Euro in bilico Stampa E-mail

Bruno Amoroso

Euro in bilico
Lo spettro del fallimento e gli inganni della finanza globale

Castelvecchi Editore, pagg.170, Euro 12,50

 

amoroso_euro  IL LIBRO – All’alba del nuovo millennio le ambizioni economiche del Vecchio Continente risuonavano come una rivoluzione. Dieci anni fa nasceva, infatti, l’Euro. La nuova moneta veniva introdotta con l’obiettivo di unificare le valute nazionali dei Paesi aderenti all’Euro zona e di coordinare le politiche monetarie degli Stati dell’Ue. Doveva servire anche a garantire la crescita e l’occupazione, per il raggiungimento della coesione sociale e territoriale dell’Unione e la protezione dalle speculazioni finanziarie contro le singole economie. Grandi aspettative, appunto, che oggi dopo un decennio non hanno dato i risultati sperati: i Paesi che hanno adottato l’Euro mostrano un ritardo nella crescita economica rispetto a quelli che hanno mantenuto la sovranità monetaria nazionale. Bruno Amoroso, economista di fama internazionale, a lungo stretto collaboratore di Federico Caffè, ricostruisce le cause di questo fallimento e ne individua i responsabili. Gli stessi che hanno portato al crollo delle borse, dei gruppi finanziari che gestiscono gran parte dei mutui per le case (Fannie Mae e Freddie Mac) seguito da quello di alcuni Hedge Fund e delle maggiori banche d’investimento. Una crisi, quella attuale, che è solo l’ultima di una serie iniziata nella metà degli anni Ottanta, dopo la deregolamentazione introdotta da Reagan, e continuata poi da Clinton, Bush fino a Obama. Una politica economica che ha reso possibile la programmazione e la realizzazione - per dirla con le parole dell’autore - di grandi truffe a carico dei contribuenti. Un testo di straordinaria chiarezza che non cavalca l’attuale ondata di euroscetticismo ma traccia soluzioni percorribili che i Governi dovranno avere al più presto il coraggio di adottare.

  DAL TESTO – “La sovranità monetaria era quella che consentiva ai governi nazionali di reagire agli shock esterni sulle proprie economie, decidendo le forme e la ripartizione del peso all'interno del Paese dal punto di vista produttivo e distributivo. Tolto questo strumento, restava quello del bilancio dello Stato e del debito pubblico: perciò ora si interviene azzoppando anche questa misura di politica economica e di bilancio, affermando il credo neoliberista della parità di bilancio, un credo che, come già ricordato, confonde di proposito l'equilibrio contabile dello Stato con quello dell'economia nazionale.
  “Le crisi finanziarie, economiche e sociali con le quali abbiamo aperto il nostro discorso - provocate da gruppi di potere transnazionale che, con le parole dell'economista statunitense James K. Galbraith, hanno attuato «un piano criminale di speculazione senza precedenti per forza e dimensioni nella storia dell'economia» - sono state possibili perché la finanza internazionale ha ormai preso in mano il governo dell'Europa, servendosi sul piano politico e militare internazionale del governo degli Stati Uniti e sul piano economico europeo della Germania.”

  L’AUTORE – Bruno Amoroso è docente di Economia Internazionale e dello sviluppo presso l'università Roskilde in Danimarca, coordina programmi di ricerca e cooperazione con i Paesi dell'Asia e del Mediterraneo e presiede il Centro Studi intitolato a Federico Caffè, di cui è stato allievo e stretto collaboratore. Tra i suoi libri: Della Globalizzazione (1996), Derive e destino dell’Europa (1999), Europa e Mediterraneo, le sfide del futuro (2000) La stanza rossa, riflessioni scandinave di Federico Caffè (2004), Per il bene comune, dallo stato del benessere alla società del benessere (2009).

  INDICE DELL’OPERA - Premessa - I caratteri della crisi attuale - Le vie del denaro e della finanza - Globalizzazione ed economia criminale - Predatori e prede - Euro, dieci anni dopo - Oltre l'Euro – Appendice. Le tappe dell'istituzione del Sistema monetario europeo – Note – Bibliografia