L'ultimo assaltatore |
Enrico Nistri L'ultimo assaltatore Sassoscritto Editore, pagg.224, Euro 15,00
IL LIBRO – Nato nel 1924 a Firenze, Sergio Denti entra giovanissimo nello studio di Ottone Rosai. Ma l’amore per il mare e il desiderio di difendere la Patria in guerra lo spingono nel 1940 a falsificare la firma del padre per arruolarsi in Marina. A bordo della torpediniera “Orsa” partecipa a operazioni di scorta ai convogli e caccia ai sommergibili, guadagnandosi svariate decorazioni e una ferita. DAL TESTO – “Il colonnello accompagnò Denti a casa sua, una lussuosa dimora nel centro di Roma, dove fu presentato a un suo amico di modesta statura, dall'accento inglese, che lo trattò affettuosamente come un fratello, visto che, nonostante l'importante incarico ricoperto, era di poco meno giovane di lui, non avendo ancora compiuto trent'anni. Si trattava - come Sergio aveva capito prima - di James Jesus Angleton, il già ricordato responsabile per l'Italia dell'Oss. I suoi ospiti lo invitarono a mettersi in borghese e gli fornirono un guardaroba completo e pregiato nei migliori negozi di viale Ippocrate. Il giorno dopo gli venne ordinato di telefonare a un numero da cui avrebbe ricevuto informazioni e direttive. L’AUTORE – Enrico Nistri è nato nel 1953 a Firenze, dove, dopo la maturità classica, si è laureato in Lettere nel 1975 con una tesi in storia moderna. Storico, giornalista, insegnante di storia e letteratura, ha collaborato in svariati programmi televisivi, è autore di testi scolastici, da oltre 10 anni anima gli incontri letterari al caffè storico delle Giubbe Rosse e per cinque anni assieme a Romano Battaglia ha condotto i “Percorsi del Novecento” al Caffè della “Versiliana”. Il suo primo libro (Eserciti e società nell’età moderna, D’Anna) è uscito nel 1978; l’ultimo (La Firenze della Ricostruzione. Dall’XI agosto all’anno dei tre ponti, Ibiskos) trent’anni dopo. Ha pubblicato tre manuali di storia, è stato coautore con Maurilio Adriani di una Grande storia della Toscana, ha scritto una decina di saggi. Ha pubblicato un migliaio di articoli su svariati periodici, fra cui il “Secolo d’Italia”, il “Messaggero Veneto”, “Il Settimanale”, la “Gazzetta Ticinese”, “Storia illustrata”, la “Nuova Rivista Storica”, “L’Italia Settimanale”, “Lo Stato”, “Toscana Qui”, “Il Giornale”; attualmente scrive sulle pagine culturali del “Corriere Fiorentino”, supplemento toscano del “Corriere della Sera”. INDICE DELL’OPERA - Capitolo I. Da via del Casone a via San Leonardo (Vivere in Oltrarno - L'apprendistato al "Conventino", col padre di Oriana Fallaci - A bottega da Ottone Rosai - Rosai e il fascismo: una testimonianza controcorrente - Balilla e "avanguardista tamburino": la formazione politica) - Capitolo II. Il più giovane marinaio d'Italia (Falsificare la firma del padre, per andare in guerra - Un avanguardista nella Regia Marina, dove dimentica di essere fascista - A Trapani su una bettolina: il primo atto di valore - Un volontario entusiasta fra "navi e poltrone" - Un vecchio interrogativo: imperizia o tradimento?) – Capitolo III. Gli anni dell'Orsa (Il primo imbarco e la battaglia dei convogli - La dura vita in una torpediniera - Tre comandanti da non dimenticare, tra cui un futuro capo del Sid - La caccia ai sommergibili: un gioco crudele - Quattro sottomarini affondati, un encomio solenne e due decorazioni - Il sogno di divenire "assaltatore del mare") - Capitolo IV. Con Borghese e con la Decima ("Pallino" nella RSI: le ragioni di una scelta - In ospedale a Tolone, il 25 luglio, e l’”angustia” dell'8 settembre - Una licenza di convalescenza rifiutata: "mal voluto non fu mai troppo" - L'incontro a Muggiano col Comandante: - "ma chi t'ha dato quella divisa?" - La guerra "democratica" di un principe romano - A scuola di mezzi d'assalto, nelle acque del lago Maggiore - A Fiumicino sui "barchini", per contrastare lo sbarco di Anzio) - Capitolo V. L'affondamento del "Trombe" (La prima medaglia e l'abbraccio di Borghese - A Sanremo con i mezzi d'assalto - Da solo contro una torpediniera, "come un semidio" - Salvato dai francesi, a bordo del "Dague") - Capitolo VI. Da eroe a "serpante" (e a chierichetto) (Prigioniero dei francesi, minacciato di morte - La fuga da Le Bossct e l'amaro ritorno in Italia - Salvato dal linciaggio da un vecchio antifascista - Al campo "Sant'Andrea" dove recupera il memoriale di Graziani - A Roma in incognito, al servizio di Angleton e della monarchia - Radiato dalla Marina, senza sapere il motivo) - Capitolo VII. "Quadri adatti alle cornici" (L'appello del Comandante: "Lavorare onestamente per costruirvi una vita" - Cameriere, sminatore, corniciaio: alla ricerca di un mestiere - Gallerista ad Arezzo: le personali di Maccari e la visita di Ungaretti - Una straordinaria scuderia di artisti) - Capitolo VIII. Miracolo in galleria (Per una "democratizzazione" del mercato dell'arte - Con De Chirico contro i falsari: per una "carta d'identità" dei dipinti - Quadri venduti per corrispondenza, sui settimanali femminili - Il culmine del successo e il sodalizio con Lebole) - Capitolo IX. Dagli anni del miracolo agli anni di piombo (Un mondo che cambia - La frattura con Lebole e la necessità di un ridimensionamento) - Capitolo X. "Non v'è dubbio" (Un pensionamento precoce - A Cascais con Re Umberto - Kamikaze onorario - Mercante e poeta) - Nota dell'Autore – Note - Appendice
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