Ausiliarie nella RSI. 1944-1945 Stampa E-mail

Giuseppe Ravasio

Ausiliarie nella RSI. 1944-1945

Greco & Greco Editori, pagg.290, Euro 12,00

 

ravasio__ausiliarie  IL LIBRO – Sulla base delle memorie di alcune «reduci» del Servizio Ausiliario Femminile, questo libro approfondisce un capitolo poco noto della nostra storia contemporanea, rivedendone anche molti stereotipi. Esso potrebbe dunque essere un pungolo, uno stimolo a voler conoscere, senza alcun pregiudizio, le motivazioni, gli ideali che spinsero quelle ragazze ad aderire alla Repubblica sociale, chiedendo di arruolarsi nelle formazioni militari. Non soltanto un'occasione di una più o meno amena lettura, ma anche, nel loro essere "riassunto di un riassunto", la miniatura di un mondo in cui le persone, gli eventi, e soprattutto le scelte, si prendevano sul serio. Un mondo che appare così lontano dal nostro perché le sconfitte erano vere, terribili e non facilmente dimenticabili.

DAL TESTO – “Al termine del conflitto l'odio dei partigiani, che senza il massiccio intervento anglo-americano non avrebbero mai vinto, si accanì contro le Ausiliarie con una ferocia spesso disumana. Molte pagarono con la vita la loro partecipazione alla RSI (non di rado dopo essere state stuprate), altre furono rapate e fatte sfilare per le strade tra il ludibrio della folla, alcune denudate e frustate, altre ripetutamente violentate, in un'esplosione di odio bestiale che non aveva, e non può avere, alcuna giustificazione.
  “Tra i fascisti catturati, erano le donne a suscitare gli istinti peggiori. Prima di tutto perché erano donne, e poi perché avevano 'osato' vestire una divisa e schierarsi con Mussolini. È vero che le Ausiliarie non portavano le armi e non partecipavano ai rastrellamenti, tanto meno agli interrogatori dei partigiani catturati, ma agli occhi dei 'vincitori' questo era un fatto senza importanza. Anche loro andavano punite, e per una femmina, la punizione più pesante, e insieme l'offesa peggiore, era lo stupro. È sempre successo così in tutte le guerre, da che mondo è mondo: il maschio vincitore si vendica sulla donna del vinto. Lo fa per dimostrare di essere diventato lui il padrone della femmina. L'atto sessuale non è più la conseguenza di un istinto da soddisfare, bensì un gesto di disprezzo.”

  L’AUTORE – Giuseppe Ravasio è nato nel 1947 in provincia di Bergamo. Ha compiuto gli studi e svolto la sua attività professionale a Milano. Dai primi anni '70 risiede in una cittadina della Bassa Brianza. Editor e autore in proprio ha scritto: L'Icona di Gruschewo (Mursia 1998); Saga di famiglia (1999); Una stazione radio italiana sul Don (2004); Il golfino rosso (2006); Un ragazzo in guerra, 1941-45 (Mursia 2006); La Casa Alpina Pio X, 1907-2007 (Ed. PSN Lecco, 2007); Dall'Arno all'Adda (Greco&Greco editori, 2009); Partigiani e resistenza in Val Biandino (2009). Ha inoltre collaborato alla pubblicazione de Il Gesù delle parabole di U. Radice (Gabrielli Editori, 2011).

  INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di Antonio Ruini – Introduzione, di Giuseppe Ravasio - Prima Parte. Istituzione del Servizio Ausiliarie Femminile – Premessa - L'8 settembre 1943 - Istituzione del SAF – Regolamento - Requisiti per l'arruolamento - Corsi Nazionali e Provinciali - Servizio attivo - Prime cadute - Il tragico epilogo - Seconda Parte. Testimonianze - Maria Vittoria Galli - Eisa Ravelli - Pina Alassio - Rosanna Rapellini - Velia Mirri - Preghiera dell'Ausiliaria – Appendici - 1. Elenco Cadute SAF - 2. Memoriale di C. Pancheri, vicecomandante del SAF - 3. "Pietosi relitti di guerra" - 4. La comandante Piera Gatteschi F. - 5. L'ACSAF - 6. La fede è unica come la Patria - Bibliografia