Una domenica di sangue |
Salvatore Mannino Una domenica di sangue il Mulino, pagg.160, Euro 15,00
IL LIBRO – Renzino (Arezzo), domenica 17 aprile 1921. Una spedizione punitiva finisce nel sangue dopo l'agguato di un gruppo di militanti di sinistra: muoiono tre fascisti. La reazione squadristica è violentissima: nove vittime in poche ore, il paese di Foiano militarmente occupato dai fascisti che lo mettono a ferro e fuoco, con la partecipazione di camicie nere provenienti da ogni parte d'Italia, alla presenza dell'intero stato maggiore del fascismo toscano. E' uno degli episodi più clamorosi, per quanto oggi quasi dimenticato, della guerra civile strisciante che accompagna l'affermazione del fascismo. Che lettura ne diede la stampa italiana? Quale fu la reazione del governo dinanzi alle evidenti complicità dell'apparato statale, nazionale e locale, che le carte d'archivio relative ai fatti di Renzino consentono di documentare ampiamente? Davvero, come scrisse Angelo Tasca, Giovanni Giolitti fu il "Giovan Battista" del fascismo o è un giudizio che va oggi rimesso in discussione? Ci fu una sfasatura fra l'atteggiamento dello stesso Giolitti e del suo sottosegretario all'Interno, Camillo Corradini, decisi a impedire le violenze squadristiche, e le articolazioni periferiche dello stato (prefetti, questori, carabinieri ed esercito) che invece del fascismo favorirono lo sviluppo e l'insediamento sul territorio? Quello di Renzino fu anche un episodio cardine della mitologia fascista nazionale e toscana, di cui si occuparono protagonisti del Ventennio come Roberto Farinacci e storici antifascisti come Angelo Tasca e Gaetano Salvemini, nonché il mito fondante della religione politica del fascismo aretino, dalle origini fino alla dissoluzione del Regime alla vigilia del 25 luglio 1943. DAL TESTO – “[…] le tragiche giornate di Renzino aprono la strada alla definitiva conquista squadristica della Valdichiana. Castiglion Fiorentino cade il 27 aprile, lo stesso giorno in cui l'ultimo di una serie di concentramenti fascisti, con camicie nere giunte anche dal Valdarno, da Firenze e dalla provincia di Perugia, impone a Cortona le dimissioni dell'unico sindaco socialista della vallata ancora in carica, Foscolo Scipioni. Contemporaneamente deve abbandonare la cittadina anche il segretario della Camera del lavoro Sotgiu. Ventiquattro ore prima si è insediato un fascio anche a Monte San Savino, dove la giunta «rossa» viene travolta dallo scandalo, montato ad arte, di un presunto complotto terroristico. Costretto a lasciare anche il sindaco, naturalmente di sinistra, di Lucignano.” L’AUTORE – Salvatore Mannino si è già occupato di storia del fascismo nel volume Origini e avvento del fascismo ad Arezzo (Montepulciano, 2004). Ha scritto anche La giustizia divisa. Cronaca e storia di due stragi (Siena, 2008). È giornalista del quotidiano La Nazione. INDICE DELL’OPERA - Introduzione – I. L'agguato di Renzino e la vendetta fascista. Due opposte violenze ma una sola impunità (1. L'antefatto - 2. L'offensiva fascista - 3. La prima spedizione - 4. L'imboscata - 5. La rappresaglia - 6. Il giorno dopo - 7. L'inchiesta e il processo - 8. Considerazioni finali) - II. La stampa e i fatti di Renzino. La leggenda oltre la cronaca (1. Un agguato da prima pagina - 2. L'interpretazione politica dell'imboscata - 3. Renzino, cronaca e reinvenzione) - III. L'impotenza dello stato. L'ultima battaglia di Giolitti e Corradini (1. Il ruolo del governo - 2. Le autorità locali conniventi - 3. Il carteggio sulla «domenica di sangue» - 4. Le omissioni del prefetto - 5. La «circolare Giolitti» - 6. Le origini della «circolare» - 7. Prefetto e questore puniti - 8. La questione militare - 9. Il «doppio stato» - 10. Il muro di gomma - 11. Le complicità sulle armi ai fascisti - 12. Giolitti contro i militari - 13. L'anarchia nel potere pubblico - 14. La battaglia finale di Corradini) - IV. Il mito di Renzino. Una leggenda lunga un ventennio (1. Un mito fondante della «religione» fascista - 2. Nasce la leggenda di Renzino - 3. Simboli e stilemi di un mito - 4. I funerali: il primo rito fascista - 5. La rielaborazione del mito - 6. Il mito come rito: le celebrazioni annuali - 7. Gli anni del Regime, la monumentalizzazione del mito) - Indice dei nomi
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