Novità


I gendarmi della memoria
  Giampaolo Pansa li conosce bene i Gendarmi della Memoria. Li ha visti in azione a Reggio Emilia il 16 ottobre 2006, per tentar d'impedire la prima presentazione di un suo libro sulla guerra civile. Quella sera innalzavano un lenzuolo color sangue che urlava: «Triangolo rosso? Nessun rimorso». Pochi giorni dopo li ha rivisti all'opera a Bassano del Grappa, con il sabotaggio degli ingressi a una grande libreria che lo ospitava. Li ha poi avuti alle calcagna dovunque andasse, sempre pervasi dall'intolleranza manesca o dal rifiuto rabbioso di rileggere con onestà la storia della Resistenza italiana e, insieme, quella dei fascisti sconfitti. Pansa non se le aspettava...
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I Longobardi. Dalla caduta dell'Impero all'alba dell'Italia

  Curata da Gian Pietro Brogiolo e organizzata in collaborazione con la Provincia di Torino e grazie al contributo della Fondazione CRT, l’esposizione si sofferma sul periodo che va dal 400 al 700, ossia dalla crisi seguita dalla caduta dell’impero d’Occidente fino al consolidamento dei nuovi stati sorti sulle sue rovine.

  L’obiettivo è di definire, nel lungo periodo, un quadro delle trasformazioni strutturali (nelle istituzioni, nell’organizzazione dell’insediamento nelle città e nelle campagne, nel ruolo delle aristocrazie e della Chiesa), per poter meglio apprezzare i cambiamenti...

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Il dobermann
  È il cane da difesa per eccellenza. «Fondamentalmente amabile e pacifico, molto attaccato e gentile con i bambini, facile da educare, pieno di zelo nel lavoro, efficiente, coraggioso e di carattere ben temperato, sicuro di sé e impavido». Così recita il suo standard. È il dobermann, legato al padrone e a tutti i membri della famiglia da un vincolo indissolubile. Un cane da appartamento, nonostante la mole. Quel cane coraggioso, forte e indomito – notevolmente più possente e reattivo dei pinscher dai quali in gran parte...
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Apocalisse e post-umano. Il crepuscolo della modernità
  Gli interrogativi sulla trasformazione tecnologica dell’umano e sulle sue implicazioni politiche costituiscono il filo conduttore di un serrato confronto tra studiosi di filosofia, letteratura, storia delle religioni e scienze umane. L’ottica apocalittica, con la sua pretesa di svelare il senso nascosto e necessario delle faccende umane, rischia di diventare un alibi per operazioni e progetti che si ammantano di una giustificazione o razionalizzazione superiore, presentandosi come espressione di una logica sistemica inderogabile. Discuterne criticamente significa in fin dei conti denunciare...
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