Paolo VI. Il papa della luce |
Cristina Siccardi Paolo VI. Il papa della luce Paoline Editoriale Libri, pagg.432, Euro 24,00
IL LIBRO – Di Paolo VI (Giovanni Battista Montini, Concesio-Brescia 1897 - Roma 1978), l’infaticabile innamorato di Cristo e della sua Chiesa, per la prima volta, se ne tratteggia qui la figura nella sua interezza: formazione, personalità, psicologia, sentimenti; e se ne analizza l’impronta nella Chiesa, prima come sacerdote (1920), poi come arcivescovo di Milano (1954) e cardinale (1958); infine, come papa (dal 21 giugno 1963). Vengono ripercorsi i suoi ruoli nella Chiesa di Pio XII, nella diocesi ambrosiana, e nella Chiesa del concilio Vaticano II e del postconcilio e anche la sua posizione nella politica italiana, sfatando, attraverso documenti, alcune distorsioni su di lui (come l’immagine del vescovo e del papa di «sinistra», il papa indecisionista e quant’altro: effetti di una precisa strumentalizzazione). La politica gli era familiare: il giovane Giovanni Battista per anni aveva visto in casa la presenza, fra gli altri, di Alcide De Gasperi, perché il padre era stato membro attivo del Partito popolare italiano a Brescia. Personalità complessa e dall’alto profilo intellettuale e spirituale, nobile d’animo e di portamento, intellettuale raffinato costantemente proiettato nel divino ma fermamente poggiato in terra a favore dell’umanità, Paolo VI diviene una figura scomoda (troppo colto e troppo profondo) e persino impopolare per le sue scelte (Humanae vitae): come Mosè, rimane il papa-profeta che ha indicato alla Chiesa e al mondo le vie da percorrere per la salvezza. Si annotano di lui diversi primati: ad esempio, i primi viaggi nei 5 continenti; in Terrasanta; la Via Crucis all’Anfiteatro Flavio; la promozione della Giornata Mondiale della pace; il dialogo ecumenico. DAL TESTO – “La bufera che si scagliò contro Paolo VI a causa dell'Humanae vitae fu immensa. Essa diede luogo alla più generale, importante e tracotante manifestazione del dissenso interno alla Chiesa. E su di essa pubblicarono documenti quasi tutte le Conferenze episcopali. “Il Santo Padre fu crocifisso. Dissenso grave, aperto, pubblico, oltre ai documenti episcopali anche una molteplicità di articoli e commenti sia su stampa religiosa che su quella laica, nella maggior parte dei quali si leggeva che quell' enciclica era stata «un errore ». Gli attacchi feroci furono diretti e personali, offensivi e calunniosi. “Chissà dove sono, ora, quegli studenti che sulle pareti dell'Università Cattolica scrivevano: «Paolo VI iena bianca»! Paolo VI ha sofferto per la Chiesa, come lui stesso ebbe a dire, ma patì anche a causa dei membri della stessa Chiesa e del popolo di Dio. «Una severità fuori stagione », vennero definite le sue posizioni. Avversioni prevedibili, ma lui le affrontò ugualmente, come obbedienza al dovere, che può provocare inimicizie, ma rassicura la coscienza. “Tuttavia, non bisogna dimenticare quanto questo suo coraggio gli ha procurato consensi meditati di molti. Fra di loro anche Padre Pio da Pietrelcina. «Le stesse circostanze della morte del frate stigmatizzato potrebbero celare un mistero, un'offerta di sé che riguarda proprio il papato». Dieci giorni prima di morire, il 12 settembre 1968, il santo del Gargano indirizza una lettera pubblica a Paolo VI. Mai Padre Pio aveva compiuto un gesto simile. Voleva correre in sostegno del papa e della Chiesa tutta, minacciata da una gravissima crisi, una delle più tragiche della storia. Padre Pio esortò l'Ordine dei Cappuccini a essere «sempre più pronto ad accorrere nelle necessità della madre Chiesa, al cenno della Santità Vostra». Poi, evocando le sofferenze del pontefice «per le sorti della Chiesa, per la pace del mondo, per le tante necessità dei popoli, ma soprattutto per la mancanza di obbedienza di alcuni, perfino cattolici», offrì in riparazione le sue preghiere e sofferenze, «quale piccolo, ma sincero pensiero dell'ultimo dei suoi figli». Il frate delle stigmate, che lo identificano a Cristo nella sua espiazione vicaria, sottolineando la drammaticità della situazione ecclesiale, ringrazia il sommo pontefice per la «parola chiara e decisa» pronunziata con l'Humanae vitae. E prosegue: «Riaffermo la mia fede, la mia incondizionata obbedienza alle Vostre illuminate direttive». Chiude la lettera con la richiesta di benedizione per sé, per i confratelli, per i figli spirituali, per i gruppi di preghiera, per gli ammalati e per tutte le iniziative avviate. Padre Pio offre la Sua vita per la Chiesa. E Dio accoglie il pegno d'amore.” L’AUTRICE – Cristina Siccardi nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per « La stampa », «La Gazzetta del Piemonte», «Il Nostro Tempo » e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui «il Timone». È membro delle accademie «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea», «Archeologica italiana». Fra le sue più di quaranta opere ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (1998); Elena. La regina mai dimenticata (2002); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (2002); La «bambina» di padre Pio. Rita Montella (2003); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Monsignor Luigi Talamoni. Tutto è nulla se non è nell’amore di Dio (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (2004); Paolo VI. Il papa della luce (2008); Padre Luigi Scrosoppi. Quando l’umiltà si fa gloria (2008); Sposi per davvero. La vita di Rosetta e Giovanni Gheddo (2008); Tutto il mondo in un solo cuore. Maddalena Sofia Barat (2009); Mons Marcel Lefebvre. Nel nome della verità (2010). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia. Il coraggio di una principessa, prodotta da Angelo Rizzoli e diretta dal regista Maurizio Zaccaro. INDICE DELL’OPERA – Premessa, di Cristina Siccardi - l. Uomo antico e moderno - 2. «I miei degnissimi genitori» - 3. La formazione - 4. Scelse le anime - 5. L'amicizia - 6. Garzone d'ufficio - 7. Maestro degli universitari - 8. Minutante - 9. Prima di tutto, sacerdote - 10. Novello Abramo - 11. Dolore e carità - 12. Milano - 13. La missione del 1957 - 14. Il grande equivoco - 15. L'abbazia di Engelberg - 16. La Chiesa che l'attendeva - 17. «Papà, papà, fumata bianca!» - 18. «Ha visto che cosa mi è capitato?» - 19. Il concilio Vaticano II - 20. Documenti e azione - 21. I suoi pellegrinaggi - 22. Coraggio e profezia - 23. Il soggettivismo liturgico - 24. La sofferta modernità - 25. «Militia vita hominis super terram» - 26. Amico degli scrittori - 27. A suo agio fra gli artisti - 28. La sua offensiva di pace - 29. Ultima stazione - 30. Il suo innamorato congedo - 31. Il papa dell'abbraccio - Cronologia di Paolo VI - Documenti di Paolo VI - Bibliografia - Referenze fotografiche - Indice dei nomi
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