Nuova Storia Contemporanea, n.5 settembre/ottobre 2013
Le Lettere, pagg.168, € 11,50
- Alberto Indelicato, Il (non) senso della Storia Né la storia né il progresso obbediscono a "leggi" come quelle che presiedono alle scienze naturali. Nello sviluppo delle azioni umane, individuali e collettive, una parte importante è svolta dall'inatteso, spesso prodotto consciamente o inconsciamente dagli stessi uomini. È un esercizio inutile cercare di individuare un significato unico nella grande tela degli eventi passati allo scopo di prevedere il futuro.
- Luciano Pellicani, Atene, Gerusalemme e la storia degli Stati Uniti In contrasto con il filosofo cattolico Adrian Pabst, Luciano Pellicani sostiene che la cultura politica dei Padri fondatori della Costituzione degli Stati Uniti fu incompatibile con la cultura religiosa dei Padri puntani. I Padri fondatori furono potentemente influenzati dalla cultura neopagana elaborata e propalata dai filosofi dei Lumi. Donde la guerra culturale fra Atene e Gerusalemme che ha caratterizzato e tuttora caratterizza l'esistenza storica della società americana.
- Danilo Veneruso, Alberto De Stefani, un liberista nel regime fascista Alberto De Stefani fu ministro delle Finanze e poi anche del Tesoro durante il primo periodo de1 regime fascista (1922-1925) e portò avanti una politica di impostazione liberista culminata con il raggiungimento del pareggio del bilancio, vecchio obiettivo della destra storica. Il saggio ricostruisce le idee e la personalità di De Stefani sottolineando, dopo la fine dell’esperienza ministeriale, i momenti di contrasto con la politica economica del regime e l'evoluzione del suo pensiero.
- Angel Viñas, L’Italia e la sommossa militare spagnola del 18 luglio 1936
Il saggio analizza quattro contratti per la fornitura e la consegna di materiale bellico moderno italiano ai cospiratori spagnoli. I contratti, siglati a Roma il 10 luglio 1936, erano destinati a supportare un colpo di Stato e aiutare i ribelli in caso di breve guerra civile. Viñas dimostra che i contatti fra destra spagnola e Mussolini, che portarono all'accordo del marzo 1934, ebbero una portata rimasta sconosciuta. Il saggio getta nuova luce sulle origini della guerra civile spagnola e dimostra che la sua preparazione contò sul supporto del fascismo italiano. Per contro, l'appoggio tedesco non era ancora assicurato. I quattro contratti mostrano anche che la precoce internazionalizzazione della guerra era qualcosa che la destra spagnola aveva attivamente preparato.
- Francesco Tamburini, Gli apprendisti stregoni È stato scritto e discusso molto sulla nascita e lo sviluppo della forza nucleare francese di deterrenza (la così detta Force de Frappe), tuttavia pochi sono gli studi dedicati ai diciassette esperimenti nucleari atmosferici e sotterranei condotti dalla V Repubblica francese dal 1961 al 1966 nel Sahara algerino. Questo articolo si sofferma sulle ragioni per le quali l'establishment politico-militare francese decise di impiegare il Sahara algerino come sito dei test nucleari, mentre in Algeria divampava ancora la guerra d'indipendenza, facendo altresì luce sulle conseguenze sanitarie e ambientali di tali esperimenti, che furono condotti con poche e insufficienti misure di sicurezza, spesso al limite del dilettantesco, impiegando in alcuni casi soldati come cavie umane.
- Mariano Gabriele, Verità e leggenda della guerra civile americana È l'ultimo contributo, postumo, di Raimondo Luraghi alla conoscenza di quell’evento. Emergono così dal testo, a conclusione di una vita di studio, le reali motivazioni del conflitto e le diverse condotte di guerra. Segue una galleria di personaggi – Lee e Forrest per il Sud, Grant e Sherman per il Nord, oltre al presidente Lincoln – che completa il volume con l'apporto di singole vicende umane capaci di condizionare la grande storia.
- Carlo Pulsoni, Eugenio Morreale e Adolf Hitler Il contributo analizza la prima fortuna del Partito Nazionalsocialista tedesco nei media italiani, alla luce del ritrovamento nell'Archivio Morreale di una lettera di Philipp Bouler del 29 aprile 1929, alla redazione del «Popolo d'Italia», nella quale si caldeggia la presenza a Monaco di Baviera di qualche inviato del giornale per riferire del processo a Hitler.
- Federico Niglia, Il lungo viaggio di un ambasciatore «impegnato» Il saggio prende in esame le memorie di Jean-Marie Soutou. Diplomatico di primo piano della Francia del dopoguerra, Soutou è stato anche un insigne rappresentante della cultura politica francese. Attraverso le sue memorie è possibile passare in rassegna la storia della politica estera francese in alcuni momenti epocali, come il passaggio dalla quarta alla quinta repubblica. Al contempo, il volume fornisce un interessante approfondimento sull'evoluzione dell'élite diplomatica francese.
- Vincenzo Grienti, Un anno nelle prime pagine dei quotidiani italiani Il 1979 raccontato attraverso titoli, articoli ed editoriali pubblicati nelle prime pagine dei principali quotidiani italiani del tempo. I giornali raccontano la situazione internazionale, caratterizzata da profonda incertezza a causa del processo di modernizzazione a livello globale, ma anche per l'impatto economico a seguito della crisi petrolifera, la divisione tra i due blocchi. Attraverso le notizie, i commenti e gli approfondimenti pubblicati sui maggiori quotidiani italiani il saggio descrive il 1979 come un anno importante e molto delicato nella storia delle relazioni internazionali e nella storia politica in generale.
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