Favole di Natale |
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Gabriele d’Annunzio Favole di Natale Edizioni Solfanelli, pagg.96, Euro 7,00
DAL TESTO – “La notte era senza luna; ma tutta la campagna risplendeva di una luce bianca ed eguale, come nel plenilunio, perché il Divino era nato. Dalla capanna lontana i raggi si diffondevano per la solitudine; e la bontà che da quella luna anche diffondevasi intorno co’ raggi era tanta che le terre coperte di neve parevano fiorite di rose e come un immenso rosaio odorava nella notte. Il bambino Gesù rideva teneramente, tenendo le braccia aperte verso l’alto come in atto di adorazione; e l’asino e il bue lo riscaldavano del loro fiato che fumava nell’aria gelida, come un aroma sulla fiamma. La Madonna e San Giuseppe di tratto in tratto si scuotevano dalla contemplazione estatica e si chinavano per baciare il figliuolo. Vennero i pastori, dal piano e dal monte, portando i doni. E vennero anche i Re Magi. Erano tre: il Re Vecchio, il Re Giovine e il Re Moro”.
L’AUTORE – Gabriele d'Annunzio (Pescara 1863 - Gardone 1938) ha dominato la scena letteraria italiana fin da quando, sedicenne, pubblicò i primi versi. Per più di mezzo secolo - poeta, narratore, drammaturgo, retore e guerriero - ha impresso un sigillo inconfondibile su un'epoca.
INDICE DELL’OPERA – Presentazione, di Lucio D’Arcangelo - Un albero in Russia – La leggenda in terra d’Abruzzo – Il tesoro dei poveri – San Làimo navigatore – La figlia della Borea |