Metapolitica Stampa E-mail

Daniel Estulin

Metapolitica
Trasformazione globale e guerra fra potenze


Arianna Editrice, pagg.334, € 22,90

 

estulin metapolitca  Daniel Estulin è un autore che si legge sempre con interesse e profitto, perché nei suoi libri espone analisi originali e riporta informazioni difficilmente reperibili altrove ed evidentemente frutto dei contatti sviluppati all'epoca in cui prestò servizio come agente di controspionaggio presso il Servizio Federale di Sicurezza (FSB) russo.

  Non fa eccezione questo nuovo saggio intitolato "Metapolitica", che Arianna Editrice ha mandato recentemente in libreria. L'Autore esamina qui la situazione geopolitica (e non solo...) attuale, prospettando alcuni scenari che potrebbero inverarsi nel breve-medio periodo a livello planetario.

  L'Autore spiega che è in corso "una guerra economica, una guerra di risorse umane, una guerra tra le Nazioni e i loro succedanei, una guerra tra le società segrete e l'umanità. Noi contro loro. Quasi otto miliardi di persone contro una manciata di individui, i più potenti e spietati del mondo".

  La pandemia innescata dal Sars-Cov-2 rappresenta "una scusa perfetta ma non è la causa dei problemi attuali". Essa "è stata un catalizzatore ma la vera crisi è iniziata tra agosto e settembre 2019 con il panico della Federal Reserve e della Banca Centrale Europea". Sebbene l'origine del virus sia ignota, è possibile tuttavia individuare "le forze che se ne servono e le ragioni per cui ha stravolto il mondo". E una di queste ragioni è legata "al cambiamento da un paradigma tecnologico all'altro".

  I paradigmi tecnologici susseguitisi finora sono stati cinque. "Il cambiamento di paradigma – spiega Estulin – è anche un cambiamento sociale all'interno della società. Tanto più è avanzato lo sviluppo tecnologico, tanto meno è necessario l'essere umano".

  Estulin prevede che, "tra il 2024 e il 2030, arriverà il sesto paradigma tecnologico: l'economia transindustriale, che vede la compresenza di robotica, intelligenza artificiale, realtà virtuale e tecnologie additive tridimensionali. Entro il 2040-2050 arriverà poi il settimo paradigma tecnologico, caratterizzato dall'NBIC (nanotecnologie, biotecnologie, informatica e scienze cognitive) oltre che dalla convergenza di vari elementi, dall'affermazione del transumanesimo alla fusione a freddo fino alle basi sulla luna".

  Nel frattempo, l'agenda globalista auspica un "grande reset": terrorizzando "la popolazione con la povertà, i conflitti interni e l'interruzione della catena d'approvvigionamento", verrà proposta "una "soluzione" basata sulla tirannia mediatica con l'introduzione di passaporti di immunità, legge marziale ed un sistema economico fondato su una società digitale, senza contanti e con la distruzione della privacy".

  Ma come siamo giunti allo scenario attuale? L'Autore ne ripercorre gli antecedenti storici nella seconda parte del volume, prendendo le mosse dagli accordi di Bretton Woods del 1944. In tale percorso, è stata assai rilevante la conferenza tenuta dal Bilderberg nel 1968 a Mont Tremblant, in Canada, nel corso della quale è stato pianificato il superamento dello Stato nazionale, giudicato ormai obsoleto e non più adatto, "in un mondo malthusiano", a "soddisfare le esigenze moderne della società".

  L'analisi di Estulin giunge fino ai nostri giorni in cui assistiamo all'"operazione militare speciale" della Russia in Ucraina (ne dà conto nel Post-scriptum datato 28 febbraio 2022). "La Russia – osserva l'Autore – è il principale ostacolo al dominio mondiale dell'élite globale. L'Occidente ha bisogno di una cosa dalla Russia: che cessi di esistere". Quindi, quello in corso sul territorio ucraino è la proiezione di "uno scontro con il globalismo come fenomeno planetario complessivo", mentre Zelensky e la sua cricca di "burattini dell'élite finanziaria globale" incarnano "l'avanguardia dell'Apocalisse".