Geopolitica delle prossime sfide Stampa E-mail

a cura di Gianfranco Lizza

Geopolitica delle prossime sfide

Utet Università, pagg. XV-384, Euro 49,00

 

lizza_geopolitica  IL LIBRO – Non esistono popoli buoni o cattivi. Esistono però governi che governano bene e altri che governano male. Questo non significa che le società non riescano ugualmente a progredire: la storia e la geografia politica ed economica del pianeta lo dimostrano ampiamente. Il XXI secolo segnerà la grande svolta solo se popoli e governi, pur con ideali, culture e lingue diverse, sapranno dar luogo a un nuovo concetto di nazione per perseguire insieme il medesimo fine: intraprendere un comune percorso di sviluppo sostenibile. Capiremo finalmente che l'uso della violenza brucia inutilmente risorse sull'altare dell'incomprensione e degli interessi corporativi. La maturità e la consapevolezza raggiunte dopo secoli di contrapposizioni e di sprechi si spera spingeranno sulla strada per superare le lotte di potere e i problemi generati dallo sviluppo demografico e dall'accelerazione dei consumi che distruggono inesorabilmente le risorse del pianeta. Geopolitica delle prossime sfide, percorrendo temi centrali all'analisi interdisciplinare degli spazi politici, crede in un'unica sfida: sviluppare le capacità di dire basta con gli errori del passato e avviarci lungo un nuovo cammino.

  DAL TESTO – “[…] geografia politica e geopolitica sono due discipline che studiano il territorio seguendo due distinti metodi di indagine divergendo nella finalità degli obiettivi. Entrambe si avvalgono del contributo fornito alla conoscenza del territorio attraverso la storia, ma mentre la prima intende conoscere lo stato dei luoghi soprattutto in senso politico, sociale ed economico in un preciso contesto temporale, la geopolitica va oltre e studia le traiettorie di quegli stessi fenomeni nel tempo e nello spazio. Il loro insostituibile contributo consiste nel fungere da filtro delle conoscenze al fine di attribuire ai territori organizzati in entità politiche caratteri propri del momento attraverso lo studio della geografia oppure indicazioni sulle possibili evoluzioni di quegli stessi caratteri attraverso la geopolitica. Ciò rende realisticamente possibile il cammino culturale di coloro che perseguono il desiderio di sapere e prevedere le capacità e potenzialità di un territorio in senso politico ed economico.
  “Non si tratta di possedere solo le più elementari conoscenze del mondo in cui viviamo, si tratta di interpretare fatti, dati e tendenze che la realtà rappresentata da aride statistiche o configurata secondo le teorie economiche non potrà mai compiutamente spiegare senza il filtro della geografia politica ed economica prima e della geopolitica poi. Ci aspettavamo tutti la fine dell'egemonia dell'Occidente e sapevamo che i regimi autoritari di molti paesi arabi, democratici solo a livello di facciata, sarebbero comunque giunti a un cambiamento, soprattutto, per un profondo senso di ingiustizia sociale ormai incontrollabile. Sappiamo pure che è solo l'inizio. Gli studi geopolitici lo prevedevano anche se non così precipitosamente.”

  IL CURATORE – Gianfranco Lizza è professore ordinario di Geografia politica ed economica presso la Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione della «Sapienza» Università di Roma. Per UTET Università ha già pubblicato Territorio e potere (1996), Geografia della nuova Europa (1999), Geopolitica. Itinerari del potere (2001), Paneuropa (2004) e Scenari geopolitici (2009).

  INDICE DELL’OPERA - Introduzione – Parte prima. I protagonisti - Capitolo 1. Espressioni dell'esercizio del potere, di Gianfranco Lizza (1.1. La caratteristiche dello Stato - 1.1.1. Sovranità e protezione del territorio - 1.1.2. Polizia internazionale e nuovo approccio ai trattati - 1.2. Democrazia e globalizzazione: confronto difficile - 1.2.1. Informazione e consumo - 1.2.2. Federalismo e dinamismo economico - 1.2.3. Cammino irto di ostacoli - 1.3. L'alternativa autoritaria - 1.3.1. Il modello asiatico - 1.4. Confini interfaccia della diversità - 1.4.1. Una immobilità solo apparente - 1.4.2. Disordine internazionale - 1.5. Dove porta la crescita economica - 1.5.1. Quale ruolo per il popolo) – Capitolo 2. L'antistato: tribù e clan, di Stefano Valente (2.1. Il sistema tribale e quello parentale: una forma diversa di appartenenza – 2.2. Tribù e clan negli «equilibri» mediorientali – 2.3. Il caos somalo – 2.4. Il tribalismo afghano – 2.5. Verso un tribalismo globale?) – Capitolo 3. Nel groviglio delle etnie, di Matteo Marconi (3.1. Discutendo di etnia - 3.2. Reagire alla globalizzazione e allo Stato-nazione - 3.3. Quando le etnie diventano minoranze - 3.4. Integrazione o assimilazione? - 3.5. Le ragioni del conflitto - 3.5.1. Il Kosovo - 3.5.2. La Bosnia-Erzegovina - 3.5.3. Il Libano - 3.5.4. Israele e Palestina - 3.5.5. Tibet e Xinjiang) – Capitolo 4. Religione e Stato, di Gianfranco Lizza (4.1. Il mondo diventato confine - 4.2. Il nesso tra cultura, laicità e demografia - 4.3. Tra società sacrali e società secolari: il gap demografico - 4.4. Stato versus religione - 4.5. Religione e società - 4.6 Teorie a confronto - 4.7. Il ruolo della donna - 4.8. L'Islam e l'Europa - 4.9. Un nemico senza territorio - 4.10. Il Medioriente tra passato e futuro - 4.11. Immigrazione, sfida alla laicità - 4.12. Dalla coscienza dell'io alla coscienza del noi - 4.13. Religione e democrazia - 4.14. II potere frutto di una caduta o benedetto da Dio?) – Parte seconda. I contesti – Capitolo 5. Urbanizzazione ed economia globalizzata, di Paolo Sellari (5.1. Un mondo sempre più urbanizzato - 5.2. Le risorse per le città - 5.2.1. I bisogni alimentari - 5.2.2. Il problema idrico mondiale - 5.3. Le città della globalizzazione - 5.3.1. Megalopoli e globalopoli - 5.4. I trasporti per la rete urbana mondiale - 5.4.1. Container e città globali - 5.4.2. Il trasporto aereo: vettore della globalizzazione - 5.4.3. I traffici regionali - 5.5. Globalizzazione e gerarchie di città) – Capitolo 6. Politiche e risorse energetiche: fra geopolitica e mercato, di Alessandro Vaglino (6.1. Lo scenario di riferimento: i combustibili fossili - 6.2. I grandi consumatori, i grandi esportatori - 6.3. Stati Uniti e Russia dopo la caduta del Muro: guerra fredda a bassa intensità - 6.4. Unione Europea: tra sicurezza energetica comune e il dedalo delle pipelines - 6.5. Il futuro remoto, tra cambiamento climatico e crescita verde) – Capitolo 7. Questioni ambientai i globali e dinamiche Nord-Sud, di Marco Grasso (7.1. Nord, Sud e ambiente globale: conflitto e cooperazione - 7.2. Il conflitto Nord-Sud nei cambiamenti climatici: cause, forme, interessi e preoccupazioni - 7.3. La cooperazione Nord-Sud nella protezione dello strato di ozono e nell'accesso alla biodiversità: riconoscimento dei reciproci interessi e aspettative - 7.4. Chiavi di lettura delle dinamiche Nord-Sud: responsabilità, vulnerabilità e capacità) – Parte terza. Gli strumenti – Capitolo 8. Media e geopolitica, di Elena dell'Agnese (8.1. Media e geopolitica: una relazione complessa - 8.2 Comunicazione e controllo politico dello spazio: Mahan, Mackinder, Gilpin - 8.3. Comunicazioni e «comunità immaginate»: la stampa come «architetto del nazionalismo» - 8.4. Media, nazione, trans-nazionalismo: cinema e televisione - 8.5. Media e relazioni inter-nazionali: la guerra ispano-americana - 8.6. Media e relazioni inter-nazionali: il Comitato di informazione pubblica e la prima guerra mondiale - 8.7. Media, multinazionali e relazioni inter-nazionali: relazioni pubbliche in Guatemala - 8.8. Media e relazioni inter-nazionali: framing delle notizie e geopolitica popolare nel caso della guerra in Iraq - 8.9. Verso una geopolitica dei media? Fra «imperialismo culturale» e negoziazione dei significati - 8.10. Quadranti mediatici e culture condivise - 8.11. Internet e la frantumazione dello spazio mediatico - 8.12. Media e geopolitica: nuove relazioni di potere o nuovi mezzi e vecchie relazioni?) – Capitolo 9. Carta geografica e propaganda, di Edoardo Boria (9.1. Soggettività della carta geografica - 9.2. Capacità persuasive - 9.3. Condizionamenti culturali e ideologici - 9.4. Il Caucaso meridionale - 9.4.1. Repubbliche autonome della Georgia - 9.4.2. Il Nagorno-Karabakh - 9.5. La penisola balcanica - 9.5.1. Il Kosovo - 9.5.2. La Macedonia - 9.6. Israele/Palestina - 9.7. Cartografia di oggi, carte di domani) - Capitolo 10. Il contributo americano al pensiero geopolitico contemporaneo, di Maria Paola Pagnini (10.1. Il pensiero geografico-politico statunitense contemporaneo - 10.2. L'approccio «globalista»: Nicholas J. Spykman - 10.3. L'approccio «regionalista»: George F. Kennan, Saul B. Cohen e Zbigniew K. Brzezinski, Henry A. Kissinger - 10.4. I progressi tecnologici e le teorie del potere aereo: George Renner e Alexander de Seversky - 10.5. Il Mondo post-bipolare e la teoria del clash of civilizations di Samuel P. Huntington) – Appendice. Esperienze di un peacekeeper, di Massimo Coltrinari (Gli strumenti operativi - Un'esperienza sul campo: Sarajevo - Il tunnel Dobninja-Butmir - I cecchini - Il ruolo degli artisti - Le mine e le moschee - Le lapidi nei giardini e nei viali di Sarajevo - Due esempi di intervento: il ristorante «calcio club...» e il ripristino di una scuola – Conclusioni) – Bibliografia - Indice dei nomi - Indice dei luoghi - Indice analitico - Appendice cartografica