Tiranni e dittatori |
Domenico Vecchioni Tiranni e dittatori. Volti, manie, deliri e crimini del potere assoluto. Da Bokassa al dispotismo irreale di Shwe Editoriale Olimpia, pagg.216, Euro 18,00
IL LIBRO – Novecento, secolo dei totalitarismi. Ma anche epoca di tiranni piccoli e grandi, di despoti che, all’ombra del grande risiko delle superpotenze, nascono e crescono nelle plaghe geopolitiche più periferiche e improbabili, costruendo sistemi a volte effimeri a volte capaci di resistere come imbalsamati al tempo. E dunque i semisconosciuti Mswati III, Than Shwe, Papà Doc, Separmurat Nyazov. Ma anche i più famosi Bokassa, Idi Amin, Imelda e Ferdinand Marcos, Kim Il-sung, Pol Pot. Una galleria di volti tutti ugualmente feroci, tutti ossessionati dalla realizzazione dell’idea del potere assoluto, tutti afflitti da un insano distacco dalla realtà. Profili psicologici, tic, manìe, deliri descritti con perizia, ma pure personalità patetiche e comportamenti al limite del ridicolo, anche se spesso dalle conseguenze tragiche. Tuttavia mai dimenticando i tratti accomunanti nella costruzione politica dei singoli sistemi di potere. Dalle dittature postcoloniali a quelle ispirate da fonti di natura paranormale, dai regimi basati sul culto della personalità a quelli che preferiscono l’invisibilità del dittatore, e poi dai sistemi di propaganda a quelli di sterminio di massa, dai despoti affaristi a quelli religiosi. Poteri fondati sul terrore e spesso affogati nello stesso sangue da cui sono nati. In ogni caso personalità distorte e regimi oppressivi che lasciano al presente fosse comuni e ossari di gran lunga più grandi ed estesi di quelli generati dal sopruso ai quali reagirono. DAL TESTO – "I dittatori soffrono senza eccezioni della sindrome del distacco dalla realtà. Sindrome che per la verità colpisce qualche volta anche i governanti democratici. Ma almeno questi ne guariscono quando scade il loro mandato e tornano a confrontarsi con la vita reale. Nei dittatori invece la sindrome si aggrava progressivamente rimanendo al potere tutta la vita, e i fumi dell'ubriacatura del comando continuo impediscono loro di vedere oltre i loro schemi e parametri ideologici. Per loro quindi non è la struttura del potere che deve adattarsi alle esigenze del popolo, ma, al contrario, è quest'ultimo che si deve sacrificare per fare in modo che l'illuminato possa realizzare i propri sogni e dare contorni reali alle proprie ossessioni. I cittadini insomma come comparse di una mega produzione cinematografica, dove il dittatore-regista ne dispone a suo piacimento. Pochi infine resistono alla tentazione di perpetuarsi, nominando nella famiglia eredi e «principi ereditari» di vario genere. Per il bene del popolo, s'intende! Come per il bene del popolo la maggior parte dei dittatori si lascia andare ad un incontinente culto della personalità, dalle forme più aberranti, forse per sentirsi rassicurati nella loro follia di potere, per credere nella solidità del loro status, per convincersi che non saranno dimenticati. È strano come le dittature, di qualunque colore politico o ideologico siano, finiscano per somigliarsi nelle strutture «rivoluzionarie», nell'organizzazione del consenso, nella gestione del potere, nella manipolazione dell'opinione pubblica, nell'indottrinamento dei giovani, nel disprezzo dei diritti dell'uomo, nella giustificazione dei propri abusi". L’AUTORE – Diplomatico, già Ambasciatore italiano a Cuba, Domenico Vecchioni è nato ad Atri (Teramo). Saggista, ha pubblicato i seguenti volumi: Il Canale di Beagle (1986); Le Falkland-Malvine (1987); La Flotta Tudor (1988); Birger Dahlerus (1992); Raoul Wallenberg (1994); Evita Perón, la madonna dei descamisados (1995); Victor Kravchenko, l’uomo che scelse la libertà (1996); Spie e Spy-Stories della seconda guerra mondiale (2001, Premio «Lunigiana-Storia» e targa speciale «Il Molinello»); Cynthia, la spia che cambiò il corso della seconda guerra mondiale (2002, finalista al Premio «Un libro per l’estate»). Per i tipi dell’Editoriale Olimpia ha pubblicato Spie della seconda guerra mondiale (2004), Le spie del Fascismo (2005), Spie. Storia degli 007 dall’antichità all’era moderna (2007), Storia degli 007 dall’era moderna a oggi (2008), I signori della truffa (2009). INDICE DELL’OPERA - Premessa - Dittature e decolonizzazione (Bokassa I. L'imperatore nero ammirarore di Napoleone - L'ultimo sovrano assoluto: Mswati III, re dello Swaziland - Sekou Touré, responsabile supremo della rivoluzione, Grande elefante, Rispettato Leader, guida dei popoli, eminente stratega, assassino di massa) - Dittature e business (Imelda e Ferdinand Marcos, ovvero del sistematico saccheggio delle casse statali - Rafael Trujillo, dittatore-affarista, difensore della razza bianca a Santo Domingo) - Dittatura e culto della personalità (Il «Genio dei Carpazi» e la «Madre della Patria - La prima monarchia comunista del «paradiso radioso»: Kim Il-sung, Kim Jong-il, Kim Jong-sun - Separmurat Nyazov, il dittatore-autore) - Dittature e sterminio (Idi Amin Dada: conquistatore dell'impero britannico, re di Scozia, macellaio dell'Uganda - Cambogia Anno Zero. Arriva lo sterminatore Pol Pot) - Dittature paranormali (Papà Doc, il dittatore sincretico - Macìas Nguema, detto Miracolo Unico, demente dittatore della Guinea Equaroriale) - Dittature e propaganda (Fidel Castro: rivoluzione realizzata o rivoluzione tradita? - Muammar Gheddafi, Guida della Grande Rivoluzione della Grande Jamahirya Araba di Libia Popolare e Socialista) - Dittature irreali (Than Shwe: il dittatore invisibile) - Bibliografia |