Le leggi antiebraiche nell'ordinamento italiano Stampa E-mail

a cura di Giuseppe Speciale

Le leggi antiebraiche nell'ordinamento italiano
Razza diritto esperienze


Pàtron Editore, pagg.328, € 35,00

speciale antiebraiche  IL LIBRO – Nel cuore della civilissima Europa, nel secolo XX, il legislatore fascista nel 1938 limitò la capacità giuridica dei cittadini in base alla loro appartenenza a una razza-religione e produsse un articolato corpus di norme che condusse al compiuto e perfetto isolamento - ancor prima che all'annientamento della vita - dei membri della minoranza ebraica; lo Stato si avvalse di una complessa e invasiva macchina amministrativa per attuare tale legislazione; l'opinione pubblica, adeguatamente preparata da un'attenta e ben orchestrata campagna di stampa, accolse nella sua larga maggioranza le novità legislative con acquiescenza cinica, opportunistica, timorosa, convinta o anche solo conformista.
  I contributi di Michael Stolleis, Aldo Mazzacane, Alessandro Somma, Paolo Caretti, Ferdinando Treggiari, Olindo De Napoli, Ruggero Taradel, Silvia Falconieri, Antonella Meniconi, Angelo D'Orsi, Giuseppe Speciale, Giovanna D'Amico, Silvano Di Salvo, Michele Sarfatti guardano alla comparazione tra le esperienze tedesca, italiana, francese; all'irrompere del concetto di razza nell'ordinamento giuridico italiano e nella società degli anni Trenta; alla complessa attività dispiegata dall'amministrazione nell'attuazione dell'articolatissima legislazione e all'applicazione giurisprudenziale; alla sorte degli avvocati ebrei; alla reazione della Santa Sede; alle concrete esperienze degli ebrei; ai profili più squisitamente storici, storico-politici, storico-antropologico-filosofici del razzismo; alla legislazione risarcitoria e all'interpretazione che i giudici contabili della Repubblica italiana ne hanno dato; all'attività della Commissione Anselmi.
  Quanto è successo in quegli anni è un elemento costitutivo della nostra identità di italiani ed europei.

  DAL TESTO – "La quasi totalità degli ebrei impiegati nel mondo accademico, e più in generale operanti sui terreni della cultura, aspettò fiduciosamente gli sviluppi del regime, e molti tra loro, a Torino come altrove, non ne colsero per tempo le conseguenze devastanti. Specie coloro che, avendo aderito al fascismo, si ritenevano al sicuro. Si aprirebbe qui un capitolo particolarmente doloroso e insieme imbarazzante di questa storia, quello degli ebrei fascisti, o addirittura fascistissimi, come non pochi tra loro si dichiararono scrivendo alle autorità, a cominciare dallo stesso Duce. Sotto la Mole questo capitolo è particolarmente pesante, essendo Torino sede della sola rivista di israeliti fascisti prodotta nel Ventennio: «La Nostra Bandiera» nacque nel 1934 per dimostrare infondata l'equazione antifascismo/ebraismo, suggerita dalla stampa e avallata dagli inquirenti, a seguito della prima, e poi della seconda (del '35), ondata di arresti che falcidiarono il gruppo dirigente di Giustizia e Libertà, in cui caddero personaggi - ebrei e antifascisti – come Leone Ginzburg, Mario Levi, Vittorio Foa e altri. La rivista ebbe un ruolo importante sul piano nazionale, e fu lo specchio di una cecità impressionante davanti al regime, che alcuni dei suoi animatori pagarono col prezzo più alto, al punto che si è parlato di masochismo e autolesionismo. Casi siffatti vanno ben oltre l'esperienza della «Nostra Bandiera», che cessò ovviamente nel '38: basti menzionare i nomi di Arturo Foà, Mario Attilio Levi, Dino Segre, in arte Pitigrilli: tutti ebrei, tutti fascisti convinti, l'ultimo addirittura informatore dell'Ovra. E tutti variamente soggetti al rigore della legislazione "razziale" del 1938: al povero Foà, deportato ad Auschwitz, toccò la sorte più tragica."

  IL CURATORE – Giuseppe Speciale è ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell'Università di Catania.

  INDICE DELL'OPERA – Introduzione, di Giuseppe Speciale - Comprendere l'incomprensibile: l'Olocausto e la storia del diritto, di Michael Stolleis - Il diritto fascista e la persecuzione degli ebrei, di Aldo Mazzacane - Sulla comparabilità dell'Olocausto e sulla comparazione tra fascismi: le equivalenze funzionali tra razzismi italiano e tedesco, di Alessandro Somma - Il "corpus" delle leggi razziali, di Paolo Caretti - Legislazione razziale e codice civile: un'indagine stratigrafica, di Ferdinando Treggiari - Oggetti di piacere e "insabbiati". Reato di madamismo e "politicità del personale" nelle colonie dell'Africa Orientale Italiana, di Olindo De Napoli - La Santa Sede e le leggi razziali in Italia in Europa, di Ruggero Taradel - Tra "silenzio" e "militanza". La legislazione antiebraica nelle riviste giuridiche italiane (1938-1943), di Silvia Falconieri - Il mondo degli avvocati e le leggi antiebraiche, di Antonella Meniconi - Razzisti sotto la Mole, di Angelo D'Orsi - L'applicazione delle leggi antisemite: giudici e amministrazione (1938-2010), di Giuseppe Speciale - La legge «Terracini» e i suoi prodromi, di Giovanna D'Amico - Risarcire gli ebrei. Leggi razziali e Costituzione nelle decisioni dei giudici (1956-2008), di Silvano Di Salvo - Le vicende della spoliazione degli ebrei e la Commissione Anselmi (1998-2001), di Michele Sarfatti - Indice analitico