Germania 1933-1945 Stampa E-mail

Marino Freschi

Germania 1933-1945: l'emigrazione interna nel terzo Reich

Nino Aragno Editore, pagg.167, € 18,00

 

freschi germania  IL LIBRO – Il saggio si confronta con una costellazione di scrittori, i quali per motivi diversi decisero di restare nel Terzo Reich, pur non condividendo l'ideologia e la politica del regime e respingendo (tratto, questo, comune e identitario), l'antisemitismo. Potremmo parlare di un gruppo di 'naviganti' o di naufraghi incerti tra l'adesione al nazismo o l'esilio. Pur non costituendo una corrente letteraria, presentano forti analogie: in maggioranza lasciarono le grandi città per trasferirsi in piccoli paesi, se non perfino in casolari isolati, in campagna e nei boschi, seguendo una propensione non rara in Germania, che aveva antiche radici, ravvivate nell'età romantica, da cui mutuarono una vivace tendenza verso la spiritualità e la poesia dell'"interiorità". Altri connotati comuni: una diffusa diffidenza verso la vulgata razionalista insieme a un patriottismo che giungeva fino all'adesione alle tesi della "Rivoluzione Conservatrice". Alcuni di questi scrittori - come Benn (cui si deve la denominazione) e Jünger costituirono l'Emigrazione aristocratica, tornando volontariamente nell'esercito, un'istituzione che resisteva all'ingerenza nazista. Quale fu il principale collante di questa nebulosa? L'amore 'radicato' per la terra tedesca e per la lingua materna, la Muttersprache.

  DAL TESTO – "L'Emigrazione Interna designa, storicamente, quegli autori rimasti in Germania per i più diversi motivi: familiari, economici, linguistici, ma anche patriottici. Erano restati perché il cordone ombelicale con la Germania, con il suo paesaggio, la sua arte, la sua cultura quale categoria dello spirito e della interiorità, non si poteva rompere. Non ci si poteva immaginare in alcun altro luogo che in Germania; non si poteva pensare di scrivere che in mezzo alla comunità che parlava tedesco, in mezzo alla propria gente. Il legame linguistico non deve essere sottovalutato: esso ha costituito il fattore decisivo per la maggioranza di questi autori, dove lingua significava un universo immenso di cultura, tradizioni, mentalità, sensazioni e atteggiamenti profondi, sentimenti atavici e apertura al mondo. In maggioranza si trattava di autori che non vantavano il successo, la stima, i riconoscimenti degli emigrati, dei principali scrittori in esilio. Tuttavia la schiera, assai diversificata, mai unitaria, degli autori rimasti è importante per comprendere le tendenze della letteratura del tempo: erano coloro che nella turbolenza dell'epoca continuavano a scrivere come se fosse possibile (ma non lo era) prescindere dalla storia, sottrarsi alla furia devastante della storia. In questi tentativi vi era qualcosa certamente di contorto, di vile, sovente di opportunistico, ma anche di eroico: annullare il corso del tempo, negare l'evidente, l'irruzione brutale della violenza e del male in nome e per amore e vocazione di una idea metastorica, 'eterna' della poesia. In casi estremi assistiamo alla folgorante comprensione del pericolo quando non era più possibile imboccare nessuna via di salvezza ché talvolta l'unica possibilità di scampo consisteva nel suicidio o nello scomparire, nel rendersi invisibili."

  L'AUTORE – Marino Freschi, professore emerito di Letteratura Tedesca dell'Università di Roma Tre, ha insegnato a Parma, Napoli e Roma, con soggiorni di studio e d'insegnamento a Zurigo, Vienna, Berlino, Friburgo e Weimar; studioso dell'illuminismo tedesco e dell'"età di Goethe", nonché del Primo Novecento; ha scritto saggi sull'esoterismo nel Settecento, nonché sulla letteratura austriaca, ebraico-tedesca, con saggi su Thomas Mann, Hermann Hesse, Kafka, la Vienna di fine secolo e la letteratura tedesca di Praga, come pure sulla crisi del 1918. Ha curato La Storia della civiltà letteraria tedesca e La mia Germania e La mia Italia. Ha curato inoltre Il Gran Cofto di Goethe e La città senza ebrei di Hugo Bettauer. Dirige la rivista «Cultura Tedesca» e membro di comitati scientifici di varie riviste germanistiche europee. Collabora a diversi giornali nazionali.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione - La Grande Controversia - L'Emigrazione aristocratica - Ernst Wiechert - Il caso Hans Carossa - Romanzi storici, diari, riviste e Naturlyrik - Scrittrici e Innere Emigration - Terra tedesca - Indice dei nomi