Schmitt |
Stefano Pietropaoli Schmitt Carocci Editore, pagg.184, Euro 16,00
IL LIBRO – Carl Schmitt è stato uno dei pensatori più scomodi del Novecento. È stato scomodo sia per il rigore delle sue posizioni, che hanno demolito molti luoghi comuni del pensiero giuridico e politico, sia per la sottigliezza delle sue affermazioni e la deliberata non sistematicità delle sue tesi teoriche. Si può dunque capire perché l'opera schmittiana abbia provocato - e provochi ancora oggi - reazioni ferocemente polemiche e simpatie incondizionate, devote agiografie e campagne di criminalizzazione, dividendo la platea dei suoi lettori in "denigratori" da una parte e "apologeti" dall'altra. DAL TESTO – “Se è vero che Schmitt ha affrontato alcune delle questioni cruciali del pensiero politico moderno attingendo a una varietà di ambiti disciplinari diversi, egli ha però sempre mantenuto un atteggiamento intimamente giuridico. Quello di Schmitt è un metodo sui generis, che ha poco a che spartire con quello degli idolatri del diritto positivo, ma è radicalmente orientato alla "scienza giuridica". Una scientia che per Schmitt è costitutivamente sospesa tra conoscenza empirica e metafisica, tra scienza moderna ed episteme tradizionale. Schmitt si è considerato un giurista e giurista ha voluto essere considerato. In una delle sue ultime interviste, egli ha ribadito tale scelta esistenziale con queste parole: «Mi sento al cento per cento giurista e niente altro. E non voglio essere altro. Io sono giurista e lo rimango e muoio come giurista e tutta la sfortuna del giurista vi è coinvolta».” L’AUTORE – Stefano Pietropaoli è ricercatore in Filosofia del diritto all’Università di Salerno. Ha pubblicato vari saggi e articoli sul pensiero schmittiano, fra i quali Abolire o limitare la guerra? Una ricerca di filosofia del diritto internazionale (Firenze 2008) e Carl Schmitt: diritto e concretezza (con A. Buela e D. Cumin, Parma 2011). Ha curato l’edizione italiana del testo di Carl Schmitt Il concetto discriminatorio di guerra (Roma-Bari 2008). INDICE DELL’OPERA - Premessa – Introduzione - 1. Gli esordi di un giurista atipico (La formazione intellettuale e gli scritti giovanili - Tra poesia e satira - Romanticismo politico) - 2. Sovranità e decisione (L’alba di Weimar - Gli studi sul concetto di dittatura - Teologia politica - Complexio oppositorum) - 3. Contro Weimar, Ginevra e Versailles (La critica del parlamentarismo - Verso Berlino - Dottrina della costituzione - Il concetto di "politico" - La questione renana - Il problema della Società delle Nazioni) - 4. Legalità contro legittimità (Il custode della costituzione - Il Kronjurist del Terzo Reich - Il superamento del decisionismo - Rifugio nel silenzio?) - 5. Ordinamento concreto (Verso una guerra discriminatoria - Per un ordinamento dei "grandi spazi" - Raumrevolution: la terra contro il mare) - 6. Il nomos della terra (Il concetto di nomos - Le linee globali e l’emisfero occidentale - Ascesa e declino dello jus publicum europaeum) - Epilogo. L’autodifesa di uno sconfitto - Cronologia della vita e delle opere – Bibliografia - Indice dei nomi
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