La spada (seguito da Riflessioni sulla morte di Mishima di Henry Miller) Stampa E-mail

Yukio Mishima

La spada (seguito da Riflessioni sulla morte di Mishima di Henry Miller)

SE, pagg.122, Euro 19,00

 

mishima_spada.jpg  IL LIBRO - "Una morte sconvolgente, ossessivamente annunciata, preparata con implacabile meticolosità e infine celebrata dinanzi al mondo come un rituale spettacolare e tragico. L'uscita di scena di Mishima ha rappresentato al tempo stesso l'apoteosi del personaggio, condannato da un demone inquieto a una vita perennemente sopra le righe, e la parola conclusiva dello scrittore, la sigla di un'opera in cui gioventù, bellezza e morte appaiono intrecciate in un destino ineluttabile.

  "Di questo invocato martirio, in cui un'etica eroica da antico samurai convive singolarmente con un estetismo quasi dandy, ancora oggi non è facile formulare una lettura. Questo volume ci si è provato ponendo a confronto testi di origine e natura differente, dallo scritto di Henry Miller del 1972 all'analitica cronaca degli ultimi istanti di Marguerite Yourcenar, fino alla testimonianza del traduttore e amico Donald Keene. Per lasciare l'ultima parola a Mishima stesso, di cui sono qui proposti il "Proclama", manifesto ufficiale che lo scrittore volle lasciare a giustificazione del suo gesto, e soprattutto "La spada", autentico testamento spirituale in forma narrativa. In questo lungo racconto del 1963, ambientato nel contesto di quella che è forse la più giapponese delle arti marziali, il kendo, l'adesione ai valori tradizionali di lealtà, rigore morale, dedizione alla causa prende corpo con un'assolutezza che esclude ogni umano compromesso, fino all'inevitabile immolazione finale". (Ornella Civardi)

 

  DAL TESTO - "Quando sull'autobus che lo conduceva all'università vedeva una donna anziana o con un bambino in braccio, subito si alzava e le cedeva il posto. Alcune lo ringraziavano infinite volte prima di sedersi e tornavano a ringraziarlo prima di scendere. Ma in fondo non è quel comportamento da diligente boy-scout lo gratificasse particolarmente. Spiando tra le pieghe della sua anima, scopriva scopriva anzi che era contento di non sentirsene minimamente compiaciuto.

  "La sua integrità morale era un angusto cerchio all'interno del quale tutto doveva essere ben lindo e pulito. Non chiedeva altro. I temi politici e sociali non gli interessavano per nulla, ne desumeva solo qualche frammento, il minimo indispendìsabile. Le «sciocche» chiacchiere degli amici le ascoltava sorridendo, senza mai intervenire. Non leggeva libri.

  "Quella in cui era nato era una strana epoca. Ciò che avrebbe dovuto essere del tutto normale, come concentrarsi su uno scopo, resistere alla seduzione delle frivolezze, nutrire desideri semplici e genuini, di quei tempi era veramente un fenomeno raro, isolato".

 

  L'AUTORE - Yukio Mishima, pseudonimo di Kimitaka Iraoka, nasce a Tokyo nel 1925 e muore il 25 novembre del 1970 infliggendosi il seppuku, il suicidio rituale dei Samurai. Tra le sue opere si ricordano: Confessioni di una maschera (1949), Il padiglione d'oro (1956), Il mare della fertilità (1970). 

 

  INDICE DELL'OPERA - La spada - Riflessioni sulla morte di Mishima, di Henry Miller - Appendice - Proclama (Yukio Mishima) - L'ideologia della morte folle (Hashikawa Bunzo) - Dietro tanta vivacità un senso di vuoto (Donald Keene) - Mishima (Marguerite Yourcenar) - Nota biografica - Appendice iconografica