Storia del Partito Comunista Italiano Stampa E-mail

Giorgio Galli

Storia del Partito Comunista Italiano

Edizioni Pantarei, pagg.374, € 20,00

 

galli_storiapci  IL LIBRO – Finché è esistito, cioè fino al precipitoso cambio di ragione sociale provocato dal tracollo dell'URSS, il PCI ha sempre rivendicato una propria specificità rispetto alle altre versioni classicamente "socialdemocratiche" dell'opportunismo europeo. La specificità era fatta risalire alla scissione dal Partito Socialista avvenuta a Livorno nel 1921, ed era formulata in termini propagandistici con lo slogan del "partito di Gramsci, Togliatti, Longo e Berlinguer". Nel 1958, la Storia del Partito Comunista Italiano di Giorgio Galli - che resta un'opera inaggirabile nel panorama storiografico sul PCI - dimostrò, sul piano storiografico, l'assenza di continuità tra il partito togliattiano e il partito del '21 voluto da Lenin come «sezione italiana dell'Internazionale Comunista». L'originalità era una pretesa ideologica infondata perché, come scrive l'autore nella prefazione alla presente edizione, «il PCI ha ripercorso la storia "revisionista" dei partiti del socialismo democratico della Seconda Internazionale, complicata dal "legame di ferro" con l'URSS». Come nota ancora Galli, questo impianto ha retto nel tempo e permette di riproporre l'opera tale e quale a distanza di oltre mezzo secolo.

  DAL TESTO – “Gramsci lotta contro Bordiga con due metodi paralleli: stacca da lui i suoi collaboratori usando l'argomento fondamentale che schierarsi con la sinistra significa prendere posizione contro l'Internazionale, adotta provvedimenti disciplinari contro coloro che non cambiano opinione. Il fatto che, dopo il 3 gennaio, il partito torna a essere semi-illegale, per cui ogni vita democratica interna risulta particolarmente difficile, semplifica enormemente il compito del nuovo Centro dirigente. Tra l'autunno del 1924 e l'inverno 1924-25 si staccano dalla sinistra alcuni dei suoi più validi esponenti, a partire da Ruggero Grieco. Ma in una serie di federazioni la sinistra rimane assai forte. Nell'ottobre 1924 essa vince il congresso provinciale di Napoli, e Bordiga viene eletto segretario della federazione. Ma nel corso dell'inverno, col pretesto che la polizia non gli permetteva una libera esplicazione della sua attività, l'Esecutivo nazionale lo sostituisce. Sempre in ottobre, il congresso provinciale di Milano vede una vittoria della sinistra e la designazione alla carica di segretario della federazione di Bruno Fortichiari rimasto a fianco di Bordiga; nel marzo 1925 anch'egli viene sostituito. Analoghi provvedimenti vengono adottati d'autorità ovunque la sinistra prevale, dai grandi centri come Torino e Roma, a quelli minori come Aquila e Cosenza. Vengono cosi successivamente smantellate le maggioranze di sinistra di centri decisivi come quelli piemontesi (Alessandria, Novara, Biella); industriali, come Trieste oltre a quelli citati, e di zone agricole come Cremona, Pavia, Foggia. A partire dalla primavera del 1925 i funzionari del Centro preparano e dominano i congressi e non è più possibile avere un'idea precisa degli orientamenti della base del PCI. Nell'aprile Togliatti viIene arrestato per istigazione all'odio di classe, ma questo non rallenta il processo di «bolscevizzazione». Nel corso del mese Scoccimarro, recatosi a Mosca per presenziare alla riunione dell'esecutivo allargato dell'Internazionale, alla quale Bordiga non partecipò, può fornire un primo, soddisfacente bilancio della lotta contro la sinistra. È in base a tale criterio che l'Esecutivo dà un giudizio positivo dell'attività della direzione gramsciana, trascurando completamente di mettere in luce l'azione politica condotta durante la crisi Matteotti.”

  L’AUTORE – Giorgio Galli, già docente di Storia delle dottrine politiche presso l’Università degli Studi di Milano, è uno dei maggiori politologi italiani. La sua produzione di storico è orientata prevalentemente alla storia contemporanea italiana, in particolare al Secondo Dopoguerra. Tra i primi successi Il bipartitismo imperfetto. Comunisti e Democristiani in Italia (Il Mulino, Bologna 1966). Oltre a classiche indagini di scienza politica, incentrate soprattutto sulla recente storia politica italiana, come Storia del partito armato (Rizzoli, Milano 1986), Storia dei partiti politici europei (Rizzoli, Milano 1990), I partiti politici italiani (Rizzoli, Milano 1991), Mezzo secolo di Dc (Rizzoli, Milano 1993), Affari di Stato (Kaos Edizioni, Milano 1991), Piombo Rosso (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2004), Pensiero Politico Occidentale. Storia e Prospettive (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2010) e a un’intensa attività di commento giornalistico svolta in varie sedi e in particolare attraverso il settimanale “Panorama”, Galli ha intrapreso ricerche più complesse e originali sull’intreccio fra vicende e dottrine storico-politiche e una serie di tradizioni e culture che il moderno ha più o meno relegato nel grande contenitore dell’irrazionale o del pre-razionale. Dopo il grande affresco storico dell’Occidente misterioso di Baccanti, gnostici, streghe, i vinti della storia e la loro eredità (Rizzoli, Milano 1987), ripubblicato aggiornato col titolo Cromwell e Afrodite. Democrazia e culture alternative (Kaos Edizioni, Milano 1995), Giorgio Galli ha prodotto lavori più delimitati ma non meno suggestivi come Hitler e il nazismo magico. Le componenti esoteriche del Reich millenario (Rizzoli, Milano 1989), Politica ed esoterismo alle soglie del 2000 (con Rudy Stauder, Rizzoli, Milano 1992), Le coincidenze significative. Dalla politologia alla sincronicità (Solfanelli, Chieti 1992), Noi e le stelle. L’astrologia verso il 2000 nelle lettere ad “Astra” (con Rudy Stauder, Rizzoli, Milano 1994), La politica e i maghi. Da Richelieu a Clinton (Rizzoli, Milano 1995), fino ad Alba magica. Le elezioni italiane e il New Age della scienza politica (con Giuliano Boaretto, Edizioni della Lisca, Milano 1996), a La Magia e il Potere. L’esoterismo nella politica occidentale (Lindau, Torino 2004) ed Esoterismo e politica (Rubbettino, Soveria Mannelli 2010). Sempre dedicati alle storie dei principali partiti politici, segnaliamo Storia della DC (Kaos Edizioni, Milano 2007), e Storia del socialismo italiano (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2007). Di recente pubblicazione La svastica e le streghe. Intervista sul Terzo Reich, la magia e le culture rimosse dell’Occidente (Hobby & Work, Milano 2009), e Pasolini. Comunista dissidente (Kaos Edizioni, Milano 2010).

   INDICE DELL’OPERA – Nota editoriale - Prefazione dell'autore - Parte Prima. Il processo di formazione - I. La prospettiva di Lenin (Il partito socialista durante la guerra - Le correnti nel PSI - La III Internazionale - Confluenza di tendenze - Il congresso di Livorno - Il partito comunista d'Italia) - II. Rivoluzione e stabilizzazione (La tattica del fronte unico - Le tesi di Roma - Il IV Congresso in tono minore - Togliatti capo provvisorio) - III. Il nuovo conformismo (La conferenza di Como - Le lezioni d'ottobre - La crisi Matteotti - La « bolscevizzazione» del PCI) - Parte Seconda. Gli anni dell'esilio – I. La direzione Togliatti (Consuntivo dopo Lione - Il PCI clandestino - Trade-Unions e Kuomintang - Il VI Congresso dell'Internazionale - L'opposizione dei «tre» - Regali per Portolongone) - II. In difesa della democrazia (L'ultima attività clandestina - La svolta tedesca - Preludio ai fronti popolari - Il patto d'unità d'azione - L'ultimo congresso dell'Internazionale) - III. I fronti popolari (Collaborazione nella repressione - Sul fronte e dietro il fronte - Il patto del 1937 - Epilogo in Ispagna - Il patto russo-tedesco - L'Italia in guerra) - Parte Terza. Il partito di massa - I. La grande crisi (La ripresa politica - Il crollo del fascismo - Il ritorno di Togliatti - La Resistenza - L'insurrezione) - II. La ricostruzione (I contrasti di classe - La Costituente - La costituzione del Cominform - Il 18 aprile e il 14 luglio) - III. La guerra fredda (Il ridimensionamento - Il VII Congresso - Il 7 giugno) - IV. Dopo Stalin (La liquidazione di Beria - La disgregazione sindacale - Dopo il XX Congresso) – Bibliografia - Indice dei nomi