Come leggere. Carta, schermo o audio? Stampa E-mail

Naomi S. Baron

Come leggere
Carta, schermo o audio?


Raffaello Cortina Editore, pagg.318, € 25,00

 

baron leggere  Questo volume di Naomi S. Baron (già docente di Linguistica all'American University di Washington DC) affronta il tema del modo in cui si legge nel mondo di oggi, "inondato dalla tecnologia digitale", concentrandosi "sulla lettura destinata all'apprendimento, dalla scuola dell'infanzia al college e oltre".

  Accanto alle modalità di lettura su carta stampata e sullo schermo, oggi è possibile "leggere" anche con le orecchie mediante "materiali audio come podcast e audiolibri, insieme alle offerte audio e video di YouTube e di siti come quelli dedicati alle conferenze TED".

  Ognuno degli strumenti attualmente disponibili per la lettura ha caratteristiche proprie e presenta vantaggi e svantaggi. "La stampa – spiega l'Autrice - è familiare, dà una sensazione fisica, ha un odore ed è semplice da personalizzare con annotazioni. È anche più adatta se ci si trova a dover riflettere su concetti astratti o a leggere testi lunghi. I libri digitali sono di solito meno costosi, molto convenienti e particolarmente adatti per la ricerca. L'audio è portatile e facile da ascoltare mentre si è sul tapis roulant. Soprattutto se c'è un buon narratore, l'audio può stimolare l'immaginazione e aiutare a provare empatia verso i personaggi di fantasia. L'audio può anche essere uno strumento prezioso per coloro che hanno una visione limitata o problemi di lettura derivanti dalla dislessia o dal disturbo da deficit di attenzione/iperattività".

  Nella lettura, sia essa su carta, su schermo o audio, sono coinvolti i sensi. La vista, naturalmente. Ma anche il tatto, in particolare con il libro stampato nella lettura tradizionale. "Sentiamo il peso di un libro – osserva Baron -, verifichiamo su che tipo di carta è stampato. Lo teniamo in mano fisicamente (come facciamo con una rivista o un giornale), infiliamo un dito tra le pagine per tenere il segno, usiamo il pollice e l'indice come pinze per misurare quanto abbiamo letto e quanto ci resta ancora per finire". Il tatto assume rilevanza anche nella lettura di libri digitali, soprattutto con i touchscreen.

  La lettura con le orecchie, pur coinvolgendo "soltanto uno dei nostri sensi", presenta "sfumature che vanno oltre le parole stesse. Come ci ricordano gli appassionati di audiolibri, la qualità del narratore può fare la differenza, sia per la comprensione del testo sia per il piacere dell'ascolto. Un altro fattore è la velocità di riproduzione, che gli ascoltatori possono spesso controllare".

  Il mezzo utilizzato "può essere decisivo nel determinare l'atteggiamento mentale con cui ci accostiamo a un testo". Il computer e gli altri strumenti digitali si rivelano adatti "per la ricerca, il multitasking e l'iper-lettura. Questi dispositivi non ci costringono certo a leggere velocemente o in modo selettivo, ma in effetti sono progettati per permetterci – e invogliarci - a farlo".

  Contrapposta alla "lettura profonda" (che lo studioso di letteratura Sven Birkerts, nel 1994, ha definito "il possesso lento e meditativo di un libro") è l'iper-lettura, una "sorte di miscela di scrematura e scansione all'ennesima potenza".

  Nell'ultima parte del volume, dopo aver offerto un'ampia panoramica sulla lettura, l'Autrice evidenzia "i paradossi con cui dobbiamo fare i conti per quanto riguarda sia la stampa sia l'impresa educativa", offrendo "alcuni suggerimenti per genitori, insegnanti, bibliotecari e responsabili politici".

  Nella Prefazione, Maryanne Wolf (direttrice del Centro per la dislessia, la diversità degli studenti e la giustizia sociale presso l'Università della California) scrive che il libri di Naomi S. Baron "non potrebbe essere più attuale, più necessario e più meritevole di tutto il nostro impegno per comprendere la grande quantità d'informazioni che ci fornisce su "come leggiamo oggi", in questo momento di transizione da una cultura basata sull'alfabetizzazione a una cultura digitale, fondata sullo schermo".