Ippolito Nievo. «La biografia di un italiano» Stampa E-mail

Daniela Mazzon – Rosa Torrisi

Ippolito Nievo. «La biografia di un italiano»

Edizioni Anordest, pagg.205, Euro 15,00

 

mazzon_torrisi_nievo  IL LIBRO – Occhi scuri, lucenti, sguardo acuto, amava portare una leggera sfumatura di baffi e una mosca appena accennata, come usavano i patrioti.
  Fisico snello e asciutto, di chi è abituato ad andature da gran camminatore; temperamento ardimentoso; gentile nei modi, ma tenace nei propositi, Ippolito Nievo fu un giovane, la cui vita coincise con il periodo culminante del Risorgimento e s'intersecò con gli eventi politici della nascente Nazione Italiana.
  Nato a Padova il 30 novembre 1831 da Antonio, notaio mantovano, e da Adele Marin, patrizia veneziana, passò lunghi periodi a Colloredo, nel castello di famiglia, in cui ambientò numerose pagine della sua opera più famosa, Le confessioni d'un Italiano.
  Ebbe due grandi amori, il primo per Matilde Ferrari, raccontato, e poi negato, in pagine appassionate e veementi; il secondo - proibito - per la moglie del cugino, Bice Melzi, donna fine, colta, entusiasta del movimento nazionale.
  In poco tempo, ancora giovanissimo, maturò un sogno e una visione politica che lo portarono ad essere un letterato e un patriota, le cui scelte coraggiose incisero profondamente sulla sua vita e su quella della nascente nazione Italiana.
  Durante la seconda guerra d'indipendenza, nel 1859, si arruolò nei Cacciatori delle Alpi e partecipò alla prima campagna garibaldina, durante la quale si trovò più volte in situazioni estreme.Il 5 maggio del 1860 salpò da Quarto, nuovamente a fianco del Generale, per intraprendere la spedizione dei Mille.
  Si distinse durante gli scontri e la faticosa conquista dei territori siciliani ed ebbe da Garibaldi, che conosceva la sua forte tempra morale, la vice intendenza e il controllo dei carteggi militari e dei denari destinati alla spedizione.
  Gli ultimi mesi di vita Nievo li trascorse quasi tutti a Palermo, a districare un'amministrazione caotica e problematica.
  La sua misteriosa scomparsa ancora oggi suscita interrogativi e polemiche.La nave a vapore Ercole, su cui si era imbarcato con il resoconto della contabilità, gelosamente custodito in un bauletto, partita da Palermo, non attraccò mai al porto di Napoli.
  Si fecero molte supposizioni ma poche e tardive furono le ricerche.
  Dopo anni di censura e di oblio, la vita e l'opera letteraria di Ippolito Nievo si dimostrano sempre più attuali e degne per dignità e valore morale, di essere sottoposte all'attenzione del grande pubblico.

  DAL TESTO – “Alla rinnovata conferma dell'interesse per gli studi classici, s'aggiunsero per Ippolito numerose altre vicende, così che i primi mesi dopo l'uscita dal collegio furono per il ragazzo talmente densi di avvenimenti, sotto il profilo sia delle esperienze più intime e personali, sia del coinvolgimento politico ai grandi fatti storici, che si fatica a trovare i capi dei diversi fili, che s'accavallarono, in un continuo susseguirsi e intrecciarsi.
  “Nonostante l'incalzare dei fatti e la giovane età, Ippolito fu però in grado di discernere gli eventi e di operare delle scelte precise: l'amore di patria, come vedremo, prevalse e sovrastò ogni altro interesse.”

  LE AUTRICI – Daniela Mazzon, docente di Latino e Greco presso il Liceo Classico "Tito Livio" di Padova, musicologa e musicista, è laureata in Letteratura Latina presso l'Università degli studi di Padova, perfezionata in Musicologia presso l'Università degli Studi di Bologna, diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio C. Pollini di Padova. È l'ideatrice e la responsabile del sito culturale pedagogico www.danima.name. È esperta di Arti marziali. Per le Edizioni Anordest ha pubblicato nel gennaio 2011 lo biografia Aspasia, maestra e amante di Pericle.
  Rosa Torrisi, docente di Storia dell'Arte presso il Liceo Classico "Tito Livio" di Padova, musicologa e musicista, è laureata sia in Lettere sia in Filosofia presso l'Università di Padova. Ha conseguito il perfezionamento in Musicologia presso l'Università di Macerata e ha studiato Chitarra classica al Conservatorio "C. Pollini" di Padova. Si interessa delle corrispondenze tra musica e arte e ha pubblicato sul tema articoli in riviste prestigiose. Tiene conferenze e allestisce mostre. È stata supervisore in scuole di specializzazione all'insegnamento presso l'Università di Venezia. Attualmente si interessa di Filosofia comparativa, dedicando le proprie ricerche agli studi interculturali.

  INDICE DELL’OPERA - I genitori di Ippolito. Le nozze di Adele Marin e Antonio Nievo - L'infanzia - Il vero amore. L'Italia - L'illusione amorosa. Matilde Ferrari - Ippolito studente universitario fra Pavia e Padova. La prima polemica sulla 'Sferza' - La seconda polemica sulla 'Sferza '. La laurea a Padova - Vita di città e poesia della campagna - Colloredo. Nido di antichi sparvieri - Amore garibaldino - Orfeo fra gli Argonauti. Diario della spedizione in Sicilia