Operazione Gramsci |
Francesca Chiarotto Operazione Gramsci Bruno Mondadori, pagg.233, Euro 20,00
IL LIBRO – La fortuna, oggi mondiale, di Gramsci prende avvio, nell’Italia dell’immediato dopoguerra, entro un preciso programma politico orchestrato da Palmiro Togliatti e volto alla costruzione dell’egemonia comunista nella cultura del Paese. Operazione Gramsci ricostruisce quel percorso con ricchezza e novità di dati, ma anche con la capacità di avvincere di una detective story. Ne risulta una vicenda inedita, che tiene insieme le tensioni politiche interne ed esterne al Partito comunista, la storia editoriale (la pluridecennale avventura della pubblicazione degli scritti di Gramsci costituisce il filo rosso di tutto il libro) e infine la storia della ricezione culturale del pensiero di Gramsci, il marxista meno dogmatico del Novecento sopravvissuto, proprio per questo, alla fine del comunismo, anzi, valorizzato dopo il crollo. In controluce, questa è anche una storia degli intellettuali che con la figura e con il mito di Gramsci si confrontarono nelle varie fasi dell’Italia repubblicana: dal difficile passaggio alla democrazia, al trauma del ’56, fino alle attese del ’68 e oltre, tra impegno e delusioni politiche, tra speranze di palingenesi e amari disinganni. DAL TESTO – “Il primo documento sulla volontà di pubblicare gli scritti gramsciani è in una lettera inviata a Togliatti il 29 aprile 1937, due soli giorni dopo la morte «del nostro Antonio»: autore Mario Montagnana, già compagno de "L'Ordine Nuovo" e cognato di Togliatti, il quale esprimeva accoratamente l'opportunità di «fare il massimo possibile per far conoscere meglio Antonio al P[artito] ed al mondo»; soprattutto, aggiungeva Montagnana, «bisogna pubblicare gli scritti di Antonio». «La cosa si trascina da troppo tempo», anche se «nessuno ne ha colpa». Nella risposta, Ercoli, alias Togliatti, delineava un programma d'azione dettagliato, ancorché in forma provvisoria nella tempistica e nei contenuti, che prevedeva, in riferimento alla richiesta di Montagnana, «entro 8-10 giorni un articolo biografico-politico» a cui associare «una edizione delle lettere, dal c[arcere] da preparare subito». Togliatti annunciava poi di voler rielaborare l'articolo «in un grosso opuscolo di 100-115 pagine con carattere già "più" politico che biografico», operazione per cui prevedeva due mesi di lavoro; infine, si riprometteva di «preparare l'edizione di una raccolta di scritti», impresa decisamente più lunga che, concludeva, «potrò solo abbozzare». Significativa la frase, sottolineata nel testo, in cui esortava a «non prendere voi nessuna iniziativa di pubblicazione di lettere e altro materiale inedito senza accordo con me» - un atteggiamento che sarebbe rimasto costante negli anni successivi - e di inviargli «subito (in copia) tutte le lettere che sono nel nostro archivio».” L’AUTRICE – Francesca Chiarotto collabora alla Commissione per l’Edizione Nazionale degli Scritti di Gramsci. Ha curato, con Angelo d’Orsi, i volumi Luigi Salvatorelli (1886-1974). Storico, giornalista, testimone (Aragno, Torino 2008), Egemonie (Dante & Descartes, Napoli 2009) e Intellettuali. Preistoria, storia e destino di una categoria (Aragno, Torino 2010). INDICE DELL’OPERA - L'infinita scoperta di Gramsci, di Angelo d'Orsi - 1. Un premio per le Lettere di Gramsci - 2. Gramsci prima di Gramsci - 3. «Come uomo di pensiero egli fu dei nostri» - 4. Sotto le ali dello Struzzo - 5. Libera ricerca e linea di partito - 6. Dal manoscritto all'edizione - 7. I conti con Croce - 8. Un politico, non un teorico - 9. Il momento dei letterati - 10. La nuova "questione meridionale" - 11. L'eresia de "L'Ordine Nuovo" - 12. Il trauma del '56 - 13. Il convegno di Togliatti - 14. Alla scoperta del "giovane Gramsci" - 15. Gramsci in accademia - 16. Gramsci secondo l'ordine dei suoi pensieri. Una seconda epifania – Ringraziamenti - Cronologia (1947-1975) - Sigle e abbreviazioni - Indice dei nomi
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