Georges Sorel, studi e ricerche |
Aa. Vv. Georges Sorel, studi e ricerche Casa editrice Leo S. Olschki, pagg.220, Euro 35,00
IL LIBRO – Questa raccolta di saggi è nata sull'onda di un doppio interrogativo: l'uno relativo alla formazione e l'altro allo «spessore» della presenza di Sorel in Italia, senza scindere momento ideologico e momento pratico. La proposta di una discussione sotto questo profilo da tenere a Perugia nel febbraio 1973 nel quadro dei «meetings» promossi dalla rivista «Il pensiero politico» e dalla cattedra di Storia delle dottrine politiche, ha ricevuto una serie di risposte positive, specialmente da parte di giovani studiosi, tali da confermare che con il «problema Sorel» la storia del pensiero politico, e non solo quella, si trova a fare i conti ogni volta che affronti i temi politici e culturali dell'inizio del sec. XIX: nel capitolo del revisionismo, in quello della crisi del positivismo; in rapporto al sindacalismo rivoluzionario, al futurismo e al nazionalismo; nello studio di personaggi come Croce, Antonio Labriola, Ferrero, Lombroso, Pareto, Gramsci... DAL TESTO – “Quanto al passaggio nelle file fasciste di numerosi elementi del sindacalismo rivoluzionario, cosa che ha molto contribuito a creare l'opinione di un legame ideologico tra sorelismo e fascismo (legame che questi stessi «transfughi» ebbero interesse e cura, al fine di dimostrare la propria coerenza politica, di avvalorare), è da escludere che esso possa significare l'esistenza di un reale rapporto di filiazione tra i due movimenti. In effetti, se possono trovarsi tra loro convergenze, di carattere negativo, nella critica di entrambi alla democrazia, al parlamentarismo, al liberalismo, al riformismo socialista, del tutto opposta è la concezione dello Stato, del sindacato e della violenza. Per Sorel lo Stato, strumento della borghesia, era un nemico da distruggere e non certo un organismo da rafforzare per farne mezzo di maggiore oppressione. Per lui il sindacato era un organismo di base diretto a raccogliere e organizzare gli operai liberi da ogni ipoteca borghese, intellettuale o di partito; non era certo un sindacato «nazionale» come quello corporativo, ma unicamente di classe, e i produttori di cui parlava il pensatore francese erano ben lontani dai produttori a cui accennava Mussolini, ad esempio, nel discorso di Milano del 6 ottobre 1934, in cui erano compresi sia gli operai che gli industriali." IL CURATORE – Vittor Ivo Comparato è professore di Storia moderna nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Perugia. Ha insegnato per molti anni Storia delle dottrine politiche ed è direttore della rivista Il pensiero politico. Autore di numerosi saggi, per il Mulino ha curato un'antologia di scritti politici di Jean Bodin (1981). INDICE DELL’OPERA - Prefazione, di V. I. Comparato - Parte prima - Dalla polemica antipositivistica al socialismo, di E. Boffi – Le idee giuridiche e la trasformazione della società democratico-borghese, di G. Cavallari - Parte seconda - La fortuna italiana di Sorel, di G. B. Furiozzi - Il mancato incontro tra Sorel e Antonio Labriola, di F. Bozzi - Considerazioni su Croce e Sorel, di S. Onufrio - Il nazionalismo nelle lettere di Sorel a Benedetto Croce, di A. Andreasi - I futuristi e Sorel, di U. Piscopo - Sorel e la guerra mondiale, di S. Mastellone - Il giovane Gramsci e Sorel, di F. F. BRACCO - Lenin e la rivoluzione russa negli scritti italiani di Sorel, di C. Carini - Indice dei nomi
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