Prospettive di filosofia della storia |
a cura di Roberto Mordacci
IL LIBRO – Si può ancora pensare a una filosofia della storia nell'epoca del "post"-storico, della fine di tutte le narrazioni e di tutte le ideologie? Si può ancora ricercare un senso nel divenire storico senza che questo appaia come una forzatura, una vana speranza, un'operazione inattuale? DAL TESTO – "Definita essenzialmente come secolarizzazione dell'escatologia cristiana, essa [la filosofia della storia] evidentemente può esistere solo in certe condizioni culturali: in sostanza, quelle che si sono date da Gioacchino da Fiore a Marx. Si tratta di una lunga epoca, che pensa il tempo interamente in rapporto a un fine che, al suo apparire finale, svela l'autentico significato di tutto il movimento storico. Prima di quel momento finale il cui modello è l'Apocalisse cristiana ma che nella modernità si traduce in varie forme di realizzazione di un programma filosofico o sociale le vicende storiche mostrano il loro senso solo a colui che si è elevato al punto di vista della fine. Quest'ultima è dunque il criterio di valore grazie al quale si possono giudicare tutti i momenti della storia, a partire dai movimenti millenaristi di cui Gioacchino da Fiore è interprete, quella fine è comunque posta all'interno del tempo, vuoi come apparire dell'Alfa e Omega che apre e chiude la storia, vuoi come luogo di inizio di una nuova epoca, contraddistinta dalla conoscenza, dalla società senza classi, dalla libertà pienamente realizzata. Il negativo, l'orrendo e il tragico che affligge la storia presente e comunque destinato a sciogliersi in quella sintesi finale, che mentre svela il senso del passato apre un futuro di armonia e libertà. La potenza di questa immagine ha tenuto prigioniera più di un'epoca eppure non è stata senza rivali, nemmeno nello stesso Occidente, il quale, pur pensandosi forse inconfessatamente come il luogo di quella realizzazione, ha saputo anche tenere aperte interpretazioni diverse dei corsi della storia." IL CURATORE – Roberto Mordacci è professore straordinario di filosofia morale presso la Facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute San Raffaele, coordinatore del Centro Studi di etica pubblica. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento presso la Scuola di medicina e scienze umane dell'Istituto scientifico Ospedale San Raffaele (1990-2000). Dal 2000 ha insegnato, per la stessa università, prima presso la Facoltà di psicologia e dal 2002 presso la Facoltà di filosofia che ha contribuito a fondare insieme ad altri studiosi. È stato membro del Consiglio d'Europa per l'insegnamento della bioetica. I suoi libri più recenti sono "Rispetto" (Cortina, 2012) ed "Elogio dell'immoralista" (Bruno Mondadori, 2009). INDICE DELL'OPERA – Introduzione: Oltre la «fine della storia»?, di Roberto Mordacci - Storia e salvezza nel De civitate Dei di Agostino, di Federico Leonardi - Gioacchino da Fiore e l'Apocalisse nella storia, di Andrea Tagliapietra - Storia umana e storia ideal eterna in Vico, di Ciro Greco - Dalla storia provvidenziale alla filosofia della storia. Il Settecento francese, di Maria Moneti - L'orizzonte estetico della filosofia della storia in Kant, di Francesco Valagussa - Storia e libertà in Hegel, di Massimo Marassi - Marx e l'infuturamento della filosofia della storia di Hegel, di Diego Fusaro - Il fiume e la tempesta. Il senso della storia in Ranke e Burckhardt, di Silvio Cappelli - Décadence, giganti ed eterno ritorno. Le filosofie della storia di Nietzsche, di Roberto Mordacci - Secolarizzazione e disincanto in Max Weber, di Silvia Crupano - Speranza, disperazione e responsabilità. Il dialogo a distanza fra Bloch, Anders e Jonas, di Massimo Reichlin |