Goodbye Italia |
Cinzia Dato – Silvana Prosperi Goodbye Italia Castelvecchi Editore, pagg.192, Euro 16,00
IL LIBRO – Professioniste affermate costrette a emigrare in America per vedere riconosciuto il proprio talento. L’esperienza di imprenditrici, scienziate e docenti universitario e il pericolo per il nostro paese di disperdere risorse vitali per lo sviluppo. Dalla manager televisiva all’architetto designer, fino all’unica docente donna di Matematica Pura al prestigioso Mit di Boston. Sono le italiane costrette a emigrare per trovare quelle opportunità e quei riconoscimenti che il loro Paese nega e che invece hanno trovato negli Stati Uniti, dove l’impegno e il merito vengono premiati e dove il lavoro in rosa non fa paura. Perché l’impiego femminile è il più importante motore di sviluppo mondiale, e investire sulle donne significa investire sul futuro. Cinzia Dato e Silvana Prosperi affrontano la questione attraverso il racconto di ventisette professioniste che hanno scelto di vivere e lavorare in un Paese diverso, pur mantenendo con quello d’origine un forte legame. Il racconto delle loro esperienze negli States offre lo spunto per una riflessione più ampia su discriminazione, fuga delle intelligenze, nepotismo e burocrazia, ed è un atto d’accusa contro la miopia di classi dirigenti ingessate e il disinteresse delle istituzioni. Uno sguardo lucido sulla crisi del Sistema Italia, ma allo stesso tempo uno stimolo per rendere il Bel Paese più moderno e competitivo. DAL TESTO – “Siamo il Paese d'Europa dove lavorano meno donne: meno del 50 per cento, e ci sono zone del meridione dove non si arriva al 30 per cento. Donne che vorrebbero lavorare, si dichiarano disoccupate e non più casalinghe e, sempre più scettiche sulla possibilità di trovare lavoro, lo cercano sempre meno e vanno ad alimentare l'esercito degli inoccupati. Il CENSIS descrive una tendenza strutturale all’inattività, che è come un cane che si morde la coda: la carenza di servizi alla famiglia impedisce la partecipazione delle donne al lavoro, ma l'aumento dell'occupazione femminile andrebbe ad arricchire proprio i servizi, ambito in cui si concentra una parte significativa del lavoro delle donne. Lievi incrementi dell'occupazione femminile sembrano dovuti alla regolarizzazione di manodopera immigrata, ma, in realtà, le giovani donne meridionali si allontanano sempre più dal lavoro, rinunciando anche a cercarlo o accettando il sommerso, che le rende invisibili. Così si spiega un'apparente diminuzione del tasso di disoccupazione.” LE AUTRICI – Cinzia Dato, docente universitaria, è stata parlamentare fino al 2006. Tra i suoi libri: Il sindaco taumaturgo e il governo delle città (1996). INDICE DELL’OPERA - Presentazione – Introduzione - Italiane d'America - Gigliola Staffilani - Emilia Nuccio – Teresa - Carmela Scala - Ilaria Costa - Giovanna Cornelli – Anna - Isabella Calzavara - Laura Visco - Loredana D'Angelo – Matilde - Natalia Di Ciero - Renata Rosati - Rosalba Russo – Serena – Sibilla - Simona Rodano - Simonetta Magnani - Raffaella Zamponi – Paola - Paola Massari - Anna Maria - Maria Rita D'Orsogna - Arianna Fucini – Marisa Jocco - Angela Vitaliano - Sabina Santovetti - A proposito di... - Classi dirigenti ed etica pubblica - Laicità e libertà di pensiero - Giovani e famiglia - Bamboccioni per forza e crescita - Età delle donne e lavoro - Violenza sulle donne - Immagine della donna - Cittadinanza globale - Stati Uniti dopo l'11 settembre - Infine... – Bibliografia - Ringraziamenti
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