Perché amo questo popolo |
Silvia Todeschini
IL LIBRO – In questo libro è presente una raccolta di interviste effettuate dal settembre al dicembre 2011 nella striscia di Gaza. Le interviste sono intervallate da brevi note storiche e descrizioni, che mirano a contestualizzarle. Si è scelto di intervistare persone di diversa estrazione sociale e di diverse appartenenze politiche, per dare una panoramica più ampia possibile delle pratiche volte a combattere l'occupazione sionista. Sono centrali, infatti, non tanto le sofferenze del popolo palestinese quanto la forza che esso riesce a trasmettere nel continuare tenacemente a resistere. Sono stati presi ad esempio il contadino, che per nessuna ragione vuole smettere di coltivare la sua terra anche se attaccato dai cecchini israeliani, la giovane blogger, che vuole comunicare con il "mondo fuori" che cosa significhi vivere a Gaza, il rapper, che ha deciso di esprimere il suo dissenso con la musica, le attiviste del movimento per il boicottaggio disinvestimento e sanzioni verso Israele, che chiedono di non supportare l'apartheid sionista, chi porta avanti la lotta armata, perchè con tutte le armi che Israele usa contro i palestinesi essi hanno diritto di rispondere a tono, chi pensa sia più efficace la lotta popolare non violenta, perché può coinvolgere più persone ed essere più efficace a livello mediático e tante e tanti altri. DAL TESTO – "Khuza'a ha sofferto le peggiori atrocità durante l'attacco terrorista israeliano denominato piombo fuso. La maggior parte della popolazione è stata costretta ad abbandonare il villaggio per recarsi in luoghi più sicuri, ha subito pesanti attacchi al fosforo bianco, sono stati deliberatamente bombardati ed uccisi civili durante il cessate il fuoco. Qui ha avuto luogo l'omicidio di Roya'a AnNajjar, che durante piombo fuso è stata freddata mentre usciva dalla sua casa con una bandiera bianca dopo decine di ore d'assedio; nella stessa occasione è stato ucciso Mahmud e ferita Jasmeen, sempre della stessa famiglia. Le scuole medie e superiori di Khuza'a sono crivellate dai colpi di arma da fuoco dell'esercito israeliano, e i bambini e le bambine talvolta non vanno a scuola o devono uscire per andare a casa prima a causa degli spari. L'AUTRICE – Silvia Todeschini, è attivista dell'International Solidarity Movement (ISM) e della rete italiana ISM. Si è recata in Cisgiordania con l'ISM all'inizio del 2009, per poi cercare di tornare un anno dopo ed essere respinta all'aeroporto di Tel Aviv dalle forze di frontiera israeliane. È stata attivista ISM a Gaza dall'ottobre 2010 al giugno 2011, e poi da settembre 2011 al dicembre dello stesso anno. INDICE DELL'OPERA – Introduzione - Abu Khaled – Jabur – Pescatori – Majda – Taraji – Saber - Abu Walid - Abu Montasser – Khaled - Iman-Intima'a - Ospedale Al Awda – Scuole - Eba'a – Ayman - Abu Yazen – Mariam – Fatma – Vocabolario - Ancora tre |