Minerva armata. Le università e la Grande Guerra |
Gian Paolo Brizzi - Elisa Signori
IL LIBRO – Con l'avvio delle ostilità nell'estate del 1914, le posizioni studentesche si radicalizzarono: manifestazioni di piazza, creazione di movimenti paramilitari, come il Sursum Corda, formazione di battaglioni universitari per addestrare quanti si dichiaravano pronti a partire come volontari per il fronte, impegnandosi in un volontario addestramento militare anche sotto la guida di ufficiali dell'esercito. DAL TESTO – "Giorno dopo giorno - e i giorni furono complessivamente 1.563 - la contabilità della morte aggiungeva, ai caduti impegnati nei combattimenti, la popolazione civile, via via deprivata dall'economia di guerra del sostegno necessario per affrontare carestie ed epidemie: una contabilità che registrò mediamente oltre diecimila morti al giorno e 17 milioni alla conclusione del conflitto. Il mondo universitario non poteva restare esente dagli effetti di quella tragedia, anzi si trovò in più di un caso ad esserne il protagonista: se il costo di vite umane fu terribile per la società intera, su scala europea lo fu in particolar modo per le università che non videro rientrare tanti giovani studenti chiamati alle armi." I CURATORI – Gian Paolo Brizzi, docente di Storia moderna presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell'Università di Bologna, è direttore dell'Archivio storico dell'Università di Bologna per delega rettorale, membro-rappresentante dell'Italia nella Internazional Commissione for the History of the Universities e segretario generale del Centro interuniversitario per la storia delle università italiane (Cisui) dal 1997. INDICE DELL'OPERA - Prima della guerra: il battaglione S. Giusto e l'Università di Padova, di Piero Del Negro - Perché la guerra? Voci e argomenti della comunità accademica italiana 1914-1918, di Elisa Signori - Studenti e università in Francia di fronte alla Grande guerra, di Jean-Yves Frétigné - , Il dibattito sulla Grande guerra ne «L'Università Italiana. Rivista dell'Istruzione Superiore», di Loretta De Franceschi - Cesare Battisti e la questione universitaria tra irredentismo e interventismo, di Stefano Biguzzi - «La nostra guerra». I docenti universitari e la propaganda per la mobilitazione durante il primo conflitto mondiale, di Simona Salustri - «L'Europa è sconvolta da una guerra di cui non si è vista mai l'eguale». Gli atenei siciliani di fronte al primo conflitto mondiale, di Daniela Novarese - Prague Universities as an example of the university in Austro-Hungarian Empire: mathematicians and their activities, di Martina Bečvářová - I matematici italiani nella Grande guerra, di Angelo Guerraggio - «Per la Fede e per la Patria». La FUCI e il superamento della frattura risorgimentale tra Stato e Chiesa negli anni del primo conflitto mondiale, di Luigiaurelio Pomante - Il Collegio universitario Borromeo e la sanità pavese durante la Grande guerra, di Paolo Mazzarello e Giorgio Mellerio - L'antropologia criminale e l'esercito italiano (1884-1920), di Silvano Montaldo - La matematica in Italia. I disastri della Grande guerra, di Luigi Pepe - La scuola di medicina di Bologna e la prima guerra mondiale: nuove esperienze in chirurgia maxillo-facciale, di Stefano Arieti - Il Politecnico di Milano e la Grande guerra, di Stefano Morosini - La celebrazione degli studenti caduti: esame delle epigrafi presenti negli atenei italiani, di Fabio Martelli |