapienza di Roma laureandosi nel 2002 con 110 e lode in Biologia Molecolare. Subito dopo la seconda laurea, per la morte della giovane figlia Rossella, incapace di sopportarne la mancanza, si è chiuso nella lettura scrivendo le pagine del suo primo libro: Rossella l’anima e il corpo dalla vita alla morte, pubblicato da Albatros. Ha fatto seguire, sempre per Albatros tra il 2010 e il 2013: Vivere l’Alzheimer - L’altra Storia il confronto - Necessità dell’entropia - La nostra terra - Scienza e filosofia - Zeitgeist. Con Europa Edizioni ha già pubblicato Oltre il PCI e Il socialismo europeo; Chi volle la seconda Guerra Mondiale e Non vengo via con te.

   INDICE DELL’OPERA – L'Autopsia inutile dei diari di Mussolini. La vittoria del revisionismo sulla manipolazione della storia - L'autopsia dei Diari è inutile - Gli autori della falsa leggenda - Alla ricerca delle fonti diaristiche: i quotidiani - Il 1939 sotto vuoto - Due Diari, due Mussolini - Fra le pieghe dei Diari: la piaga dell'archivio di Stato - Le dimensioni dello Statista - La critica sintattica al maestro di Predappio - L'umanità e il buonismo del Duce - Mussolini e gli ebrei - Mussolini il difensore della pace - Mussolini, l'avversario del germanesimo - Ha senso il falso? - Conclusione