Figli di un'etica minore |
a cura di Mario Palmaro e Tommaso Scandroglio
IL LIBRO – Più della metà delle giovani donne del novarese afferma che potrebbe prendere la decisione di abortire se aspettasse un bambino non voluto. Stessa percentuale per i giovani maschi propensi a consigliare la strada dell'aborto procurato nel caso in cui la propria fidanzata rimanesse incinta. Per quasi la totalità degli intervistati non è un problema etico usare metodi anticoncezionali. Di poco inferiore il consenso per le tecniche di fecondazione artificiale. Allarmanti e preoccupanti aperture in merito all'eutanasia e ai rapporti omosessuali. Tengono i rapporti famigliari e con gli amici. L'affettività sembrerebbe rimanere il grande spazio esistenziale dove vivere i propri sogni. I figli di coloro che gridavano nel '68 "vietato vietare" pare abbiano imparato bene quella lezione. Questi dati e molti altri si potranno rinvenire nella presente indagine demoscopica che ha messo in luce gli umori e i giudizi dei giovani tra i 14 e i 25 anni della provincia di Novara in merito alle più scottanti questioni di morale naturale. Un'istantanea del mondo adolescenziale e giovanile che è paradigmatica di un certo orientamento culturale anche a livello nazionale e i cui dati sono stati analizzati sotto varie prospettive disciplinari: da quella sociologica a quella bioetica, da quella giusfilosofica a quella medica e pedagogica. Una ricerca ad ampio spettro che interroga le coscienze di tutti - credenti e non credenti - e che fa comprendere l'urgenza di una risposta educativa... DAL TESTO – "Da qualche anno si parla, anche in casa cattolica, di emergenza educativa. Leggendo questi numeri, forse sarebbe meglio parlare di una debacle: il Magistero della Chiesa insegna che convivenza e rapporti pre-matrimoniali sono peccato grave, ma 9 giovani su 10 che vanno alla Messa tutte le domeniche pensano esattamente il contrario. Nessuna persona di buon senso può ignorare ciò che in questi decenni è accaduto nel mondo e dunque anche in Italia: abbiamo descritto all'inizio di questo saggio le trasformazioni culturali, il processo di secolarizzazione, la crisi della morale classica. In un simile scenario, è evidente che il compito degli educatori, e in particolare dei sacerdoti, si è fatto arduo. Tuttavia, non deve sfuggire ai lettori di questa indagine una sottile ma fondamentale distinzione: i questionari somministrati ai giovani non chiedono loro di descrivere ciò che essi fanno, ma di affermare se una certa condotta è o non é moralmente accettabile. Si tratta di una felicissima scelta dei ricercatori, che non volevano fotografare quello che i ragazzi, abitualmente, fanno: per questo risultato, forse non sarebbe nemmeno necessaria un'indagine statistica e basterebbe guardarsi intorno. Qui la questione è più profonda e dunque essenzialmente educativa: si trattava di chiedere ai giovani di formulare un giudizio morale. La vita etica e la riflessione bioetica si misurano certamente con il comportamento degli uomini, ma in prima battuta con le loro motivazioni, le loro intenzioni, la loro capacità di aderire almeno idealmente a una verità morale. Moltissimi cattolici praticanti di questo sondaggio non sono necessariamente dei "peccatori". Ma fanno qualche cosa di peggio: giustificano il peccato. Scambiano cioè il bene con il male e il male con il bene. I CURATORI – Tommaso Scandroglio è dottorando di ricerca in Filosofia del Diritto presso l'Università degli studi di Padova e assistente di Filosofia del Diritto e Filosofia Teoretica presso l'Università Europea di Roma. Nel 2005 ha scritto il volume "Tv accesa Cervello spento" (Ed. Art) concernente l'etica della comunicazione massmediatica e nel 2007 ha pubblicato un saggio sul diritto naturale di stampo tomistico dal titolo "La legge naturale. Un ritratto" (Ed. Fede & Cultura). Ha curato nel 2008 il volume "Questioni di vita e di morte" (Ed. Ares) riguardante dieci tematiche di morale naturale e di bioetica. È autore del saggio "Valutazioni critiche in merito alle tesi di J.M. Finnis e della Scuola Neoclassica sulla legge naturale" pubblicato in "Divus Thomas" e della relazione "La carta dell'Onu tra legge naturale e diritto positivo" pubblicato in Atti del convegno «I fondamenti de diritto. La persona umana tra legge e libertà» (Ed. Fede & Cultura). Ha redatto una recensione a Russell Hittinger, "Thomas Aquinas and the Rule of Law - Tommaso d'Aquino e la rue of law" (Rubbettino), dal titolo "Ordo et ratio in Hittinger" apparsa nella rivista "Diritto & Questioni Pubbliche". Ha scritto altresì per riviste a carattere divulgativo quali "Studi Cattolici", "Radici Cristiane", "il Timone". Da una decina di anni è impegnato con continuità in conferenze, convegni, dibattiti e seminari. INDICE DELL'OPERA – Prefazione - Gli autori – Introduzione, di M. Palmaro e T. Scandroglio - Fascino dei valori e opportunismo degli stili di vita, di L. Berzano e M.L. Viarengo - La bioetica come «indicatore di civiltà». L'opinione pubblica di fronte alle questioni di vita e di morte: l'urgenza di una nuova «pastorale della verità», di M. Palmaro - Il pluralismo delle posizioni etiche di matrice soggettivista e il tramonto della fondazione oggettiva e metafisica della morale naturale, di T. Scandroglio - Valori e giovani: la «prospettiva medica», di R. Puccetti - Valore della vita ed educazione, di M. P. Tripoli – Conclusioni, di M. Palmaro e T. Scandroglio - Appendice 1. Il questionario - Appendice 2. Percentuali di risposta secondo l'orientamento religioso |