Il sacco del Nord |
Luca Ricolfi Il sacco del Nord Guerini e Associati, pagg.271, Euro 23,50
IL LIBRO – Esiste un modo rigoroso per distinguere fra il reddito che un territorio produce e quello che riceve? Qual è il credito (o il debito) di ogni regione nei confronti di tutte le altre? A che cosa è dovuto l'eventuale debito? Troppa evasione fiscale? Troppa spesa pubblica? Troppa inefficienza nell'erogazione dei servizi? Se il federalismo dovesse fare sul serio, ossia attuare davvero qualche principio di giustizia territoriale, come cambierebbe la distribuzione delle risorse fra le regioni italiane? Per rispondere a queste e ad altre domande essenziali è necessario ricostruire dalle fondamenta la contabilità nazionale. Servono lenti nuove, per guardare l'Italia senza le lacune e le zone cieche della contabilità ufficiale. Ed è precisamente questo che fa la contabilità nazionale liberale, uno schema di analisi che riprende la distinzione classica tra settore produttivo e settore improduttivo dell'economia. Sulla base di questo schema e di un'immensa quantità di dati, raccolti non solo a livello nazionale ma singolarmente regione per regione, Luca Ricolfi fornisce una prima serie di risposte. E lungo il cammino non scopre solo le dimensioni del "sacco del nord", oltre 50 miliardi che ogni anno se ne vanno ingiustificatamente dalle regioni settentrionali, ma tanti aspetti dell'Italia che non conoscevamo ancora. DAL TESTO – “I territori che vivono di trasferimenti hanno finito per soffocare i territori che producono. Il problema, però, è che per uscirne avremmo bisogno di una classe politica coraggiosa, capace di prendere atto del nocciolo del problema. E il nocciolo del problema […] è che il divario Nord-Sud è solo un divario di produzione, non di consumi e di tenore di vita. Detto brutalmente: il Mezzogiorno non ha alcun interesse immediato a cambiare uno stato di cose che, finora, gli ha permesso di vivere largamente al di sopra dei propri mezzi. Il vittimismo del Mezzogiorno è perfettamente giustificato se guardiamo alla prima parte della storia d'Italia, quando la politica del Regno - attenta al soli interessi del Nord - ha creato la questione meridionale, generando un divario che nel 1861 probabilmente non c'era, e se c'era era di proporzioni modeste, in ogni caso molto minori di quelle attuali. Ma quel medesimo vittimismo è largamente fuori luogo se guardiamo alla storia dell'Italia repubblicana, nella quale il Mezzogiorno non solo ha in parte risalito la china (specie fra il 1951 e il 1975), ma è diventato il principale beneficiario dell'immenso apparato burocratico-clientelare che ha spento le energie produttive del Paese. L’AUTORE – Luca Ricolfi (1950), sociologo, insegna Analisi dei dati all'Università di Torino. Ha fondato l'Osservatorio del Nord Ovest e la rivista di analisi elettorale Polena. Fra i suoi ultimi libri: Tempo scaduto. Il 'Contratto con gli italiani' alla prova dei fatti (Bologna, 2006); Perché siamo antipatici? La sinistra e il complesso dei migliori prima e dopo le elezioni del 2008 (Milano, 2009). Per le edizioni Guerini e associati ha pubblicato Le tre società. È ancora possibile salvare l'unità dell'Italia? (2007) e Ostaggi dello Stato. Le origini politiche del declino e dell'insicurezza (a cura, 2008). Dal 2005 è editorialista de La Stampa. INDICE DELL’OPERA - Premessa – I. Un nuovo modo di guardare l'Italia - 1. Quel che la contabilità nazionale non vede - 2. La contabilità nazionale liberale: una radiografia del Paese - II. Gli squilibri territoriali - 3. La questione meridionale: due fonti di arretratezza - Gianduiotto 1. Quanto produce la Pubblica amministrazione? - 4. Parassitismo e interposizione pubblica - Gianduiotto 2. Le vere dimensioni dello Stato sociale in Italia - 5. Resistenza fiscale e Italia sommersa - Gianduiotto 3. Abbiamo il fisco più esoso del mondo? - III. Dalla questione meridionale alla questione settentrionale - 6. La retorica del divario - Gianduiotto 4. Si sta meglio al Nord o al Sud? - 7. Il sacco del Nord – Conclusioni. Il sacco del Nord e il futuro dell'Italia – Appendici, di Luisa Debernardi (1. Contabilità nazionale liberale - 2. Glossario - 3. Descrizione delle fonti statistiche - 4. Schede - 5. Analisi particolari - 6. L'identikit delle regioni) - Riferimenti bibliografici - Indice dei nomi
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