La Guardia Regia |
Luca Madrignani
IL LIBRO – Nei tre anni di vita del corpo di polizia (1919-1922) la violenza entra nella vita politica in modo diffuso, invadendo gli spazi pubblici e i luoghi istituzionali, le vie e le piazze, le sedi politiche e sindacali. L'attacco al potere viene portato con modalità e dinamiche fino ad allora sconosciute per forme organizzative, intensità e dimensioni, tanto da far parlare i contemporanei di una vera e propria "guerra civile". La Regia Guardia, infatti, viene creata da Nitti nel 1919 per far fronte a una situazione di emergenza politica, nel pieno del biennio rosso, con lo Stato liberale che ha urgente necessità di un apparato repressivo da contrapporre alla massa bolscevica. Tuttavia, il nuovo corpo di polizia non si guadagnerà le simpatie della destra, che in esso vede il tentativo di sottrarre potere e prestigio a quei corpi militari, in primo luogo i carabinieri, appartenenti al Ministero della Guerra. Nonostante i ripetuti episodi di collaborazione con le camicie nere, infatti, la Regia Guardia verrà sciolta da Mussolini appena salito al potere, nel dicembre del 1922. DAL TESTO – "La creazione della Regia Guardia [...] se è un dato di innovazione nella misura in cui si ha, per la prima volta, una forza armata e militarmente organizzata alle dipendenze del Ministero dell'Interno, si inserisce per altri aspetti nella tradizione della gestione dell'ordine italiana. Essa andò quindi a sostituirsi, nella sua azione, più a quella che fu la funzione dell'esercito nell'anteguerra - l'uso della forza per la repressione e il contenimento della protesta di piazza - che non alla tradizionale funzione della polizia giudiziaria e di sicurezza, la quale in Italia aveva conosciuto un rapido e apprezzato sviluppo attraverso la Scuola positiva di origini lombrosiane e, successivamente, la Scuola di polizia scientifica, completamente dedicata all'attività investigativa, alla prevenzione dei reati e al controllo sociale sulle fasce "deviate". L'AUTORE – Luca Madrignani (Carrara, 1977), ha conseguito il dottorato di ricerca in Scienze storiche, giuridiche, politiche e sociali presso l'Università di Siena, è stato assegnista di ricerca presso l'Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, collabora con l'Istituto Storico per la Resistenza e l'Età Contemporanea Apuana, si occupa di Didattica della Storia nella scuola. Ha pubblicato saggi e articoli sul primo dopoguerra italiano e le origini del fascismo; l'ordine pubblico e la violenza politica; la storia della resistenza e il movimento partigiano. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - I. Polizia e popolo all'uscita dalla Grande Guerra (1. Tra psicosi golpista e psicosi rivoluzionaria - 2. Vittime del dovere: la polizia tra crisi sociale e protesta politica - 3. La parte sana della popolazione) - II. Le Guardie Regie (1. La Commissione Corradini - 2. Il corpo militarizzato - 3. Il corpo politicizzato) - III. Le belve regie (1. Una polizia privata: Catania 11 marzo 1920 - 2. Formazione e azione delle belve regie – 3. La ricezione delle belve regie – 4. Le belve regie alla prova militare – 5. Dal rosso al nero: un nuovo nemico per le belve regie?) - IV. Le belve nere (1. Proletari irreggimentati, poliziotti nittiani o soldati della legge? - 2. Milano, maggio 1921. La guardia morta e la guardia nera - 3. Due casi straordinari: Sarzana e Modena - 4. «Viva la Regia Guardia»: le belve regie si fanno nere) - V. L'abdicazione (1. Le guardie scomparse - 2. Tra farsa politica e guerra civile - 3. Oltretorrente) – Conclusioni – Bibliografia - Indice dei nomi |