Dal lusso al capitalismo Stampa E-mail

Werner Sombart

Dal lusso al capitalismo

Armando Editore, pagg.128, Euro 9,00

 

sombartlusso.jpg  IL LIBRO – Werner Sombart (1863-1941) rimane uno dei classici del pensiero sociologico soprattutto per le sue riflessioni sullo sviluppo e le caratteristiche del capitalismo. Nel saggio sul lusso, di cui qui si presenta il capitalo conclusivo La genesi del capitalismo dal lusso, Sombart rovescia la visione ormai classica della nascita del capitalismo moderno impegnandosi in un esercizio intellettuale ardito e affascinante. Anziché assegnare il primato propulsivo all’organizzazione razionale della produzione e all’etica “puritana” del commerciante borghese, egli riconduce lo sviluppo del capitalismo ai consumi di lusso. Già dal Rinascimento, le corti con i loro bisogni voluttuari, la passione delle cortigiane per le merci esotiche e superflue che vengono dalle colonie, i consumi vistosi della finanza e dell’alta borghesia urbana di quella mentalità edonistica che rappresenta l’inevitabile corrispettivo dell’ascetismo operoso dei primi capitalisti. Sombart assegna così importanza fondamentale agli aspetti culturali e simbolici della sfera economica nel suo complesso, mettendo a fuoco non solo i processi produttivi, ma anche le pratiche e gli atteggiamenti di consumo e sottolineando l’impossibilità di dividere rigidamente tra una precedente epoca puritana, che avrebbe dato l’impulso iniziale all’accumulazione, e un’epoca edonista successiva, da cui sarebbe scaturita la “società di consumo”.

 

  DAL TESTO – “L’industria della seta. Che l’industria della seta si sia dimostrata di una straordinaria importanza nella vita economica delle nazioni europee durante la fase iniziale del capitalismo, lo sanno perfino i nostri “storici”. In un certo senso, si può considerare questo fatto “storicamente noto”, e non discuterne più di tanto. Due cifre vanno però ricordate. Il valore della seta di Lione ammontava, nel periodo 1770-1784, secondo i calcoli riportati nell’Encyclopedie Méthodique, a circa 60 milioni di franchi. Il valore delle importazioni francesi raggiunse, negli anni 1779, 1780, 1781, rispettivamente 235, 235, 260 milioni di franchi; le esportazioni, per gli stessi anni, rispettivamente 443, 432 e 529 milioni di franchi. Le sete di Lione rappresentavano quindi, da sole, 1/8 – 1/7 del valore delle merci esportate. […] Accanto al sistema del lavoro a domicilio si sviluppò anche, e molto presto, per la produzione della seta, la grande impresa chiusa di tipo societario, sotto forma di manifattura o di fabbrica. Quasi certamente il primo caso assodato di fabbrica organizzata capitalisticamente durante il medioevo è quello dell’industria della seta. Certo bisogna essere prudenti nell’interpretare la documentazione sugli impianti industriali di questi secoli”.

 

  LA CURATRICE – Roberta Sassatelli insegna presso la Facoltà di Studi Economici e Sociali della University of East Anglia, Norwich (UK) e il Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’università di Bologna. Si è occupata di teoria culturale, sociologia del corpo e sociologia dei consumi. Per le edizioni Armando ha curato il seguente saggio: Harold Garfinkel, Agnese (2000).

 

  INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Roberta Sassatelli – 1. Sombart e la genesi del capitalismo – 2. La cultura materiale, le relazioni tra i sessi e il lusso – 3. Consumi e produzione culturale del valore economico – Dal lusso al capitalismo, di Werner Sombart – I. Come impostare la questione del lusso in modo corretto – II. Il lusso e il commercio – III. Il lusso e l’agricoltura – IV. Il lusso e l’industria – V. La forma rivoluzionaria de consumo di lusso – Nota bio-bibliografica