La mano invisibile della politica |
Massimo Terni La mano invisibile della politica Garzanti Libri, pagg.192, Euro 16,60
IL LIBRO – Chi ha davvero il potere, oggi, nel mondo globalizzato? I governi degli Stati, con i loro leader politici? O piuttosto le grandi multinazionali, i supermanager dagli stipendi miliardari, i nuovi ricchi alla Bill Gates? O magari la potenza anonima, misteriosa della grande finanza? DAL TESTO – “Un mondo «ridotto a mercato» e deprivato del primato della politica potrà forse conoscere la fine di quel perverso meccanismo di ricerca della pace attraverso la pratica della guerra, connaturato all'identità dello Stato moderno. Gli attuali Stati, denazionalizzati e coinvolti a livello subnazionale e sovranazionale in una complessa rete di interdipendenze con soggetti di natura economica, non rispondono più alla terribile immagine hobbesiana di sovrani in guerra con i cannoni puntati gli uni contro gli altri, pronti a distruggersi vicendevolmente e a scrivere pagine di eroismo e di orrore in nome della ragion di Stato. Tutto questo accade e continua ad accadere negli interstizi e nella periferia del mondo più sviluppato, nei mille teatri di guerre regionali. Ma su scala globale le ragioni del commercio privilegiano le trattative e le negoziazioni del mercante. La tradizionale «accumulazione di potere», che si traduceva in acquisizione di ulteriori territori, non è più funzionale a un'«accumulazione di capitale» transterritoriale. Le strette interconnessioni di un'economia globale de spazializzata non richiedono più il ricorso alla guerra totale e mondiale come brutale soluzione delle crisi di sovraccumulazione del capitalismo. Questa sembra essere una vicenda ormai superata con la fine della guerra fredda. Che interesse possono avere gli Stati Uniti e le sue multinazionali a bombardare le loro stesse aziende delocalizzate nel territorio cinese? E che vantaggio possono conseguire i cinesi dalla distruzione di uno Stato, quello americano, del cui gigantesco debito sono i principali creditori?” L’AUTORE – Massimo Terni ha insegnato Storia delle dottrine politiche all'Università Statale di Milano e all'Università Orientale di Napoli. Tra le sue opere, La pianta della sovranità. Teologia e politica tra medioevo ed età moderna (Laterza, 1995), Una mappa dello Stato. Guerra e politica tra «Regime delle anime» e governo dei sudditi (Carocci, 2003). INDICE DELL’OPERA - Prima parte. Politico e oikonomia - 1. Pace e guerra - 2. Il tempo e lo spazio nella globalizzazione - 3. Lessico del «politico» - 4. Homo politicus e homo oeconomicus - 5. Il primato del «politico» nell'interpretazione della storia - 6. «Stare insieme» significa obbedire all'autorità di chi sa governare - 7. Aristotele: la natura predispone il dispositivo della sovranità - 8. Hobbes: l'artificio dello Stato crea il dispositivo della sovranità portando ordine nel disordine della natura - 9. La svolta: l'ingrossamento della città - 10. Le origini dell'egemonia del mercato in Hobbes e Locke - 11. Etica ed economia politica - Seconda parte. Dalla decostruzione della sovranità a una società mondiale senza Stato - 1. L'incerta definizione di «sovranità» - 2. Pensare il sovrano al di là dello Stato - 3. Decostruzione della fictio della sovranità: rex est imperator in regno suo - 4. Il dispositivo della rappresentanza: artifici e aporie - 5. Il declino del «governo giusto» e nuda forza della macchina dello Stato moderno - 6. La «politica interna mondiale» in una cosmopolis senza sovrano - 7. Conclusioni - Bibliografia
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