Un paese in guerra |
Aa. Vv. Un paese in guerra. La mobilitazione civile in Italia (1914-1918) Edizioni Unicopli, pagg.390, Euro 19,00
IL LIBRO – In occasione del novantesimo anniversario della conclusione della Grande Guerra, il Convitto Cicognini di Prato - presso il quale si formarono o furono attivi alcuni dei più noti intellettuali interventisti da Gabriele D'Annunzio a Curzio Malaparte, da Paolo Giorgi a Sem Benelli - ha organizzato un convegno nazionale per approfondire un aspetto sempre più al centro delle ricerche storiche dedicatesi allo studio di quell'evento le ricadute sulla vita civile di un conflitto che, via via, assumeva il volto del tutto inedito di una «guerra totale». Studiosi da tempo affermati e giovani ricercatori si sono confrontati per ricostruire le diverse forme assunte dalla generale mobilitazione che investì tutti i settori della vita collettiva (dalla stampa all'assistenza, dalle istituzioni educative a quelle ecclesiastiche, dalle imprese industriali alle organizzazioni femminili) Raggruppate in tre distinte sezioni – Il fronte interno; Organizzazione del consenso e controllo sociale; Una scuola per la patria in armi; La chiesa e la città - si pubblicano qui, opportunamente riviste, le relazioni svolte al convegno. L’esame delle complesse dinamiche che -tra individuale e collettivo, locale e centrale, spontaneo e programmato - riplasmarono il volto della società italiana dell'epoca permette di veder emergere alcuni degli aspetti caratterizzanti l'imminente epoca fascista. DAL TESTO – “Era nel nome di Mazzini […] che una maestra fiorentina di lungo corso ricordava Alle sue alunne di sesta che anche le donne dovevano ingegnarsi «a procurare non solo il bene della famiglia, ma anche quello della «patria», sia pure nei modi e nelle forme che loro si confacevano, in pace come - e ancor più - in guerra. E proprio in questa ottica la sua appassionata perorazione, iniziata con una esortazione a «conquistarsi una posizione indipendente», in modo da «poter dire con nobile alterezza: io basto a me stessa!» si chiudeva con un caldo invito alle sue alunne a contrastare con tutte le loro forze la propaganda dei «nemici interni, peggiori e più pericolosi dei nemici esterni», spiegando in particolare le ragioni della guerra alle «donne del popolo, le quali, per la scarsa cultura e per la nessuna esperienza del passato, ignorano quanti e quali sacrifici sia costata la costituzione dell'Italia e non possono farsi idea di quel che sarebbe una nuova soggezione allo straniero»”. I CURATORI – Daniele Menozzi insegna Storia contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Le sue indagini hanno esplorato vari aspetti del rapporto tra chiesa e società dalla Rivoluzione francese al mondo attuale. Ha pubblicato il volume Chiesa, guerra e pace nel Novecento (Bologna, 2008) ed ha coordinato le sezioni monografiche dedicate ad aspetti religiosi della prima guerra mondiale in «Rivista di Storia del Cristianesimo» 3 (2006), pp. 305-422 e in «Humanitas» 63 (2008), pp. 900-992. Giovanna Procacci insegna Storia contemporanea nella Facoltà di Lettere dell'Università di Modena e Reggio. È studiosa di storia sociale, politica e delle mentalità. Sulla prima guerra mondiale, oltre a vari saggi pubblicati in Italia e all'estero, si ricordano: Stato e classe operaia in Italia durante la prima guerra mondiale (a cura di), Milano, 1983; Dalla rassegnazione alla rivolta. Mentalità e comportamenti popolari nella Grande Guerra, Roma, 1999; Soldati e prigionieri italiani nella Grande Guerra. Con una raccolta di lettere inedite, Roma, 1993, Torino 2000. Simonetta Soldani insegna Storia contemporanea all'Università di Firenze, dove coordina il Dottorato in studi storici per l'età moderna e contemporanea; fa parte del Comitato direttivo di «Passato e presente». Si occupa di storia del Risorgimento e della costruzione dello Stato nazionale fra Otto e Novecento, di storia dell'istruzione e di storia delle donne. Degli argomenti trattati in questo volume si è occupata, fra l'altro, in Una regione lontano dal fronte, in La Toscana a cura di G. Mori (Storia d'Italia. Le Regioni dall'Unità a oggi, Torino, 1986) e nei due volume curati con G. Turi, Fare gli italiani. Scuola e cultura nell'Italia contemporanea, Bologna, 1991. INDICE DELL’OPERA - Presentazione, di Daniele Menozzi – Parte prima - Il fronte interno. Organizzazione del consenso e controllo sociale, di Giovanna Procacci - Gli effetti sociali della mobilitazione industriale. Industriali, lavoratori, Stato, di Luigi Tomassini - Italiane in tempo di guerra, di Beatrice Pisa - I pieni poteri in Italia durante la prima guerra mondiale, di Carlotta Latini - Il fronte interno alla prova. Le opposizioni alla guerra a Prato e in Toscana, di Roberto Bianchi – Parte seconda - Una scuola per la patria in armi, di Simonetta Soldani - Mobilitazione patriottica, assistenza all'infanzia, educazione nazionale nella scuola elementare dell'Italia in guerra (1915-1918), di Andrea Fava - Al servizio della patria. Le maestre nella Grande Guerra, di Simonetta Soldani - «Maledetto chi parla di pace...». La Grande Guerra sulle pagine di una rivista per l'infanzia, di Laura Guidi - «Dalla scuola voi usciste armati per le battaglie del pensiero e per quelle dell'azione». Sui convitti nazionali in guerra, di Mauro Moretti – Parte terza - Chiesa e città, di Daniele Menozzi - Pregare in guerra. Gli opuscoli cattolici per i soldati, di Maria Paiano - I vescovi davanti alla guerra, di Marcello Malpensa - L'azione del Comitato pratese di propaganda e di resistenza interna, di Claudio Caponi - La stampa a Prato, di Andrea Giaconi - Profili biografici degli autori - Indice dei nomi
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