Il pensiero geopolitico |
Patricia Chiantera Stutte
IL LIBRO – Come è stato pensato lo spazio nella politica e nella geografia? Come riflettevano sul territorio e sulla sovranità i protagonisti della politica e gli uomini di cultura? Quali mappe geopolitiche hanno costruito e come si costituisce l'immaginazione geopolitica del mondo tra Otto e Novecento? A partire da questi interrogativi, il libro analizza criticamente alcuni spazi immaginari, visioni e politiche e geopolitiche, individuando tre punti di snodo del paradigma geopolitico – nazionale, imperialista, globalista – che vengono posti in stretta relazione con le rispettive forme di potere e di egemonia politica mondiale. Il libro ricostruisce i rapporti e gli intrecci fra la geopolitica e il pensiero politico attraverso l'osservazione delle mappe mentali delineate nelle opere maggiori tra l'Otto e il Novecento. Emerge, così, l'immagine del mondo che è sottesa a parte della cultura tedesca e anglosassone e che influenza non solo l'opinione pubblica ma anche gli equilibri di potere internazionali. DAL TESTO – "La geografia e la geopolitica occupano sempre più spazio nelle riviste e nelle pubblicazioni. Il secolo che viviamo è quello "geopolitico": globalmente, dall'America alla Russia, accademici, politologi, esperti mass-mediatici individuano nei cosiddetti "scenari geopolitici" e nelle costanti geoeconomiche le cause dei mutamenti politici globali. Le guerre vengono spiegate come conseguenze della distribuzione geoeconomica delle risorse e spesso gli attori politici diventano ombre manipolate coscientemente dal potere geopolitico e geoeconomico. Dominare lo spazio sembra essere oggi la spinta più forte per spiegare la dinamica politica. La geopolitica, in molte delle sue forme, ha avuto e possiede ancora oggi il fascino di interpretare in modo apparentemente chiaro i processi politici che sfuggono agli occhi dei cittadini. La geopolitica è analoga alla cartografia suggestiva. Questa rende "visibili", attraverso l'uso di schemi, i complessi mutamenti politici, mostrando con l'impiego di frecce, linee e cerchi, non solo le dinamiche della storia politica, ma anche le forze che portano alla decadenza o alla sopravvivenza di un popolo. La geopolitica, in alcune sue interpretazioni, non solo semplifica gli sviluppi storici, ma svuota la storia e l'azione umana del suo carattere contingente, legando i destini dei popoli e degli Stati alla natura - intesa come ambiente geografico o come insieme di risorse economiche. Il fascino della geopolitica sta, insomma, nella sua presentazione di un ordine naturale, che tenta di ricondurre la politica alla natura e di sottrarla alla contingenza e all'imprevedibile azione umana." L'AUTRICE – Patricia Chiantera Stutte insegna Storia delle dottrine politiche all'Università di Bari. Ha pubblicato diversi saggi e monografie, anche in ambito internazionale, sul fascismo, sulla biopolitica, sulla storia della storiografia e sulla geopolitica. Per Carocci editore ha già pubblicato "Delio Cantimori" (2011). INDICE DELL'OPERA – Introduzione. Ordini politici e spazi geografici - 1. Lo spazio dello Stato di potenza: geografia e politica nell'Ottocento (La genesi del nostro tempo e del nostro spazio: il XIX secolo - Il sapere geografico tra scienza e politica nella cultura tedesca ottocentesca) - 2. Geopolitiche dell'imperialismo nel contesto tedesco e anglossasone (Teorie del colonialismo nella scienza geografica tedesca: Friedrich Ratzel e la scuola di Lipsia - Lebensraum, popolazione e grandi spazi in Friedrich Ratzel - Il contesto anglossassone: la geopolitica dell'impero marittimo in Alfred T. Mahan - La geopolitica della difesa: Halford Mackinder) - 3. La "scienza" geopolitica e la storiografia nella cultura tedesca tra le due guerre (La crisi degli imperi centrali e la nascita della scienza geopolitica in Svezia e Germania - Concetti e metodi geopolitici nella geopolitica e nella storiografia tedesca degli anni Trenta: territorio e popolazione nella Ostforschung) - 4. Lo spazio della guerra, la geopolitica e la rivoluzione conservatrice (Mappe suggestive e grandi spazi nelle riviste tedesche tra il 1924 e il 1938 - Carl Schmitt: lo spazio del politico) - 5. Spazi globali: la geopolitica americana dalla Prima alla Seconda guerra mondiale (L'emisfero occidentale fra le due guerre nella prospettiva dei vincitori e dei vinti - L'idealismo geopolitico di Halford Mackinder e Isaiah Bowman: democrazia ed economia nella geopolitica Americana - La geopolitica nelle relazioni internazionali: Nicholas J. Spykman e l'accerchiamento del Nuovo Mondo) - 6. La geopolitica e la storia globale dello spazio nell'età virtuale (Forme e questioni della geopolitica contemporanea - La geopolitica critica: il territorio, la sovranità e lo Stato - Lo spatial turn: la spazializzazione della storia) - Conclusioni. L'agrimensore di Kafka - Letture consigliate – Bibliografia - Indice dei nomi |