La Grande Guerra. I luoghi e l'arte feriti Stampa E-mail

a cura di Fernando Mazzocca e Gregorio Taccola

La Grande Guerra
I luoghi e l'arte feriti
Catalogo della mostra (Vicenza, 1° aprile-23 agosto 2015)


Silvana Editoriale, pagg.192, € 29,00

 

mazzocca-taccola grandeguerra  IL LIBRO – Attraverso le opere dei pittori-soldato, partiti volontari e incaricati di documentare il grandioso scenario del conflitto, emergono i luoghi della Grande guerra, i suoi umili protagonisti e le profonde ferite subite dai monumenti nel territorio, quello del Triveneto, sottoposto a continui bombardamenti. Rappresenta una significativa riscoperta l'opera del pittore Innocente Cantinotti, un disegnatore straordinario che è riuscito a documentare, attraverso nitide vedute panoramiche che si sviluppano a 360 gradi, il teatro delle battaglie (il Carso, il Montello, il monte Grappa, l'Isonzo, il Piave, Vittorio Veneto), ma anche a rappresentare, in tutta la loro drammaticità, le rovine della guerra e a fissare nella memoria il dolore e la solitudine dei prigionieri di diverse nazionalità. Seguono i commoventi disegni dal vero di Michele Cascella, le bellissime litografie di Aldo Carpi, le scenografi che vedute di Achille Beltrame, il più popolare illustratore del tempo, e ancora le opere di Anselmo Bucci, Lorenzo Viani e Italico Brass.
  Mentre le recenti fotografie di Luca Campigotto hanno saputo rintracciare in quegli stessi luoghi le drammatiche vestigia del conflitto. La rievocazione della figura di Ugo Ojetti, impegnato come tanti altri eroici funzionari nel salvataggio del patrimonio artistico, serve a introdurre la vicenda dei bombardamenti subiti dalla Gipsoteca di Possagno, di cui alcuni bellissimi gessi di Canova rendono, nelle mutilazioni subite, la dolorosa testimonianza.

  DAL TESTO – "Ha delle ragioni Paul Valéry nel sostenere che la crisi prodotta dalla Grande guerra sia stata essenzialmente una "crisi del pensiero", e potremmo specificare: crisi del pensiero scientifico, filosofico, teologico, artistico. La chiamata alle armi diretta e indiretta degli intellettuali sull'uno e sull'altro fronte, ma soprattutto i manifesti delle migliori menti del tempo sull'uno e sull'altro fronte contrapposte. La guerra del 1914-1918 viene combattuta a favore di una certa civiltà (Kultur), concepita come cultura dell'interiorità e dell'autenticità, all'insegna di una trascendenza di cui è parabola l'opera d'arte, che costituisce una totalità in cui si fondono l'individuo, la forma e la vita.
  "Nel solco di questa lettura della Grande guerra tra shock e momento rivelatore o disvelatore, abbiamo immaginato un racconto (dislocato su tre sedi espositive: Milano, Napoli, Vicenza) che potesse prendere in considerazione, concentrandosi sulla guerra italiana, tre fasi fondamentali: la guerra prima della guerra, il conflitto in sé, il dopoguerra. I tre tempi vanno a verificare tre dimensioni specifiche nelle tre esposizioni: gli artisti e la guerra a Milano, il tema della propaganda a Napoli, la bellezza ferita nelle zone di guerra a Vicenza.
  "Gli artisti italiani ci hanno raccontato la guerra (guerra vissuta direttamente in vari ruoli per molti) e la loro opera non è solo la descrizione visiva o traslata, o simbolica dell'evento, ma in special modo lo specchio delle coscienze che arriva attraverso la guerra alla modificazione dell'arte stessa. Tra gli anni immediatamente precedenti il conflitto e quelli successivi lo scarto negli stessi artisti è formale ed ermeneutico. La realtà della guerra incide profondamente sulle loro vite e sulle loro convinzioni artistiche."

  I CURATORI – Fernando Mazzocca, professore straordinario di Storia dell'Arte all'università Statale di Milano, è tra i massimi esperti in Italia di arte del Sette e Ottocento.
  Gregorio Taccola è dottore di ricerca presso l'Università degli Studi di Milano.

  INDICE DELL'OPERA – Dall'Isonzo al Piave. Cantinotti tra propaganda e descrizione naturalistica, di Gregorio Taccola - La bellezza ferita e la bellezza salvata. Le distruzioni e la difesa del patrimonio artistico negli anni di guerra, di Fernando Mazzocca - Catalogo delle opere - Ugo Ojetti al fronte. La difesa del patrimonio artistico negli anni di guerra, di Fernando Mazzocca - La bellezza al fronte. La Gipsoteca di Antonio Canova a Possagno, di Mario Guderzo - Innocente Cantinotti. Rovine di guerra, di Alice Colombo - Innocente Cantinotti. Panorami dal fronte, di Alice Colombo - Innocente Cantinotti. Prigionieri di guerra, di Rebecca Piva - Michele Cascella. Dietro le quinte, di Francesca Tamanini - Aldo Carpi. Sull'Adriatico, di Francesca Tamanini - Artisti in trincea, di Alice Colombo e Francesca Tamanini - Dall'Isonzo al Piave, 25 ottobre / 9 novembre 1917. Il generale Montuori al comando della II Armata, di Linda Gorgoni Gufoni - Luca Campigotto. Teatri di guerra, di Anna Villari - Schede delle opere – Appendice - I monumenti italiani e la guerra, di Ugo Ojetti - Esposizioni e bibliografia