Psicologia della meditazione indiana |
Mircea Eliade
IL LIBRO – Frutto delle ricerche condotte in India sotto la guida di S. Dasgupta e redatto nei primi anni Trenta, "Psicologia della meditazione indiana" (Psihologia meditaţiei indiene) è il primo lavoro scientifico di ampio respiro del giovane Eliade: si tratta della sua tesi di dottorato in filosofia, sostenuta nel 1933 all'Università di Bucarest, che gli aprì le porte alla carriera universitaria. DAL TESTO – "La contemplazione di un oggetto, l'analisi dei suoi elementi, l'intuizione mistica della vacuità e della transitorietà di questi elementi, è lo schema di qualsiasi meditazione. Innumerevoli sono le occasioni oggettive, esteriori, di una meditazione, ma vi è anche una certa gerarchia. Ad esempio, nel Visuddhi-Magga si trova la lista commentata di quei kasiņa (oggetti la cui meditazione produce la trance contemplativa) che sono d'aiuto per la saldezza della mente e la coincidenza perfetta tra oggetto e pensiero. Qualsiasi oggetto esteriore o fenomeno può costituire un kasiņa: la luce filtrata in un luogo buio da una fessura della porta, un vaso d'acqua ecc.; in altre parole, la mente può concentrarsi a partire da qualsivoglia supporto esterno. Il fine della concentrazione è il superamento della coscienza quotidiana, l'analisi effettiva del mondo esteriore e il raggiungimento della trance (jhāna)." L'AUTORE – Mircea Eliade (1907-1986), formatosi come filosofo e storico delle religioni all'Università di Bucarest, insegnò Storia delle religioni all'Ecole des Hautes Etudes di Parigi e all'Università di Chicago. È considerato uno degli storici delle religioni più importanti del Novecento. Famoso per i suoi studi sulle religioni indiane e lo sciamanesimo, Eliade è noto anche come scrittore di romanzi e racconti, pubblicista, saggista, autore di letteratura diaristica e memorialistica. Tra le sue opere ricordiamo "Lo sciamanesimo e le tecniche dell'estasi" e "Mefistofele e l'androgine", pubblicate in Italia dalle Edizioni Mediterranee. INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Il giovane Eliade e lo yoga, di Horia-Corneliu Cicortaş - Nota del Curatore - I. Considerazioni preliminari (1. Generalità sullo yoga - 2. La psicologia del rituale - 3. Le origini dello yoga - 4. Rito e rituale - 5. Il culto vedico) - II. Ascetismo e yoga nella letteratura brahmanica (1. Il sacrificio nei Brāhmana - 2. Idee non arie nello yoga. Nota sulle origini non arie dello yoga) - III. Contemplazione e ascesi nel Buddhismo (1. Il Buddhismo delle origini - 2. La meditazione nel Buddhismo delle origini) - IV. Il sāmkhya e lo yoga nella letteratura epica (1. La difficoltà del problema nelle due epopee - 2. Le vie di salvezza secondo il Mahābhārata - 3. La distinzione tra il sāmkhya e lo yoga nel Mahābhārata - 4. L'ipnosi nell'induismo - 5. La Bhagavad-gītā - sintesi della soteriologia indiana) - V. Il sāmkhya e lo yoga (1. Premesse filosofiche della meditazione yoga - 2. Principi ontologici e cosmogonici nel sāmkhya - 3. L'anima, il dolore dell'esistenza e la salvezza - 4. L'evoluzione della natura e il formarsi dell'organismo psichico-mentale - 5. La logica e la teoria della conoscenza) - VI. La psicologia yoga (1. La struttura dell'attività psichica normale - 2. La tecnica yoga - 3. La morfologia della meditazione) - VII. Conclusioni – Appendici (I. Gli autori greco-latini sull'ascetismo indiano - II. Gli autori orientali sulla mistica e l'ascesi indiana - III. Sui kānphatā-yogī, aghorī e aghora-panthi) - Indice dei nomi propri |