Quaderni di storia n.81/2015 Stampa E-mail

Quaderni di storia n.81
gennaio/giugno 2015


Edizioni Dedalo, pagg.200, € 16,00

 

quadernidistoria 81  - Miracolo a Milano. Editoriale, di Luciano Canfora
L'articolo contiene l'analisi dei quattro papiri documentari che si pretende di far credere che provengano dallo smontaggio del cosiddetto Konvolut, che a sua volta si pretendeva - finché non fu smascherato come fotomontaggio – gabellare come fonte del cosiddetto "papiro di Artemidoro", noto falso ottocentesco.

  - Marco Caratozzolo, Lo sguardo russo sul Principe di Machiavelli
Le opere di Machiavelli sono state particolarmente importanti per i russi, che le hanno lette e commentate (da prospettive diverse) a partire dal XVI secolo. La personalità di Machiavelli ha inoltre avuto un ruolo nello sviluppo del pensiero politico russo nel XX secolo. Questo è uno dei principali temi degli studi di Mark Jusim, che è stato esposto nel suo libro "Machiavelli in Russia", pubblicato in Russia nel 1998. Il presente saggio è diviso in parti parti: la prima è un'introduzione alla questione della circolazione delle opere di Machiavelli in Russia negli ultimi secoli e della loro influenza sulla letteratura e sulla politica russa; nella seconda parte viene offerta la traduzione italiana del Capitolo V dell'opera di Jusim, in cui l'autore esamina l'influenza del Principe di Machiavelli sulla politica russa nella prima parte del XX secolo.

  - Nicola Cucuzza, Intorno alla autenticità del "Disco di Festós"
Trovato nell'estate del 1908 da Luigi Pernier durante gli scavi del Palazzo Minoico, il disco di Festós, al momento isolato nella ricca evidenza archeologica della Creta minoica, finisce per essere spesso bollato come un falso o comunque un oggetto di autenticità dubbia o sospetta. Grazie alla lettura dei documenti d'archivio di Pernier, questo lavoro riassume le notizie relative alla scoperta del disco, cercando di individuare chi e per quale motivo avrebbe avuto interesse nel produrre il falso. Tutti i dati disponibili, tuttavia, invitano a credere all'autenticità del "disco di Festós".

  - Luciano Bossina, Girolamo Vitelli: lode di Pascoli e biasimo di D'Annunzio
Il saggio analizza la corrispondenza tra Girolamo Vitelli e Giovanni Pascoli (1899-1904), con particolare attenzione allo scontro con Giuseppe Fraccaroli, la «Biblioteca dei Popoli» di Pascoli e la sua poesia neo-latina con un severo giudizio su Gabriele d'Annunzio.

  - Laurent Calvié, Documents inédits, méconnus ou oubliés sur le voyage à Venise de J.-B.-G. D'Ansse de Villoison et la découverte du Venetus A de l'Iliade
Grazie a quattro lettere poco conosciute di Villoison, abbiamo appreso che si recò a Venezia nel 1778, al fine di trascrivere la traduzione greca dell'Antico Testamento; e che scoprì nella primavera del 1779 lo straordinario interesse del Venetus A dell'Iliade (Marc. gr. 454). Altri tre documenti lo confermano: due versioni della sua "Relazione su una missione a Venezia" (1783) e le sue comunicazioni «Sulle biblioteche di Venezia» pubblicate da Lalande (1786), che implicano l'esistenza di una terza versione di questa Relazione.

  - Francesca De Robertis, Storici greci di età romana su papiro: il caso di Appiano
Durante gli scavi di Doura Europos tra il 1922 e il 1937, furono scoperti alcuni papiri letterari: uno apparteneva ad Appiano. Questo papiro è composto di due brevi frammenti, che sono stati in un primo tempo considerati parte del "Bellum Mithridaticum"; poi del "Bellum Civile" ed infine, nel 1994, i frammenti sono stati attribuiti al "Bellum Ibericum". P Dura 2 è costituito da due frammenti papiracei scritti solo sul recto e, in quanto datato alla prima metà del III secolo d. C. è, a oggi, il più antico testimonio di Appiano che si sia conservato, nonché l'unico su papiro.

  - Clara Talamo, I capitoli erodotei su «gli Ioni della Dodecapoli»
Al capitolo 146, 2-3 del primo libro delle "Storie", Erodoto ricorda la strage dei Cari compiuta dagli Ioni di Mileto nel momento del loro arrivo in Asia. Gli Ioni che avevano fondato Mileto si ritenevano i più nobili degli Ioni, ma essi, ricorda Erodoto, uccisero i Cari maschi e convissero con le loro donne. L'unione con donne carie produce, per Erodoto, una discendenza mescolata e quindi non nobile. Dal momento che discendevano da Ioni misti a Cari i Milesi sbagliavano a ritenersi i più nobili degli Ioni. Con tale riferimento agli Ioni di Mileto (la strage dei Cari) Erodoto sembra voler contestare un'altra tradizione, quella a cui appartiene il giudizio sui "più nobili", che è quindi più antica di Erodoto. Questa più antica tradizione sembra esprimere una diversa interpretazione della strage e sembra risalire agli stessi Ioni che della strage furono gli artefici. Con ogni probabilità gli Ioni di Mileto raccontavano la propria nobiltà e, pur non potendo ignorare la strage dei Cari, potevano però superare la nozione di mescolamento derivante dalla unione con i Cari.

  - Giovanna Bruno Sunseri, La Sicilia crocevia diplomatico nella Biblioteca diodorea
Questo saggio si concentra sul ruolo della Sicilia del V-IV secolo a. C. nelle relazioni diplomatiche all'interno dell'area del Mediterraneo. La "Bibliotheca historica" di Diodoro è la fonte più rilevante relativa alla storia della Sicilia dal 480 a. C. alla tirannia di Dionigi I. La storiografia locale sembra più informata su questi eventi di quella ateniese.

  - Manfred Lossau, Zwangsheirat Aigyptisch
Una delle molteplici manifestazioni dello "scontro di civiltà", un tema molto discusso oggi, si vede nel trattamento delle donne. Circa 2.500 anni fa, la tragedia "Hiketides" (Le supplici) del poeta greco Eschilo affronta lo stesso problema.

  - Sergio Brillante, Le orazioni platoniche di Elio Aristide nella Biblioteca di Fozio
Nelle edizioni moderne della "Bibliotheca" di Fozio, la partizione dei capitoli dedicati alle orazioni platoniche di Elio Aristide (247-248) si basa solo sul manoscritto Marc. Gr. 451. In questo articolo, l'Autore presenta una diversa ripartizione di questi capitoli sulla base del manoscritto Marc. Gr. 450, con il supporto di diversi tipi di dati tratti dalla tradizione testuale aristidea, ponendo in rilievo anche altre caratteristiche del manoscritto.

  - Alice Crisanti, Il Memoriale di Giuseppe Tucci
Dal luglio 1944, l'orientalista Giuseppe Tucci, insieme ad altri intellettuali italiani, venne sottoposto a un processo di epurazione a causa del suo sostegno al Regime fascista. Il dattiloscritto inedito qui pubblicato in forma integrale rappresenta il primo dei due memoriali presentati da Giuseppe Tucci tra il novembre 1944 e l'aprile 1945 a sostegno del ricorso contro gli addebiti contestatigli dalla Commissione incaricata di procedere alla sua epurazione dai ruoli universitari.

  - Nunzio Bianchi, Sulla fortuna settecentesca di Caritone: un altro appunto inedito di Giovanni Lami
Nel fondo 'Nuove Accessioni' della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze si conservano, sotto la segnatura 1451. II/39, due fogli sciolti, il primo dei quali contiene una breve notizia di mano settecentesca sul romanziere greco Caritone. Questo testo inedito può essere attribuito all'insigne studioso toscano Giovanni Lami (1697-1770).

  - Andrea Esposito, I dipinti di Manuel Panselinos e i disegni sul recto del 'Papiro di Artemidoro'
Questo saggio dimostra che i disegni anatomici sul recto del cosiddetto "Papiro di Artemidoro" coincidono con i dipinti di Manuel Panselinos (XIII-XIV secolo), uno dei più celebri iconografi bizantini, nella chiesa del Protàton di Karyes (X secolo) sul Monte Athos.